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Archive for January, 2012

Punti sulla IMU imposta municipale unica

Friday, January 27th, 2012

Da quest’anno, viene introdotta, a livello sperimentale, l’imposta municipale propria IMP, che verrà applicata in tutti i Comuni Italiani fino al 2014; dal 2015 entrerà a regime, diventando la vera e propria Imposta municipale unica IMU. Qui di seguito le istruzioni su come calcolare l’Imposta Muncipale Unica:
Il presupposto dell’imposizione è il possesso di immobili, così come definiti dall’art. 2 del D.Lgs. n.504/92, compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze. La base imponibile dell’imposta è costituita dal valore catastale rivalutato in base alle categorie catastali.
Il valore dei fabbricati è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare delle rendite risultanti in catasto al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 5%, i seguenti moltiplicatori:

  • Moltipicatore 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
  • Moltipicatore 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
  • Moltipicatore 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale D/5;
  • Moltipicatore 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10 cioè gli uffici;
  • Moltipicatore 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, con esclusione della categoria catastale D/5 cioè gli immobili produttivi;
  • Moltipicatore 55 per ifabbricati classificati nella categoria catastale C/1, cioè i negozi.

Per quanto riguarda il valore dei terreni, questo è costituito da quello ottenuto applicando al reddito dominicale risultante in catasto al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a 130. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali il moltiplicatore è pari a 110.
Dopo aver calcolato il valore bisogna moltipicarlo alle tipologia di aliquote, qui elencate:

  • L’aliquota di base dell’imposta è del 0,76%, e può essere aumentata o diminuita dai Comuni fino a 0,3%;
  • L’aliquota per l’abitazione principale è dello 0,4%, e può essere aumentata o diminuita dai Comuni fino a 0,2 %;
  • L’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale è dello 0,2%, e può essere ridotta dai Comuni fino a 0,1%;
  • L’aliquota può essere poi ridotta dai Comuni fino allo 0,4% sull’immobile strumentale d’impresa; se posseduto da soggetti passivi Ires o se è dato in locazione.

Le agevolazioni sono ben poche e riguardano tutti i cittadini italiani possessori di immobili adibiti ad abitazione principale, dove possono essere detratti € 200. Tale detrazione può essere maggiorata di € 50 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare l’importo massimo di € 400.
Per quanto concerne le modalità di versamento IMU, il primo versamento dovrà avvenire entro il 18 giugno 2012.

La BCE lascia i tassi invariati

Thursday, January 12th, 2012

Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha deciso di lasciare i tassi di interesse al 1,00%. Quindi non ci sono state delle sorprese che molti si aspettavano, Draghi ha preferito fermarsi ed ascoltare i mercati. L’Eurozona è quasi in recessione, ma il problema maggiore riguarda l’inflazione che si assesta al 2,8%, per cui non era conveniente tagliare ancora i tassi. Però se l’inflazione tenderà a scendere ancora, è probabile che possa tagliare i tassi di un quarto di punto, ma questa situazione economica non ci permette di fare delle valutazioni certe. In ogni modo devo dire che se ci fosse stato ancora Trichet al posto di Draghi, sicuramente i tassi sarebbero ben superiori.

Via ilsole24ore

L’Italia subirà il taglio rating da parte di Fitch

Tuesday, January 10th, 2012

Questa crisi economia sta mettendo a dura prova l’Europa, e si prevede che alcune nazioni Euro, come Italia e Spagna potrebbero subire il taglio rating da parte di Fitch. Attualmente l’Italia ha rating A+, ma per la Fitch non è bene assicurata sulla crisi di liquidità per questo potrebbe subire il declassamanto dopo la revisione. Per quanto riguarda la Francia e la Germania non subiranno variazioni, anche se i Francesi hanno un outlook negativo, questa non presenta preoccupazioni in quanto il trend economico sta crescendo. Dopo il taglio rating attuato nella fine del 2011 da parte di Standard & Poor’s e di Moody’s, mancava anche quello di Fitch, per questo non ci sorprende. Purtroppo l’Italia è in una fase di non crescita, mancano le riforme vere e sostanziali che possano far ripartire l’economia italiana.

Via ansa

Conti correnti e mutui: come cambiare

Sunday, January 8th, 2012

Spesso come condizione per l’accettazione del mutuo per la casa viene richiesta l’apertura di un conto corrente presso la stessa banca. Se è vero che in alcuni casi si tratta di un’imposizione, è vero anche che per il cliente è possibile sfruttare questa condizione a suo vantaggio. Di solito infatti sono previsti benefici economici, cioè rate più basse, per chi sceglie l’accoppiata conto e mutuo nella stessa banca. Ma cosa succede se decidiamo di cambiare?
CAMBIARE IL CONTO CORRENTE E TRASFERIRE IL MUTUO

La cosa più importante da sapere prima di aprire un conto corrente e un mutuo è se il conto corrente deve essere mantenuto aperto per l’intera durata del mutuo. Nella maggior parte dei casi è così. In alcuni casi invece è possibile cambiare il conto corrente e mantenere il mutuo. Oppure, se non si può fare altrimenti, si può scegliere di trasferire entrambi, in tempi piuttosto veloci, grazie a una procedura completamente gratuita. O almeno così prevede la legge, ma non sempre è così semplice.

Mettiamo ad esempio che non siamo più soddisfatti del nostro conto corrente - e del mutuo ad esso collegato - e di conseguenza abbiamo deciso di cambiare banca perché ne abbiamo trovato un’altra che offre un tasso migliore o perchè utilizzando comparatori come conticorrenti.net abbiamo scoperto un conto più conveniente per le nostre esigenze. La richiesta del trasferimento dev’essere presentata alla nuova banca: a loro spetterà il compito di portare avanti la procedura entro i 30 giorni, in modo che il cliente non perda nemmeno un centesimo. Spesso però sono proprio le banche a mettere degli ostacoli o a lasciare a carico del cliente spese non previste.

Il consiglio, come spesso accade in finanza, è dunque di informarsi prima, presso l’agenzia, di quelle che sono le condizioni che legano il mutuo al conto corrente.