Il tanto sospirato decreto salva mutui, pare finalmente essere diventato realtà, nonostante le perplessità di molti, tra cui Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, cioè l’antitrust, che continua a invitare le banche a muoversi autonomamente nei confronti dei clienti. Se la speranza è l’ultima a morire… potremo andare avanti a frasi fatte per 12 post.

Una convenzione tra il Ministero dell’economia e l’Associazione bancaria italiana (Abi) definirà le modalità di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto (29 maggio 2008). Con la rinegoziazione, l’importo della rata di mutuo sarà ridotta ad un ammontare pari a quello della rata media dell’anno 2006 e rimarrà fisso per tutta la durata del mutuo. (via edil portale)

Chiaramente il capitale rimanente, differenza tra il capitale ammortizzato nel periodo presente nel contratto originale, e quello ammortizzato con la riduzione delle rate, dovrà essere “nuovamente” pagato dai clienti con un finanziamento accessorio.

Tale finanziamento si baserà su un interesse passivo costituito dal IRS a 10 anni, più uno spread (SPREAD = guadagno della banca) dell 0,50 %!!! Il tasso IRS ieri (29/05/2008) a 10 anni era del 4,86%! 4,86 + 0.50 = 5,36%!!!

Ovunque si parla di spread (pronunciato “sprèd”) e il suo significato non è da poco! Si tratta del ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo. Il principio è classicamente commerciale. Il commerciante (la banca) compra il prodotto (il denaro) ad un prezzo (tasso di scambio interbancario) e lo rivende alla sua clientela ricaricato di un margine di guadagno (spread). [...] Qui però lo spread servirà per calcolare il tasso una sola volta, il giorno della sottoscrizione del contratto di mutuo, perché in seguito il saggio di interesse non potrà più subire alcun aggiornamento. (via tele mutuo)

Capito? Secondo voi le banche ci vanno a guadagnare o a perdere? Come in molti dicono però, per i cittadini è comunque un toccasana, in quanto le rate sempre più alte entravano in modo sempre più violento nel bilancio familiare.

foto di voltraio

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