E da due giorni che stiamo discutendo in merito alla crisi italiana su oknotizie. Il pensiero bene o male è sempre quello: in Italia si sta ancora pressapoco bene, ma la crisi sta avanzando senza freni e gli effetti iniziano a sentirsi anche nei ceti medi.
Altra considerazione è che i ceti medi pian piano stanno sparendo, generando ormai un bipolarismo economico: o sei ricco o sei povero!
Torneremo alla polenta, ai fagioli e alla “renga” in mezzo alla tavola, come prima della guerra?

Alcune opinioni che vorrei segnalarvi:

  • Sono per il divario fra ricchi e poveri che, secondo la mia opinione, ultimamente si sta trasformando in emergenza.
  • Se dovesse scoppiare la bolla immobiliare, milioni di italiani si troveranno non solo a gestire i problemi dell’aumento di interessi, ma anche quello della diminuzione del prezzo delle loro case.
  • Chi dice che non c’è crisi, o tende a sminuire la portata di tale crisi, è veramente un demente

A peggiorare la situazione una indagine della Codacons (via Secolo XIX):

la quantita’ di pane finita sulle tavole degli italiani tra gennaio e ottobre e’ diminuita del 7%, mentre il consumo di pasta di semola si e’ ridotto del 3,9%. Evidente soprattutto il calo del consumo di pane, che su base annua e’ sceso per la prima volta sotto il milione di tonnellate

Come nell’articolo, appoggio anch’io la tesi del cambiamento di abitudini degli italiani, però pare che un forte incentivo sia dato dall’aumento continuo dei prezzi.

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