L’assicurazione sulla vita è un particolare tipo di polizza che viene stipulata tra un contraente e una compagnia di assicurazione (come questa ad esempio, dove potrete consultare un elenco di assicurazioni economiche per poter fare il vostro preventivo on line) e che prevede, in cambio del pagamento di una certa somma di denaro dilazionata nel tempo, un risarcimento sotto forma di rendita o di capitale.

La somma versata dal contraente è chiamata “premio”; il contraente, ovvero colui che stipula in contratto, è una persona diversa dall’assicurato, cioè la persona a cui è riferito l’evento, e dal beneficiario della polizza (colui che, al verificarsi delle condizioni previste dal contratto, ha diritto a riscuotere il premio).

A seconda del tipo di polizza stipulato da contraente e assicurazione, il pagamento del premio può avvenire in un’unica soluzione (premio unico), oppure attraverso versamenti periodici con scadenza annuale (premio ricorrente) per una certa durata di tempo, sempre secondo le condizioni precisate nel contratto.

Un caso particolare è quello delle polizze a premio unico ricorrente: si tratta di una tipologia di assicurazione che permette di effettuare più versamenti – con una frequenza e un importo stabiliti dall’assicurato – invece di impegnarsi in un versamento unico di grosso importo.

Al momento della stipula del contratto però bisogna informarsi se il premio assicurativo è al lordo o al netto dei caricamenti, dei costi accessori e delle imposte.

Il contraente dell’assicurazione può scegliere tra due alternative per quanto riguarda la riscossione del premio a una data stabilita dal contratto: la rendita o il capitale; quest’ultimo prevede il versamento, da parte della compagnia assicuratrice, in un’unica soluzione di quanto maturato negli anni in base ai premi versati; la rendita, invece, assicura un vitalizio per un periodo di tempo determinato o per tutta la vita.

Ovviamente la scelta di una delle due opzioni dipende dalle motivazioni di chi stipula l’assicurazione, ma anche da ragionamenti di carattere fiscale, perché la tassazione è diversa a seconda che si tratti di capitale o rendita.

 

 

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