Oggi ottenere un mutuo non è più così semplice, perché le banche esigono sicurezze che i contratti di lavoro più frequenti, come quelli a tempo determinato o a progetto, non garantiscono. I giovani, anche quelli più fortunati che dispongono di un lavoro, si trovano quindi attanagliati in una situazione che non permette loro di dare una svolta alla propria vita. In questa difficile situazione alcune piccole iniziative promosse dal governo o dagli enti locali, cercano di agevolare la compravendita degli immobili, sia per venire incontro alle esigenze delle giovani famiglie, sia per dare una scossa ad un mercato oramai in stallo.
Ecco, quindi, di seguito elencate alcune delle iniziative promosse negli ultimi anni che hanno permesso un avvicinamento maggiore dei giovani all’acquisto della prima casa.

Il primo dei progetti proposti è stato promosso dal Dipartimento della Gioventù con l’obiettivo di offrire le garanzie necessarie per consentire di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie o ai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori, titolari di contratti di lavoro atipici o a tempo determinato. I beneficiari del finanziamento devono avere un’età inferiore a 35 anni e un reddito Isee complessivo non superiore a 35 mila euro. L’età inferiore a 35 anni è un requisito che deve essere soddisfatto da entrambi i componenti il nucleo familiare. Non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. I componenti del nucleo familiare non devono risultare proprietari di altri immobili ad uso abitativo. L’immobile, la cui superficie non deve superare i 90 metri quadri, deve essere adibito ad abitazione principale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 abitazioni signorili, A8 ville e A9 castelli, palazzi e non deve avere le caratteristiche di lusso. L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 200.000 euro.
Il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono stabilite dai singoli istituti bancari entro i parametri consentiti dall’accordo tra il Dipartimento della Gioventù e l’Associazione Bancaria Italiana. Possono effettuare le operazioni di erogazione dei mutui garantiti dal Fondo le banche e gli intermediari finanziari che hanno aderito all’iniziativa sottoscrivendo con il Dipartimento della Gioventù apposite convenzioni.

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