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Archive for the ‘economia’ Category

Crolla il PIL, cosa succederà?

Wednesday, February 15th, 2012

Questo è il secondo trimestre che la crescita congiunturale registra una fase negativa e questo di fatto porta l’Italia alla cosidetta recessione tecnica. Il PIL è calato del 0.7% rispetto al trimestre precedente. Questo rappresenta il primo calo dal 2009, praticamente l’inizio della . Il 2012 doveve essere l’anno della rinascita, invece l’ italiana stenta a decollare, ci sono meno ordini, la crescita è pari allo zero. La manovra di , serviva solo a sfoltire un pò il debito pubblico, ma questi dati portano il debito pubblico ad aumentare. Purtroppo la manovra che doveva spingere la crescita, sottoforma di liberalizzazioni e agevolazioni non serve a nulla. Se non trovano subito il sistema per far ripartire l’Italia, è possibile che Mario Monti metta in cantiere una seconda manovra “succhia sangue”.

Via corriere

I ricchi vendono le supercar per paura del fisco

Thursday, February 9th, 2012

Ormai non c’è più scampo per i furbetti, l’agenzia delle entrate ha cominciato ad affiliare i coltelli. Ci saranno sempre più controlli a sorpresa, sia nelle località turistiche, sia in strada. I poliziotti, vigili e finanzieri, stanno cercando di fermare, in strada, sempre più macchine di lusso, in maniera da capire se il proprietario abbia pagato le o se è il classico furbetto. Purtroppo c’è anche il roverscio della medaglia, i pochi ricchi onesti, con la Maserati o Porsche, vengono fermati e trattati come evasori. In ogni modo per eliminare il “problema” del , i ricchi furbetti, hanno deciso di vendere la loro supercar per una più “piccola” ovviamente BMW o Mercedes, n questo modo dovrebbero scampare ai controlli. Però c’è anche un altro fattore, si tratta del superbollo, piuttosto che pagare questo balzello, preferiscono prendere una meno potente. Tutto questo ha generato un sistema che di fatto ha fatto svalutare del 50% tutte le macchine di grossa cilindrata a tutto svantaggio per i concessionari di di lusso.

Via corriere

Se non hai il posto fisso, le banche non concedono il mutuo

Friday, February 3rd, 2012

Le parole del premier italiano, Mario , in merito alla monotonia del posto fisso, ha generato un vespaio di polemiche ovunque. Facebook, twitter, e vari social network sono pieni di commenti negativi nei confronti di Monti. La risposta più frequente è che se non hai il posto fisso, difficilmente le possono erogare il . Ci sono anche perecchi casi di persone che hanno cambiato 10 volte il posto di , in varie città, ma in tutti i casi lo non era monotono ma deprimente. Monti ha sbagliato a generalizzare il discorso, c’è chi prende 30.000 al mese e cambia lavoro per prendere ancora più , mentre il precario cambia lavoro perchè il contratto è a termine, ma non sempre trova un altro lavoro e lo stipendio non è mai lo stesso, anzi è umiliante. Io cambierei volentieri lavoro se qualcuno mi offrisse di più di quello che prendo adesso, altrimenti resto al mio posto, perchè ho un mutuo da pagare. Gli istituti di credito guardano quanto prendi e se hai un contratto a tempo indeterminato e basta.

Via corriere

Punti sulla IMU imposta municipale unica

Friday, January 27th, 2012

Da quest’anno, viene introdotta, a livello sperimentale, l’imposta municipale propria IMP, che verrà applicata in tutti i Comuni Italiani fino al 2014; dal 2015 entrerà a regime, diventando la vera e propria Imposta municipale unica IMU. Qui di seguito le istruzioni su come calcolare l’Imposta Muncipale Unica:
Il presupposto dell’imposizione è il possesso di immobili, così come definiti dall’art. 2 del D.Lgs. n.504/92, compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze. La base imponibile dell’imposta è costituita dal valore catastale rivalutato in base alle categorie catastali.
Il valore dei fabbricati è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare delle rendite risultanti in catasto al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 5%, i seguenti moltiplicatori:

  • Moltipicatore 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
  • Moltipicatore 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
  • Moltipicatore 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale D/5;
  • Moltipicatore 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10 cioè gli uffici;
  • Moltipicatore 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, con esclusione della categoria catastale D/5 cioè gli immobili produttivi;
  • Moltipicatore 55 per ifabbricati classificati nella categoria catastale C/1, cioè i negozi.

Per quanto riguarda il valore dei terreni, questo è costituito da quello ottenuto applicando al reddito dominicale risultante in catasto al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a 130. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali il moltiplicatore è pari a 110.
Dopo aver calcolato il valore bisogna moltipicarlo alle tipologia di aliquote, qui elencate:

  • L’aliquota di base dell’imposta è del 0,76%, e può essere aumentata o diminuita dai Comuni fino a 0,3%;
  • L’aliquota per l’abitazione principale è dello 0,4%, e può essere aumentata o diminuita dai Comuni fino a 0,2 %;
  • L’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale è dello 0,2%, e può essere ridotta dai Comuni fino a 0,1%;
  • L’aliquota può essere poi ridotta dai Comuni fino allo 0,4% sull’immobile strumentale d’impresa; se posseduto da soggetti passivi Ires o se è dato in locazione.

Le agevolazioni sono ben poche e riguardano tutti i cittadini italiani possessori di immobili adibiti ad abitazione principale, dove possono essere detratti € 200. Tale detrazione può essere maggiorata di € 50 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare l’importo massimo di € 400.
Per quanto concerne le modalità di versamento IMU, il primo versamento dovrà avvenire entro il 18 giugno 2012.

La BCE lascia i tassi invariati

Thursday, January 12th, 2012

Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha deciso di lasciare i di interesse al 1,00%. Quindi non ci sono state delle sorprese che molti si aspettavano, Draghi ha preferito fermarsi ed ascoltare i mercati. L’Eurozona è quasi in recessione, ma il problema maggiore riguarda l’ che si assesta al 2,8%, per cui non era conveniente tagliare ancora i tassi. Però se l’ tenderà a scendere ancora, è probabile che possa tagliare i tassi di un quarto di punto, ma questa situazione economica non ci permette di fare delle valutazioni certe. In ogni modo devo dire che se ci fosse stato ancora Trichet al posto di Draghi, sicuramente i tassi sarebbero ben superiori.

Via ilsole24ore

L’Italia subirà il taglio rating da parte di Fitch

Tuesday, January 10th, 2012

Questa sta mettendo a dura prova l’, e si prevede che alcune nazioni , come Italia e Spagna potrebbero subire il taglio rating da parte di Fitch. Attualmente l’Italia ha rating A+, ma per la Fitch non è bene assicurata sulla crisi di liquidità per questo potrebbe subire il declassamanto dopo la revisione. Per quanto riguarda la Francia e la Germania non subiranno variazioni, anche se i Francesi hanno un outlook negativo, questa non presenta preoccupazioni in quanto il trend economico sta crescendo. Dopo il taglio rating attuato nella fine del 2011 da parte di Standard & Poor’s e di Moody’s, mancava anche quello di Fitch, per questo non ci sorprende. Purtroppo l’Italia è in una fase di non crescita, mancano le riforme vere e sostanziali che possano far ripartire l’economia italiana.

Via ansa

Conti correnti e mutui: come cambiare

Sunday, January 8th, 2012

Spesso come condizione per l’accettazione del per la viene richiesta l’apertura di un conto corrente presso la stessa banca. Se è vero che in alcuni casi si tratta di un’imposizione, è vero anche che per il cliente è possibile sfruttare questa condizione a suo vantaggio. Di solito infatti sono previsti benefici economici, cioè rate più basse, per chi sceglie l’accoppiata conto e nella stessa banca. Ma cosa succede se decidiamo di cambiare?
CAMBIARE IL CONTO CORRENTE E TRASFERIRE IL MUTUO

La cosa più importante da sapere prima di aprire un conto corrente e un mutuo è se il conto corrente deve essere mantenuto aperto per l’intera durata del mutuo. Nella maggior parte dei casi è così. In alcuni casi invece è possibile cambiare il conto corrente e mantenere il mutuo. Oppure, se non si può fare altrimenti, si può scegliere di trasferire entrambi, in tempi piuttosto veloci, grazie a una procedura completamente gratuita. O almeno così prevede la legge, ma non sempre è così semplice.

Mettiamo ad esempio che non siamo più soddisfatti del nostro conto corrente - e del mutuo ad esso collegato - e di conseguenza abbiamo deciso di cambiare banca perché ne abbiamo trovato un’altra che offre un tasso migliore o perchè utilizzando comparatori come conticorrenti.net abbiamo scoperto un conto più conveniente per le nostre esigenze. La richiesta del trasferimento dev’essere presentata alla nuova banca: a loro spetterà il compito di portare avanti la procedura entro i 30 giorni, in modo che il cliente non perda nemmeno un centesimo. Spesso però sono proprio le a mettere degli ostacoli o a lasciare a carico del cliente spese non previste.

Il consiglio, come spesso accade in finanza, è dunque di informarsi prima, presso l’agenzia, di quelle che sono le condizioni che legano il mutuo al conto corrente.

I dipendenti regionali della Sicilia possono ancora usufruire della baby pensione

Wednesday, December 21st, 2011

Attualmente è in vigore la legge regionale, la 104 che vale solo in Sicilia, che permette ai dipendenti regionali di lasciare il proprio con soli 25 anni di contributi, solo per gli uomini e 20 anni solo per le donne. La pensione che riceveranno sarà quasi pari all’ultimo ricevuto. Questa ultima manovra di , ha fatto si che questa legge dovesse essere eliminata al più presto. La commissione Bilancio dovrebbe approvare, oggi, na norma che di fatto blocca questa vergognosa legge. Adesso ci sono parecchi dipendenti della regione Sicilia che stanno cercando di “salvarsi” dalla manovra Mario , mettendosi a “riposo” al più presto con una pensione molto conveniente! Ad oggi nel 2011 sono già andati in pensione ben 275 dipendenti grazie a questa legge 104 e l’anno deve ancora terminare. Bisogna anche tenere conto che anche diversi politici hanno seguito il “buon esempio”usufruendo questa benedetta legge.

Via repubblica

Il capodanno della crisi

Friday, December 9th, 2011

Quali sono le parole più sentite in questi ultimi giorni? crisi . Dal pensare ai in questo dicembre temo l’incubo sia quello di pensare a e alla sua dura (e necessaria?) manovra econo-correttiva. Sull’onda di questa traballante situazione finanziaria anche gli amici di Ricette 2.0 hanno provato ad assaggiare la situazione ponendo una domanda su Facebook su come i lettori avrebbero passato il capodanno 2012.

Le risposte non sono ancora molte ma già la scelta di molti di passare l’ultima festa dell’anno tra le mura casalinghe la dice lunga su come le abitudini italiane settimanabiancate per tanti sono un retaggio del passato: purtroppo! Anche il Corriere della Sera ha parlato di questo argomento con allarmanti dati:

  • la tradizionale cena della vigilia pare subirà un aumento del 3,7%
  • la cena in un  aumento del 3,5%
  • la cena a casa propria avrà un costo medio di 37,38€ a persona

Sempre secondo l’articolo la cena al ristorante avrebbe un costo medio di circa €145,50. Ma il capodanno IN come sarà? Cosa faranno  o VIP del capodanno milanese? Siamo andati a spulciare qualche proposta sul sito Capodanno a Milano e sicuramente le offerte di qualità non mancano: dalla finta spiaggia alla super cena di pesce, dal DJ set aggressivo per arrivare alla cucina creativa o esotica tra Thailandia e Giappone. I prezzi? Beh si fa dal centone in su… la scelta è ampia, ma non per tutti!

Gli italiani ricorrono al prestito per coprire le spese natalizie

Tuesday, December 6th, 2011

Questa finanziaria sta mettendo in ginocchio molte famiglie, non metto in discussione la manovra di , ma bensì i governi precedenti. Purtroppo 20 anni di malgoverno e pochissime (pe non dire nulle) riforme, hanno generato questa situazione. Adesso che siamo in pieno clima natalizio, le spese da fronteggiore sono moltepici, dai regali, alle cene sia di Natale, sia di capodanno, i vestiti, nuovi elettrodomestici, etc. Sempre più italiani, per coprire queste spese, ricorrono al prestito che varia dai 2.000 ai 20.000 , che servono proprio per stare un pò tranquilli. Premesso che stiamo parlando di famiglie agiate, con un buon e con pochi problemi. Mentre per quelle famiglie, con parecchi problemi economici derivanti dalla cassa integrazione, perdita del , divorzio, e quant’altro, non festeggieranno il Natale come vorrebbero, anzi sono costretti a stare a e spendere solo l’essenziale per tirare avanti e sperare nel miracolo. Senza considerare gli anziani, che sono un capitolo a parte, devono cercare di sopravvivere con la pensione minima e spesso vanno a mangiare dalla Caritas.

Via ansa