In Italia inizia ciò che nei paesi anglosassoni già da tempo succede: gli italiani iniziano ad abbandonare le banche “fisiche” per spostarsi verso banche virtuali, online.
Ormai banca è sinonimo di interessi attivi inesistenti, interessi passivi al limite dell’usura, costi di gestione, costi di operazione, costi costi costi.
Le soluzioni quindi lato sono due: la banca online oppure il materasso.
La seconda però di questi tempi è sempre più rischiosa, contando che si rischia la vita ormai anche solo per 50 €.

“E i numeri parlano chiaro. Sono più di 10 milioni i conti on line, circa 3,4 quelli effettivamente usati nel secondo semestre del 2006. Nonostante molti dei conti sottoscritti siano in pratica inattivi, è in aumento il numero di coloro che cominciano ad avere almeno un primo approccio con il mondo dell’e-Banking (circa 300 mila persone hanno sperimentato questi servizi per la prima volta).”

Anna Ponziani, di Kpmg, afferma:

“In una fase caratterizzata da operazioni di concentrazione e d’internazionalizzazione del sistema bancario italiano sarà interessante capire quali leve saranno utilizzate dalle banche per aumentare la penetrazione della finanza on line nel nostro Paese, nella consapevolezza che questo canale permette di ridurre sensibilmente la loro struttura di costo.”

via Finanzaonline.com

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