Segui Trading Italia anche via RSS
Raccogliamo dal web gli articoli più interessanti su trading, mutui e finanziamenti e non solo. Articoli sul mondo politico, sul mondo economico e sulla sicurezza online. Ogni articolo riporterà la fonte per consentirti di approfondire online.
Segui Trading Italia anche via RSS. Non sai cos'è l'RSS?

Exit poll regionali 2010

Monday, March 29th, 2010

Risultati definitivi regionali

Basilicata sx De Filippo 60,8%
Campania dx Caldoro 54,2%
Calabria dx Scopelliti 57,8%
Emilia Romagna sx Errani 52,2%
Lazio dx Polverini 51,1%
Liguria sx Burlando 52,1%
Lombardia dx Formigoni 56,1%
Marche sx Spacca 53,2%
Piemonte dx Cota 47,3%
Puglia sx Vendola 48,8%
Toscana sx Rossi 59,7%
Umbria sx Marini 57,2%
Veneto dx Zaia 60,2%

fonte Repubblica

In questi ultimi 2 giorni l’Italia è impegnata nelle elezioni regionali. Elezioni particolarmente importanti, visto il coinvolgimento di quasi tutte le regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria). Un voto che da amministrativo assume una valenza assolutamente politica, rilevando lo stato dell’attuale governo: conferma del mandato o voglia di radicale cambiamento? Per un approfondimento sulle elezioni rimandiamo al sito del ministero dell’interno.

Ancora poche ore e alle 15 si chiuderanno i seggi: inizierà la guerra degli exit poll, ovvero delle proiezioni degli enti statistici italiani, basate sulle inchieste fuori dai seggi.

I principali exit poll online, per seguire in tempo reale il voto regionale:

E voi avete votato?

Cerca le ricette con Ricette 2.0

Elezioni segretario Partito Democratico

Tuesday, October 20th, 2009

Il 25 ottobre 2009 ci saranno le primarie per l’elezione del nuovo segretatio del Partito Democratico. Magari non interessa a nessuno, ma sarebbe utile sapere, anticipatamente, chi sarà il nuovo segretario del PD sotto forma di sondaggio.

Date la vostra preferenza. I risultati sono disponibili in questa pagina.

Loading…

Elezioni europee 2009, per chi voto?

Wednesday, June 3rd, 2009

In ogni momento della giornata siamo martellati dalla pubblicità informativa del consiglio dei ministri che informa i cittadini che nei giorni 6 e 7 giugno 2009 si terranno le elezioni per eleggere i nostri rappresentanti al Parlamento europeo, mentre in alcune città ci saranno anche le elezioni amministrative comunali e provinciali, ma ultimamente si sente parlare solo delle questioni private del premier, dal divorzio con la moglie Veronica Lario, alla storia della presunta storia tra Noemi Letizie e il cavaliere, e infine alle foto scattate durante il capodanno nella casa del premier in Sardegna a Villa Certosa, che non interessa a nessuno, però ci mette di mezzo anche Franceschini a parlare della vita privata di Berlusconi dicendo che non deve comportarsi così e via dicendo, insomma non ho ancora capito qual’è la vera politica, non ho capito cosa faranno i futuri parlamentari della Ue per noi cittadini italiani, non ho capito se la crisi finanziaria è sparita, neanche gli altri partiti politici (Udc, Lega, Idv, Sinistra europea, Lista Pannella, etc.) hanno saputo parlare di politica, non mi interessa sentire Di Pietro che inveisce contro il premier, non mi interessa sentire Casini che dice le stesse cosa di Franceschini.

Insomma la questione finale è per chi voto? Boh!

Tera Patrick, il porno e Obama

Monday, September 8th, 2008

Che il porno abbracci la politica da tempo, noi italiani possiamo dirlo forte. Forse i primi nella storia politica ad avere deputate pornostar (vedesi Moana e Cicciolina riunite nel partito dell’Amore) e i primi ad avere un deputato drag queen (Vladimir Luxuria) che recentemente ha fatto outing di essersi pure prostituito…

La mossa americana invece è molto più sottile. Parliamo della pornostar Tera Patrick. La splendida attrice porno, protagonista di numerosi video hard, non si è accontentata di diventare la madrina del nuovo videogame per adulti (violentissimo) Saint Row 2, ma ha pensato bene di esprimere pure un meta-consenso politico.

Il prossimo 4 novembre sarà quindi chiamata alle urne. Cosa ne pensa? «Voterò Barack Obama. Non ho una vera opinione di entrambi, solo non voglio un altro governo repubblicano». Non ha neanche un’idea chiara su Sarah Palin, la candidata alla vicepresidenza di McCain, molto chiaccherata e criticata negli States. «Chi? La donna? Non so nulla..», dice Tera che non intraprenderebbe mai un carriera politica: «Troppo lavoro». (via Corriere della Sera)

Interessante il commento finale del Corriere:

Dopo neanche mezz’ora, qualche foto, Tera il suo dovere l’ha fatto

Che volevano dire secondo voi? Banale espressione di una pornostar che sta alla politica come l’acqua nel Sahara, oppure l’ennesima spintina multimediale-comunicativa per affascinare un altro target di persone a favore del bel Obama?

p.s.: il video della presentazione di Tera Patrick a Praga per Saint Row 2 lo trovate su girlpower.

Odissea Alitalia

Thursday, July 31st, 2008

Prima delle elezioni di aprile c’èra stato l’interessamento di AirFrance che era intenzionata a rilevare Alitalia, ovviamente alle loro condizioni che a questo punto erano molto più vantaggiose, ma purtroppo aveva prevalso l’onore di patria e quindi l’esigenza di salvare Alitalia pur sapendo che era praticamente impossibile salvarla e in più si sono messi in mezzo i sindacati e alla fine Alitalia è diventata un buco nero dove buttare via i soldi.

Dopo le elezioni c’è stata una fase di menefreghismo che ha portato questa compagnia in una situazione insostenibile, adesso il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che salverà Alitalia grazie alle nuove idee e i soldi che stanno arrivando, ma intanto sono già in atto 5.000 esuberi.

Il controsenso di questa operazione è che vogliono sfoltire la rosa della compagnia e in più hanno comprato 90 nuovi aerei, ovviamente con i soldi dei contribuenti, insomma non si capisce come verrà gestita Alitalia, sembra più una operazione tappabuchi e l’unico ottimista è solo Berlusconi, mentre tutti dicono che il baratro è imminente.

Il premier preannuncia la fine dell’emergenza Alitalia: “Ci sono le idee e ci sono i soldi. Ripristino delle tratte e 90 nuovi aerei. I 5mila esuberi? A questo punto sono il male minore, i sindacati non ci fermeranno”.

Via ilgiornale

Promesse elettorali dimenticate?

Wednesday, May 14th, 2008

palazzo della provincia di GrossetoIl nuovo Governo, appena insediatosi ha cominciato a lavorare alacremente per risolvere alcune delle questioni che affliggono gli italiani.

Tutto bene, se non fosse per una delle promesse elettorali fatte prima del 13 aprile e che pare, oggi, essere stata accantonata se non dimenticata: l’abolizione delle province, promessa ben più corposa ed interessante dell’abolizione del bollo auto piuttosto che di quanto rimane dell’ICI, (per il quale, comunque, bisogna ancora trovare la copertura).

Se non erro, uno dei maggiori problemi del nostro Paese è il debito pubblico il quale, prevedendo una spesa per interessi gigantesca, fa si che denaro sfruttabile per opere pubbliche piuttosto che aiuti a chi ne ha necessità, venga utilizzato per il pagamento degli interessi.

L’abolizione delle province permetterebbe un notevole risparmio di risorse, nel breve medio termine, spesso sprecate nell’assegnazione di uffici e prebende francamente inutili.

Se solo paragoniamo la situazione italiana a quella di tanti altri paesi, ci rendiamo conto che, a fronte di città di milioni di abitanti, governate da un sindaco con persone delegate a specifici compiti, dalle nostre parti, territori popolati da 2/3 milioni di persone sono, amministrativamente divisi in: regioni, province, comuni e gia questo dovrebbe far riflettere.

L’abolizione delle province potrebbe essere un primo passo verso una semplificazione burocratica che potrebbe puntare, addirittura, a rivedere il disegno delle regioni accorpandone alcune utili solo alla distribuzione di soldi e favori passando per la fusione di comuni abitati da quattro gatti ma completi di sindaco, giunta, assessori, direttori vari e chi più ne ha più ne metta.

Sicuramente gli ultimi due punti restano un sogno, però credo sia utile ricordare quanto promesso in forma solenne da chi oggi ci governa per fare in modo che possa crescere una spinta anche dal basso verso riforme attese ed utili senza pretendere che tutto venga fatto subito ma restando attenti a quanto verrà realizzato nei prossimi mesi ed anni.

Urne chiuse ma niente exit poll

Monday, April 28th, 2008

Anche nelle elezioni 2008 le polemiche contro exit poll e proiezioni sono state molto accese, nonostante i risultati previsti o interpolati non fosse così distanti dalla realtà.

Quindi per i risultati elettorali in attesa oggi niente exit poll! Punto!

Non sono stati diffusi exit poll e quindi i primi ragionamenti sul voto potranno essere fatti solo quando lo spoglio delle schede sarà stato avviato e avrà raggiunto una discreta copertura. (fonte corriere)

Bisognerà quindi attendere fino a questa sera per aver notizia. Ma cosa c’è ancora in ballo?

  • comune di Roma
  • comune di Sondrio
  • provincia di Roma

Per ora sappiamo che l’affluenza è stata in netto calo, ma dubitiamo la colpa sia del bel tempo arrivato dopo settimane di cielo nero.

Ieri, nella prima giornata, affluenze in forte calo in tutta Italia. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, alle 22 si erano recati alle urne per il secondo turno delle comunali il 46,258% degli aventi diritto contro il 58,744% del primo turno. Una flessione di circa 12 punti e mezzo. (via La Stampa)

Nuovo governo in Italia. Che dicono all’estero?

Tuesday, April 15th, 2008

Diamo una occhiata alle principali reazioni delle testate estere, in reazione alla netta vittoria del Partito delle Libertà, capitanato da Silvio Berlusconi. La mia opinione personale in merito, anche prima delle elezioni, è: l’Italia ha bisogno di un governo forte e stabile con larga maggioranza, sinistrorso o destrorso che sia.

The Guardian fa il punto su Alitalia e sulle possibili svolte del problema, dopo la vittoria di Berlusconi:

Victory for the billionaire media mogul could break the impasse. He is strongly opposed to the sale, making opposition to it a centrepiece of his campaign. Once in power, he is likely to throw his weight behind an Italian solution.

Reuters sottolinea la vittoria di netto del PDL ma segnala come molti italiani non siano soddisfatti dell’esito delle elezioni:

A strong mandate should enable Berlusconi to push reforms through parliament, but many Italians are disillusioned with politics and doubt any government can quickly cure the ills of Italy’s fourth-largest economy

Il daily record definisce il neo-leader “controverso magnate dei media”:

CONTROVERSIAL media tycoon Silvio Berlusconi is Italy’s new prime minister - for the third time. Centre-left rival Walter Veltroni last night conceded defeat to the 71-year-old in a general election.

Lungo articolo dell’Indipendent che punta il dito verso Silvio, come colui che ora deve fare uscire l’Italia dalla recessione: non ci considerano bene…:

Berlusconi, who has vowed to cut taxes and rein in Italy’s huge debt, had been widely expected to win the lower house. But a strong Senate majority would help him push through structural reforms needed to pull Italy away from the brink of recession.

Dalla Cina sono molto più pragmatici, dando letteralmente i numeri:

Berlusconi’s center-right alliance took 168 seats in the Senate compared with 130 for center-left bloc led by his main rival, former Rome mayor Walter Veltroni, according to final results posted on the Website of the Italian Interior Ministry.

Lo spagnolo El Economista invece spinge ancora su Veltroni:

But Veltroni attacked Berlusconi’s economic record and hisfondness for jokes, like making the two-fingered Latin gesturefor a cuckold behind the head of a Spanish minister in 2002.

Quello che diciamo noi e che ci auguriamo che per cinque anni il governo possa essere più stabile possibile e che le sorti dell’Italia, in crisi come non mai dopo 2 anni di governo senza potere (o meglio senza possibilità di governare bene), possano migliorare.

L’incredibile ascesa della Lega Nord di Bossi e la fine della Sinistra Arcobaleno

Tuesday, April 15th, 2008

Pochi avrebbero scommesso sulla possibilità che la Lega Nord catturasse l’attenzione degli italiani e quindi ha avuto la possibilità di prendere una bella porzione di seggi sia alla camera sia al senato.

Altri partiti come la Sinistra Arcobaleno e il partito socialista che credevano di prendere buoni voti e quindi di fare opposizione in senato e in camera, non hanno fatto i conti con l’oste e di fatto vengono esclusi, certo il perchè di una ecatombe è dovuta al fatto che la Sinistra Arobaleno è nata subito dopo la fine del governo Prodi e in più l’alleanza di Rifondazione Comunista con i verdi è parsa come una presa in giro per gli stessi comunisti che non gradiscono Pecoraro Scanio.

La Lega Nord ha fatto il suo punto di forza il federalismo fiscale tanto amato dagli italiani e quindi essenziale in questa situazione di crisi e in più lotta contro gli immigrati clandestini, cose che, evidentemente, stanno a cuore al popolo italiano a prescindere dalle “fucilate” di Bossi.

Staremo a vedere come si comporterà la Lega durante questo nuovo governo di Berlusconi e sopratutto come si comporterà Bossi come ministro delle riforme (che Berlusconi gli ha promesso), conoscendo le sue interperanze non tanto professionali potrebbe succedere tutto.

La Lega sfonda al Nord ed esclude ogni frizione con gli alleati. Bossi: “Silvio è un amico, rispetteremo i patti. Il primo atto del prossimo governo sarà il federalismo fiscale”. E si propone come ministro

Vai wallstreetitalia

Mediaset in calo dopo i primi exit poll ma recupera in serata

Monday, April 14th, 2008

Il titolo segna una minusvalenza del 2,22% a 5,945 euro, sui minimi intaday, dopo l’esordio positivo di questa mattina.

I corsi azionari risentono chiaramente dell’impatto psicologico dei risultati elettorali, che vedono per ora uno scarto piuttosto modesto fra le due principali coalizioni. Infatti alla Camera la coalizione PDL-Lega sarebbe vista al 42%, che si confronta con un PD-IDV al 40%.

Situazione poco diversa al Senato, dove la PDL avrebbe preso il 42,5% contro il 39,5% del PD. Penalizzati i partiti minori, UDC e Sinistra Arcobaleno, che risulterebbero sotto la soglia dell’8% al Senato e attorno al 4-5% alla Camera.

Mediaset recupera dai minimi verso la chiusura, con una limatura dello 0,25% a 6,065 euro, dopo essersi appesantita nelle prime ore pomeridiane. Il titolo continua a scontare l’arrivo di novità sul fronte delle elezioni, mentre gli exit poll sembrerebbero ora allargare la forbice fra PDL e PD.
Dal lato opposto brilla Mondadori, anch’essa psicologicamente legata agli esiti elettorali, con un guadagno del 3,69% a 5,51 euro. Il titolo ha progressivamente allungato in scia alle proiezioni in arrivo dalle principali agenzie.