Certo che vedere l’inflazione al 3,3% è veramente sconfortante per chiunque, e l’unica cosa che non aumenta sono gli stipendi in quanto non vengono parametrati in base all’inflazione e quindi rimangono invariati a differenza della materia prima, generando di fatto l’azzeramento del potere di acquisto!
Se l’inflazione continuerà a correre in questo modo, troveremo molti più poveri per le strade e molti più ricchi nei loro salotti, generando, di fatto, la scomparsa del ceto medio!
Vola al 3,3% l’inflazione italiana su base annua marzo e tocca il picco dal settembre 1996, quando si era attestata al 3,4%. L’andamento mensile, segnala l’Istat nella sua stima preliminare, è in aumento dello 0,5%. A febbraio, il costo della vita era cresciuto del 2,9% sui dodici mesi e dello 0,2% rispetto a gennaio. Anche se i prezzi rimanessero per tutto l’anno sui livelli raggiunti a marzo, calcola l’Isae, l’inflazione media annua nel 2008 non potrebbe scendere sotto il 2,4%.
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