Mario Monti, durante la nota informativa sull’incontro dei vertici UE del 23 maggio, è tornato a parlare alla Camera degli obiettivi del suo esecutivo, nonché della via per raggiungerli. Il premier, che si dice “sereno” riguardo all’immagine del Paese sui mercati, ha anche colto l’occasione per definire la direzione delle risoluzioni europee.

Il governo Monti ha in cantiere diversi provvedimenti – dice il premier – facenti parte di una più grande “operazione di crescita”, i cui effetti dovrebbero limitare i rischi di contagio finanziario. Con la crescita, spiega Monti, lo spread fra i titoli di stato italiani e i Bund tedeschi diminuirà, così come i tassi di interesse sul debito; il tutto favorirà il credito alle imprese, annullando di fatto lo spettro del contagio. “Tutto ciò potrà essere messo in atto solo se nel meeting del 28 giugno ci saranno misure per la crescita” ha dichiarato il primo ministro.

Quanto alle ultime tensioni in ambito finanziario, Monti opta per l’ottimismo, definendole un’occasione per implementare politiche più incisive sia a livello interno che in ambito europeo. “Il nostro Paese si è sempre battuto per la creazione di “firewall” comunitari, pur non avendo bisogno impellente di aiuti finanziari” ha rimarcato il premier nel suo discorso.

Una parola, poi, per il popolo italiano: Monti sostiene che gli sforzi a cui è stato – o è tuttora – costretto sono enormi, ma sarebbero stati ancora peggiori se fossero stati imposti da organismi come Bce ed Fmi. Senza contare che, in quest’ultimo caso, misure drastiche avrebbero quasi sicuramente posto in essere spinte anti-europeiste.

Nella giornata di ieri, il premier rivela di aver avuto un incontro a palazzo Chigi coi leader dei maggiori partiti italiani, Alfano, Bersani e Casini. Nel suo resoconto, Monti ha spiegato alle forze politiche che la situazione, pur grave nel contesto dei mercati finanziari, presenta anche aspetti positivi. Tuttavia – ha specificato – senza uno sforzo congiunto per far sì che i provvedimenti in Aula diventino effettivi a breve, la crisi potrebbe avere effetti ancora peggiori.

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