Quanto è successo ieri nelle piazze, dovrebbe rendere contenti parecchi membri della nostra classe dirigente di qualsiasi colore politico sia.

Finalmente i nostri ragazzi ci hanno dimostrato di aver capito la lezione che per anni gli è stata propugnata in tutte le salse.

Il mondo, visto dal punto di vista italiano, si divide ancora in comunisti e fascisti.

A seconda del punto di vista, nelle manifestazioni di qualsiasi genere ed importanza, si infiltrano sempre, ma sempre: i centri sociali, se visti da desta; i fascisti se visti da sinistra.

Oggi, una parlamentare del PD, per l’ennesima volta, ci ha informato che: all’interno di una manifestazione pacifica e con ottime ragioni, si sono intrufolati pochi, (sono sempre pochi), facinorosi, venuti appositamente per picchiare.

La parlamentare, di cui non ricordo il nome ma visionabile su Omnibus di La7 di oggi, nel fare certe affermazioni, si è dimenticata di ricordare che va sempre a finire in questo modo.

Ci si dimentica, e la sinistra in questo è maestra, che la piazza, non ha mai portato nulla di buono, (andatevi a leggere “Il candido” di Guareschi, nella sezione: “macelleria messicana” dedicato alla giustizia di piazza e capirete).

Ci si dimentica, senza tornare ai “mitici” anni 70, durante i quali era tutto così bello che si poteva tranquillamente morire per aver comprato il giornale sbagliato, che se mettiamo in fila tutte le manifestazioni di una certa rilevanza avvenute in Italia negli ultimi 10 anni: direi che spessissimo, si è arrivati allo scontro, (il G8 di Genova qualcuno se lo ricorda? Gli scioperi per l’art. 18 durante il quale sono state distrutte delle agenzie per il lavoro e vetrine di banche, qualcuno se le ricorda? Gli scioperi contro la riforma della scuola del Governo Prodi in cui, i soliti estremisti, hanno fatto danni, qualcuno se li ricorda? Gli scioperi dei taxisti? I disoccupati del sud e potrei andare avanti per ore…).

Ma che cosa pretendiamo dai nostri ragazzi se li abbiamo educati a credere che chi non la pensa come noi è mediamente un fascista?

Ma che cosa pretendiamo se, nel momento in cui non siamo di sinistra, automaticamente, ogni suo membro è da considerarsi un comunista mangia bambini?

Quando venne in Italia a presentare il suo film: “Miracolo a S.Anna”, Spike Lee, ad una domanda sulle polemiche prodotte dal film rispose che il problema stava nel fatto che l’Italia non aveva ancora superato quel periodo storico.

Il problema è tutto li: a livello politico e sociale, tutto ci riporta sempre ed inevitabilmente al fascismo ed al biennio di guerra civile.

Il problema non è la Gelmini o chiunque apporti qualsiasi modifica a qualunque cosa; il problema è che siamo ancora fermi la e abbiamo educato i giovani a pensarla come i nostri nonni, (del resto la nostra classe dirigente è la più vecchia d’Europa).

Per concludere: a casa mia chi usa spranghe e bastoni è un delinquente/deficiente punto.

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