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Le donne orientali rappresentano un grande business

Tuesday, October 6th, 2009

Sembra che il fascino delle donne orientali, in particolare modo quelle cinesi, abbia colpito i single italiani. Se conosce bene la lingua italiana ancora meglio, se non si riesce a trovare in , allora la prendono direttamente dalla Cina. Spesso le agenzie matrimoniali si ritrovano con delle richieste di questo tipo, anche perchè la donna cinese è più “addomesticabile” della donna italiana. A tal punto i cinesi hanno fiutato il business e hanno cominciato ad creare delle agenzie matrimoniali che propongono solo giovani donne cinesi. In Primis la città di Rovigo ha già la sua agenzia, ed è probabile che nel giro di poco tempo ce ne saranno parecchie in tutta .

Premesso che la donna italiana è unica nel suo genere e sta agli uomini saper conviverci come hanno fatto i nostri genitori, nonni, bisnonni etc., invece di prendere come moglie una orientale ammansita, in ogni modo i gusti sono gusti e intanto sono i cinesi a guadagnare.

Si chiama «Xi Ciao» ed è un’agenzia matrimoniale che propone solo giovani spose cinesi ai suoi clienti, anche italiani. L’ha aperta a Rovigo il signor Huang Ying, cinese come la signorina «Luisa» - nome italiano e occhi a mandorla - che propone il book con le fotografie e le caratteristiche delle candidate mogli.

Via corrieredelveneto

La Ue multa l’Italia per l’età pensionabile

Thursday, June 25th, 2009

La commissione ha deciso di multare’ per non aver equiparato l’età pensionabile tra uomini e donne, insomma doveva già mettere in atto il proposito di allineare l’età da pensione delle donne con quella degli uomini, cioè 65 anni, in modo che il gentil sesso abbia lo stesso trattamento degli uomini, diffatti doveva essere applicato nel 2008, ma c’erano state troppe polemiche che avevao fatto slittare il procedimento.

Questo procedimento ha i suoi pro e contro, da una parte è giusto che le donne abbiano lo stesso trattamento degli uomini, dall’altra parte non va bene portare a 65 anni il limite in quanto le donne “lavorano” di più tra bambini, casa e lavoro.

La Commissione invierà dunque all’ una lettera di avviso formale di messa in mora nella quale si sottolinea come il sistema previdenziale pubblico italiano violi il principio della parità di trattamento economico tra uomini e donne, mettendo in atto dunque una discriminazione basata sul sesso.

Via sole24ore

Playboy è in vendita a prezzo di saldo

Wednesday, May 27th, 2009

La economica sta mettendo in ginocchio parecchie aziende, in particolare modo quelle americane, ma c’è un settore che non conosce è il del porno e su internet ne troviamo una infinità di siti web che trattano questo argomento, la maggior parte sono a pagamento e il guadagno è molto consistente e questo ha fatto si che parecchie riviste con foto di donne nude bellissime ma che non trattano il porno sono andate in , se si vuole trovare una foto di una bellissima donna nuda, basta andare su e impostare la ricerca per poi trovare subito quello che si stava cercando e la vittima illustre è Playboy, la famosissima rivista di sole donne nude costruita dal grande Hugh Hefner è stata messa in vendita a 300 milioni di dollari e che nessuno vuole comprare anche perchè il suo prezzo di è di “appena” 100 milioni di dollari, ma è molto probabile che verrà venduta ad un prezzo molto inferiore, a meno che il socio di maggioranza, Hugh Hefner, decida di tenerselo fino a che non muore.

Bisogna anche tenere conto che Playboy è in decadenza, infatti è passato dalle 7 milioni di copie vendute nel 1972 alle 2 milioni di copie ed il fatturato è in continuo calo, secondo me bisognerebbe rivitalizzare il marchio magari rendendolo più attuale e più attraente, sicuramente è ancora appettitibile come business e chi lo comprerà saprà gestirlo al meglio, altrimenti è la fine.

Dopo aver messo in ginocchio i quotidiani americani - colpiti anche dal calo delle entrate pubblicitarie per via della - internet si accinge a fare un’altra vittima. Secondo il New York Post, infatti, Playboy è in vendita per 300 milioni di dollari, ma finora nessun potenziale acquirente si è fatto avanti.

Via corriere

Il mercato della pornografia non conosce crisi

Wednesday, April 15th, 2009

In questa economica che sta mettendo in ginocchio l’ mondiale, ci sono dei mercati di riferimento che non conoscono la parola “” e tra questi è la pornografia, se prima erano i maschi a prendere i film porno, adesso anche le donne apprezzano questo genere diffatti in base ad un sondaggio di “Donna Moderna” sembra che almeno 2 donne su 3 amano guardare i film pornografici, c’è chi guarda i film insieme al partner solo per soddisfarlo o per creare una variante diversa dal sesso, ma c’è anche chi lo guarda solo per propria soddisfazione personale in mancanza del sesso vero e proprio.

Insomma la pornografia non conosce ed sta diventanto un fenomeno comune sia per l’uomo sia per la donna in quanto sopperisce la mancanza di fantasia di molti uomini e sopratutto sta diventando una possibilità per risolvere i problemi di coppia, come dire “Tesoro, non mi ecciti molto, guardiamoci un porno che risolviamo la cosa”.

Chissà dove andremo a finire.

Il porno piace alle donne La pornografia non sarebbe più una tendenza di consumo prettamente al maschile, ma avrebbe già superato la barriera fra i due sessi.

Via ilgiornale

Sindome Down, test del sangue al posto dell’amniocentesi

Wednesday, October 8th, 2008

Nel campo della medicina sono stati fatti dei progressi rilevanti in ambito prenatale, sono stati fatti dei test semplici per scoprire se il feto presente in una donna gravida, è affetto dalla sindrome di down, e hanno scoperto che con una semplice analisi del sangue si potrà trovare, subito, se sono presenti tre cromosomi 21 che determinano questa sindrome, questa scoperta permetterà di eliminare il test amniocentesi che essendo un esame invasivo che prevede l’utilizzo di un ago per prelevare il liquido presente nella placenta però aveva i suoi rischi di aborto il che non è totalmente affidabile.

Dobbiamo ringraziare dei ricercatori americani della Stanford University che hanno permesso di dare una svolta alla diagnosi prenatale, generando un test del sangue molto più sicuro e più immediato in quanto si potrà farlo alla 10°ma settimana e non alla 15°ma come viene fatto attualmente per l’amniocentesi, e i risultati sono immediati.

Sappiamo che fare un esame amniocentesi costa parecchio e in più comporta dei rischi, per questo dico che questo test è comodissimo e tenderà a tranquilizzare le donne in gravidanza in quanto non comporta alcun rischio.

Un semplice esame del sangue per scoprire se un feto è affetto dalla sindrome di Down. Il test, che apre nuovi orizzonti sul fronte della medicina, è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori californiani della Stanford University. “Basta un piccolo campione di sangue della madre per capire se c’è traccia della malattia”

Via repubblica

Le prime 50 donne manager. Nessuna è italiana!

Tuesday, November 20th, 2007
Wall Street Journal ha stilato una classifica delle migliori 50 donne manager, nessuna italiana è presente, potevo pensare che almeno Marina Berlusconi fosse in lista, evidentemente sono in un livello altissimo!
La nr. 1 è Angela Braly la manager americana di Wellpoint (una delle più importanti assicurazioni a livello sanitario).

La classifica del Wall Street Journal «incorona» 3 cinesi e 2 indiane Cinquanta donne che contano, ma non una italiana. Donne «to watch», perché di potere, perché lasceranno il segno, nelle imprese, nella finanza, nel governo dell’. La classifica del Wall Street Journal ogni anno ne sceglie solo 50 nel mondo. Più 10 «da tener d’occhio», in Europa. Per lo più wonder woman americane come la numero uno, Angela Braly, a capo di WellPoint, colosso dell’assicurazione sanitaria privata. In un momento delicato per la sanità a stelle e strisce (dopo il film di Michael Moore «Sicko» che denuncia un sistema di speculazioni e ritardi sulla pelle dei malati) mentre il numero dei «non assicurati» sale a 50 milioni e si intensificano le riforme sanitarie, Angela Braly, per il Wsj, «giocherà un grosso ruolo nel dibattito in corso sulla sanità Usa». La novità sono le etnie: molte boss di origine asiatica (tre cinesi e due indiane), due nere, un’araba e qualche europea (la commissaria dell’Antitrust europeo Neelie Kroes che ha avuto il merito di negoziare con Steve Ballmer la resa di Microsoft.

Vai corriere
Vai Wall Street Journal Online

Impresa rosa in crisi

Wednesday, June 20th, 2007

L’impresa rosa stenta a partire, anzi in calo.

negli ultimi anni si e’ registrato un calo del 60% dei finanziamenti alle imprese in rosa. Dal 2001 al 2006 i finanziamenti alle Pmi guidate da donne sono passati da 10,4 a 4,2 mln di euro

via Ansa