Euribor in ribasso, spread in rialzo: il mutuo è un miraggio
I tassi di riferimento dell’euro si trovano attualmente a livelli senza precedenti. Il tasso di interesse della BCE resta fermo all’1%, mentre l’Euribor - l’indice che determina l’interesse in base al quale la banca apre mutui a tasso variabile – in data 8 marzo 2012 ha toccato quota 0,50% per le durate mensili e 0,90% per quelle trimestrali.
Anche l’IRS, l’indice dei mutui a tasso fisso, nel mese di febbraio 2012 ha fatto registrare un miglioramento di alcuni punti base.
Tuttavia, per quanto gli indici si trovino ancorati a valori minimi, il costo dei mutui immobiliari rimane alto. La situazione, solo in apparenza paradossale, è spiegata dalla presenza dello spread, il tasso di guadagno dell’istituto bancario che, unito ad Euribor, BCE o IRS, va a sommarsi nel tasso finito del mutuo. In sostanza, le banche, attente alle loro liquidità nonostante l’apertura dei rubinetti della BCE, in questo momento preferiscono limitare la concessione di credito.
Chi avesse intenzione di aprire un mutuo, in termini semplici, farebbe meglio a pazientare e rimandare a tempi migliori. Gli spread dei mutui non accennano infatti a ridursi ma, al contrario, sono nuovamente in crescita e attualmente sono ricompresi in una forchetta che va dal 3 al 5%. Rispetto ai valori di non più di sei mesi fa, ci troviamo dinnanzi a dati raddoppiati.
Chi, nonostante il periodo e la dose di difficoltà che comporta, volesse tentare la via del prestito con ipoteca, dovrebbe comunque essere cauto nei confronti dei rialzi futuri dell’Euribor che, pur essendo ai minimi, tra qualche mese tornerà senz’altro a salire. In quell’evenienza, coloro che avranno un mutuo a tasso variabile potrebbero essere costretti a sborsare una rata ben più alta di quella odierna.
Tags: euribor, IRS, mutui, spread
March 20th, 2012 at 8:16 pm
comunque vada sarà un suc-cesso!!!!!!!