Con l’inflazione ai massimi livelli dal 1996, il pane, la pasta, la carne, frutta e sopratutto il latte hanno raggiunto dei prezzi esagerati, e se mettiamo anche in conto il gasolio ecco che la frittata è fatta!
Ormai le famiglie medie fanno sempre più fatica a sopravvivere a fine mese e devono anche rinunciare a parecchie cose tipo una pizza nel weekend, una vacanza di pochi giorni al mare, i vestiti nuovi e tanto altro!

Certo che vedere l’inflazione al 3,3% è veramente sconfortante per chiunque, e l’unica cosa che non aumenta sono gli stipendi in quanto non vengono parametrati in base all’inflazione e quindi rimangono invariati a differenza della materia prima, generando di fatto l’azzeramento del potere di acquisto!

Se l’inflazione continuerà a correre in questo modo, troveremo molti più poveri per le strade e molti più ricchi nei loro salotti, generando, di fatto, la scomparsa del ceto medio!

Vola al 3,3% l’inflazione italiana su base annua marzo e tocca il picco dal settembre 1996, quando si era attestata al 3,4%. L’andamento mensile, segnala l’Istat nella sua stima preliminare, è in aumento dello 0,5%. A febbraio, il costo della vita era cresciuto del 2,9% sui dodici mesi e dello 0,2% rispetto a gennaio. Anche se i prezzi rimanessero per tutto l’anno sui livelli raggiunti a marzo, calcola l’Isae, l’inflazione media annua nel 2008 non potrebbe scendere sotto il 2,4%.

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