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Archive for March, 2012

Il conto Banco Posta: cos’è, quanto costa

Friday, March 30th, 2012

Il conto Banco Posta è, nella sostanza, un normale conto corrente, dotato tuttavia di un buon grado di completezza di servizi aggiuntivi offerti. Il suo costo è di 30,99 € l’anno cui va aggiunta, chiaramente, l’imposta di bollo, del valore di 34,20 € all’anno.

Il conto Banco Posta presenta un tasso d’interesse piuttosto basso, attestato sullo 0,50 % - il che è come dire che, ogni migliaio di euro sul conto, alla fine dell’anno saranno accreditati 3 euro e 65 centesimi. È tuttavia corretto specificare che alcuni conti correnti non presentano affatto un tasso d’interesse, per cui la politica di Poste Italiane non fa che adeguarsi al mercato.

L’estratto conto può essere ricevuto a domicilio a scelta allo scadere di 3, 6 oppure 12 mesi, in ogni caso senza alcun costo aggiuntivo ed in forma cartacea. Tuttavia, qualora lo si volesse ricevere mensilmente o, addirittura, quotidianamente, verrà addebitato un costo di un euro ad estratto conto.

Rimanendo in ambito di costi, quello di effettuazione di un bonifico si attesta a 2€ e 50 centesimi, mentre, con una spesa di 10€ l’ano si può fare richiesta della carta Postamat Maestro. La card in questione non presenta limiti di operazione agli sportelli bancari, ma non permette di oltrepassare le soglie di 600€/giorno e 2.500€/mese operando dagli sportelli automatici. Inoltre, ha un limite di 600€/giorno e 1.600€/mese per i pagamenti nei negozi dotati di convenzione col circuito Maestro (MasterCard).

Poste Italiane garantisce inoltre una buona gamma di carte di credito, differenziate da diverse possibilità d’acquisto. In questa pagina del sito dell’azienda si trova una descrizione dettagliata delle diverse opzioni disponibili.

Il Conto BancoPosta, comunque, non permette al suo utilizzatore di “andare in rosso”, salvando il caso in cui non sia egli stesso a presentare un’esplicita richiesta a tal fine.

Le operazioni sul conto vengono rese più facili e veloci da BancoPosta Online, un servizio online delle poste che, previa un’attivazione di un account sul sito, permette al cliente di gestire in maniera immediata il proprio conto. Usufruendo di BancoPosta Online, inoltre, alcune operazioni – quali la già citata richiesta di estratto conto mensile – saranno senza costi aggiuntivi.

Banca Mediolanum ed il conto InMediolanum

Thursday, March 29th, 2012

Il conto deposito InMediolanum, di Banca Mediolanum, non presenta spese finalizzate all’apertura, alla gestione o alla chiusura dello stesso, e persino i bolli sono forniti senza costi aggiuntivi.

Il prospetto del conto garantisce un tasso di remunerazione base dell’1% capace di salire al 2,65% lordo all’anno per somme con vincolo a 3 mesi. Se il capitale viene vincolato a 6 mesi, il tasso raggiunge quota 3,15%, mentre per le somme a vincolo annuale la percentuale è del 4,25%.

Pur rimanendo la possibilità di detrarre le somme dal vincolo in ogni momento, essa prevede un  tasso univoco riconosciuto pari all’1%.  Come per gli altri istituti, anche nel caso di Mediolanum rimane valida la salvaguardia del Fondo interbancario sino ad un massimo di 100.000 euro.

L’accreditamento degli interessi avviene a seconda del tipo di somme impegnate: in caso esse siano libere, gli interessi sono accreditati a fine anno; viceversa, gli interessi sui capitali vincolati vengono corrisposti alla data di scadenza del vincolo.

Se il numero di vincoli è illimitato, l’importo minimo che può esserne oggetto si attesta tuttavia su una cifra di 100 euro. Talvolta viene suggerito di contrarre più vincoli rispetto ad uno solo, al fine di far sì che, in caso di urgenza di liquidità, si possano detrarre dai vincoli solo le somme di cui si ha bisogno, effettivo senza operare cambiamenti in seno agli altri vincoli.

Banca Mediolanum offre inoltre un servizio senza costi aggiuntivi di sms-alert, che invia un messaggio al cliente ogniqualvolta si effettua l’accesso all’area personale protetta o avvengono cambiamenti nei codici del cliente.

L’apertura del conto è quella standard di diversi altri conti online, e prevede, in ordine:

  • La richiesta tramite il sito Internet;
  • La stampa del contratto;
  • Un bonifico identificativo da un conto intestato al nuovo cliente;
  • La consegna dei codici d’accesso al proprio account.

Per il conto InMediolanum è vigente una promozione (scadente il 30 Aprile 2012) per la quale coloro che apriranno un conto parteciperanno ad un concorso per l’estrazione di buoni del valore di 4000 litri di Total ERG.

BTp Italia: Istruzioni per l’uso

Saturday, March 24th, 2012

L’aumento verticale del costo della vita, unito al rincaro generale dei prezzi, pesa in maniera immediata sul portafogli per la conseguente riduzione del potere d’acquisto della moneta. Immediata poiché non si limita a corrodere i risparmi – specie quelli che non sono oggetto di reinvestimento – ma, bensì, si presenta evidente nei contesti quotidiani: lo scontrino al supermercato e il prezzo del pieno sono indicatori drammatici della realtà di questi giorni.

Al fine di proteggere i capitali italiani dagli effetti dell’inflazione, il 20 marzo il Ministero del Tesoro ha aperto l’asta per il cosiddetto BTp Italia, un titolo di Stato pensato per incontrare le necessità dei risparmiatori.

L’idea, di per sé, non è nuova: nel mondo esistono infatti diversi esempi di titoli indicizzati all’inflazione, creati dalle istituzioni per proteggere il borsellino mediante strumenti ad hoc che si caratterizzano per bassi tassi di volatilità, rispetto ai titoli indicizzati alle azioni ed alle speculazioni del mercato immobiliare.

Il BTp Italia, tuttavia, appare fin da subito come uno strumento generato appositamente per il retailer: oltre ad essere indicizzato all’inflazione del nostro Paese mediante meccanismi di calcolo altamente protettivi, questo titolo ha una durata di quattro anni – altrimenti inesistente sul mercato – e rivaluta i capitali a scadenze di sei mesi, con cedole connesse all’indice Foi senza tabacchi. Il rendimento del titolo è fissato ad un tasso minimo del 2,25% lordo.

Ma le specifiche del BTp Italia non finiscono qui: il nuovo titolo, infatti, è acquistabile via Internet partecipando ad aste dedicate, in cui coloro che lo acquisteranno - detenendolo fino alla data di scadenza - saranno ricompensati con un premio fedeltà del 4 per mille.

Il primo giorno di vendita si è rivelato un successo, avendo segnato un ammontare di ordini pari a ben 1,56 miliardi di euro.

La riforma del lavoro e l’articolo 18

Friday, March 23rd, 2012

La modifica dell’articolo 18, oggetto della prossima discussa riforma del mercato del messa in atto dall’esecutivo di Mario , è solo uno degli argomenti “caldi” della manovra di questo inizio di stagione. Il suddetto articolo dello Statuto dei lavoratori – come sappiamo - rappresenta la norma che disciplina le regole di licenziamento dei lavoratori e quelle inerenti ai reintegri nei posti di lavoro.

Detto questo, prima di dichiararsi favorevoli o contrari al decreto, è opportuno analizzare nel dettaglio come l’attuale Governo intende agire. Alcuni dei punti cardine della manovra, per ciò che riguarda i licenziamenti, sono l’obbligo di reintegro sul posto di lavoro in presenza di “cause discriminatorie” comprovate, anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti e, viceversa, il solo ricorso a un indennizzo per licenziamento illecito dovuto alla crisi. Sui motivi disciplinari — invece— avrà l’ultima parola il giudice.

Gli ammortizzatori sociali – che faranno la loro comparsa nel 2017 – vedranno l’arrivo dell’Aspi, che di fatto rimpiazzerà la mobilità e il vecchio assegno di disoccupazione. Il contratto a tempo determinato sarà più costoso per le aziende e i precari, dopo tre anni di collaborazione, vedranno il proprio ruolo stabilizzato da un contratto a tempo indeterminato.

Me le novità non finiscono qui: in merito alle partite Iva, nei casi di prestazione di durata superiore a sei mesi a vantaggio di uno stesso committente, essa  non potrà più essere definita “occasionale”. La riforma, inoltre, segna anche il ritorno del divieto di dimissioni in bianco e sperimenta la formula dei congedi di paternità obbligatori.

«Il contratto di lavoro a tempo indeterminato domina sugli altri» ha dichiarato il ministro Elsa Fornero. Tuttavia, considerando che — a fronte dei dati Unioncamere — in futuro solamente il 56,3% delle assunzioni vedrà l’utilizzo di questa formula, viene naturale pensare che la riforma sia maggiormente rivolta ai contratti dei precari.

Oggi in Borsa: 21 marzo

Thursday, March 22nd, 2012

All’indomani di due sedute in rosso, le Borse del continente in data odierna tentano il recupero. Gli indici principali sono – al momento – in positivo.  Tuttavia Piazza Affari, pur in seguito a una discreta partenza, è tornata in rosso.

Venendo ai singoli titoli, troviamo vendite di titoli Generali, seguite alla presentazione del bilancio 2011, che ha portato l’ad del gruppo, Giovanni Perissinotto, a dichiarare di aspettarsi un 2012 dai connotati transitori ed iniziare a recuperare dal 2013.Tra le azioni in positivo quelle di Banco Popolare, che ieri ha diffuso i conti 2011 presentando un utile in crescita dell’86%.

Il mercato rimane comunque in febbrile attesa di un dato molto importante, quello del mercato immobiliare statunitense, che dovrebbe confermare la ripresa economica degli States.
L’euro è in rialzo sul mercato giapponese, portandosi al suo picco da ottobre contro lo yen, ad un cambio di 111,07, in parallelo alla diminuzione delle preoccupazioni legate alla crisi europea. Il dollaro flette in maniera lieve, passando a 83,65 yen - a fronte degli 83,78 yen fatti segnare a New York alla chiusura dei listini d’azioni.
Nelle prime ore, lo spread BTp-Bund tedeschi a 10 anni si ferma a quota 286 punti, mentre Il rendimento è fermo al 4,9%. Lo spread sui Bonos della Spagna è invece a quota 318 punti, con un tasso di rendimento del 5,23%.
La Borsa giapponese ha chiuso in perdita di quasi mezza unità percentuale, a causa dei timori di uno stop alla crescita economica di Pechino, corroborati dal suo calo di domanda di materie prime. Il fatto è addirittura riuscito a far passare in secondo piano gli ottimismi circa l’accelerazione Usa e la debolezza dello yen.

Sempre in Giappone, tra i titoli a zoppicare sono stati alcuni istituti bancari e persino Sony, il gigante di casa, il cui titolo ha perso il 4,47%. Buone prove, invece, per i titoli hi-tech e taluni marchi di motori (Mazda).

Il Network Marketing è una opportunità?

Wednesday, March 21st, 2012

Questa crisi economica che sembra non finire mai, il costo della vita aumenta sempre di più, è sempre più difficile trovare il posto fisso, la pensione sta diventando un miraggio. Tutto questo metterebbe in difficoltà chiunque. C’è chi per limitare i problemi economici, si fa dei lavoretti in nero o fa il porta pizze a domicilio, questo significa poco tempo per la famiglia e autostima in netta discesa. Per iniziare ad avere una sicurezza economica, bisogna, innanzitutto, crescere come persona e quindi saper mettersi in gioco. La soluzione per migliorare, se pur di poco, le proprie finanze è nel Network Marketing, ma non è per tutti. Questo sistema è una valida opportunità, ma non funziona con i pessimisti. Non significa fare il venditore di prodotti, ma bensì il venditore di senzazioni, la gente non compra i prodotti, compra le Sensazioni che proverà ad averli: sensazioni di sicurezza, di comfort, di maggior tempo libero, di tranquillità, di status, di potere, o di altro ancora. Oggi il Network Marketing, rappresenta la formula più accessibile per mettersi in proprio, più semplice, meno rischiosa e potenzialmente più redditizia di qualunque altra oggi esistente sul mercato. E’ uno dei più prosperi sistemi commerciali attualmente esistenti.
Avviare un’impresa tradizionale oggi, richiede l’investimento di ingenti capitali, esperienza nel settore e un valido prodotto o servizio da poter offrire alla clientela. La società che opera nel Network Marketing, vi solleva dai soliti problemi commerciali, funzionali e finanziari, e si occupa della capitalizzazione, amministrazione, contabilità, elaborazione dati e di tutti gli aspetti della produzione tra cui magazzinaggio e spedizione, marketing e distribuzione dei compensi. Premesso che non è tutto oro quello che luccica, al mondo ci sono parecchie società che hanno lo scopo principale di truffare la gente, per cui prima di operare nel settore del Network Marketing, bisogna dapprima informarsi. Attualmente ci sono varie società che rispondono ai requisiti di affidabilità come Avon, Herbalife, LR, Glocal Income. Rispondendo alla domanda del titolo, posso tranquillamente dire che è veramente una opportunità, tutto dipende dalla volontà di migliorarsi dell’individuo.

Come calcolare quando si andrà in pensione

Tuesday, March 20th, 2012

Le modifiche apportate dal governo , hanno scombussolato il sistema previdenziale che veniva calcolato in base all’anzianità di contribuizione. Qualche anno fa bastavano 35 anni di contributi per andare in pensione, con il governo era fermo a 40 anni. Adesso il governo  Monti ha deciso che per andare in pensione bisogna superare i 65 anni fino ad arrivare ai 67 anni tra qualche anno. Però non  è facile capire quando effettivamente si andrà in pensione. Questo calcolatore vi permetterà di sapere l’anno e il mese esatto in cui andrete in pensione. Entrate qui e non spaventatevi.

Via sole24ore

Apple ed il suo tesoro di 100 miliardi di dollari

Monday, March 19th, 2012

100 miliardi “cash” da investire subito sono proprio tanti, valgono più della capitalizzazione di Borsa di 50 grandi società quotate.

Oggi Apple terrà una conferenza alle ore 6 locali a Cupertino, ovvero alle 13 in Italia, per indicare come verrà utilizzata la cassa della società che ammonta a quasi 100 miliardi di dollari. ( link )

Nel suo primo trimestre fiscale, terminato lo scorso dicembre, l’azienda di Cupertino ha di nuovo vantato un record di vendite, pari a 46,33 miliardi di dollari, e di utili, pari a 13 miliardi di dollari. La liquidità ammontava a 97 miliardi di dollari. Un vero tesoro molto difficile da reinvestire.

C’è chi ipotizza un’offerta pubblica per Twitter, c’è invece chi suggerisce di reinvestire nella produzione manifatturiera americana, rimpatriando le fabbriche dalla Cina.

Esiste un dibattito pubblico su come Apple debba investire la propria cassa. basta fare una breve ricerca su digitando “Apple 100 billion“, il popolo del Web si è sbizzarrito con le proposte.

Edit ore 14.12:

L’amministratore delegato, Tim Cook, e il direttore finanziario, Peter Oppenheimer, in una conference call hanno spiegato che spenderanno 10 miliardi di dollari per ricomprare titoli Apple (buyback), mentre 45 miliardi verranno investiti. Il pagamento dei dividendi è previsto per il quarto trimestre dell’anno fiscale 2012, ovvero a partire da luglio. Mentre il buyback nell’anno fiscale 2013, che inizia il 30 settembre 2012.

Via Repubblica

La benzina costa troppo

Friday, March 16th, 2012

Adesso la ha toccato la soglia dei 2 euro al litro, ed è un valore troppo alto che incute rabbia e scoramento. Purtroppo noi cittadini non possiamo fare nulla per cambiare i prezzi, al massimo possiamo fare rifornimento presso le pompe bianche che offrono prezzi bassi e quindi più convenienti (si fa per dire). Questo problema non tocca solo la benzina, ma anche il , anche se si ha una macchina che consuma poco, fare il pieno di costa sempre di più. Ci sono diverse soluzioni e/o alternative, i mezzi pubblici, le biciclette elettriche o a pedale, i motorini. Altrimenti bisognerebbe fare un impianto a metano, che ha i suoi pro e i contro come segnalato in questo post. In ogni modo il governo dovrebbe eliminare qualche accisa, altrimenti il popolo italiano potrebbe anche stancarsi di questa situazione e fare uno sciopero generale della benzina all’insegna dell’austerity. Io ho la fortuna di avere una Multipla a metano e risparmio parecchio, ma non è quella la soluzione. Il gverno dovrebbe, almeno, dirci fino a quando durerà questa situazione.

Via corriere

Euribor in ribasso, spread in rialzo: il mutuo è un miraggio

Wednesday, March 14th, 2012

I tassi di riferimento dell’euro si trovano attualmente a livelli senza precedenti. Il tasso di interesse della BCE resta fermo all’1%, mentre l’ -  l’indice che determina l’interesse in base al quale la banca apre a tasso variabile – in data 8 marzo 2012 ha toccato quota 0,50% per le durate mensili e 0,90% per quelle trimestrali.

Anche l’IRS, l’indice dei mutui a tasso fisso, nel mese di febbraio 2012 ha fatto registrare un miglioramento di alcuni punti base.

Tuttavia, per quanto gli indici si trovino ancorati a valori minimi, il costo dei mutui immobiliari rimane alto. La situazione, solo in apparenza paradossale, è spiegata dalla presenza dello spread, il tasso di guadagno dell’istituto bancario che, unito ad Euribor, BCE o IRS, va a sommarsi nel tasso finito del mutuo. In sostanza, le banche, attente alle loro liquidità nonostante l’apertura dei rubinetti della BCE, in questo momento preferiscono limitare la concessione di credito.

Chi avesse intenzione di aprire un mutuo, in termini semplici, farebbe meglio a pazientare e rimandare a tempi migliori. Gli spread dei mutui non accennano infatti a ridursi ma, al contrario, sono nuovamente in crescita e attualmente sono ricompresi in una forchetta che va dal 3 al 5%. Rispetto ai valori di non più di sei mesi fa, ci troviamo dinnanzi a dati raddoppiati.

Chi, nonostante il periodo e la dose di difficoltà che comporta, volesse tentare la via del prestito con ipoteca, dovrebbe comunque essere cauto nei confronti dei rialzi futuri dell’Euribor che, pur essendo ai minimi, tra qualche mese tornerà senz’altro a salire. In quell’evenienza, coloro che avranno un mutuo a tasso variabile potrebbero essere costretti a sborsare una rata ben più alta di quella odierna.