Con la crisi della Grecia che ha fatto crollare i mercati europei e le successive manovre finanziarie dei governi della UE per evitare un ulteriore patatrac ha fatto si che l’euro si indebolisse. Questa crisi finanziaria del 2010 che sta diventando sempre più consistente doveva “tagliare” i tassi interbancari. Invece è successo quello che tutti temevano: il tasso euribor è salito di 0,02 - 0,03 punti percentuale rispetto a marzo. Pian pianino il tasso sta aumentando, per adesso non c’è motivo di allarmarsi, può anche capitare che la BCE decida di tagliare il tasso per agevolare il percorso del risanamento dei conti UE. Staremo a vedere i prossimi mesi cosa succederà in Europa, se troviamo un’altra Grecia i scenari potrebbero essere devastanti.
Vi allego la situazione euribor dal 19/05/2010 al 27/05/2010:
Con la manovra 2010 del governo Berlusconi che, molto probabilmente, verrà approvata oltre alle varie opzioni che penalizzeranno la maggior parte degli italiani. ci sarà anche il blocco degli stipendi statali per 3 anni. In sostanza tutti i dipendenti dello stato dovranno pazientare per un triennio prima di vedersi aumentare il loro stipendio. Questa affermazione è stata data dal ministro dell’economia, Tremonti, dove aggiuge che ci sarà anche una modifica sulle pensioni di invalidità che a suo dire sono troppe, quindi aspettiamoci il peggio. Capisco che bisogna limare il debito pubblico, ma non potevano farlo prima? con questa crisi finanziaria che sta colpendo parecchie famiglie, questa manovra potrebbe dare il K.O. finale mettendoli sul lastrico. A questo punto mi aspetto che aumentino anche le tasse sul mio stipendio da dipendente privato e siamo a posto. Dico solo: Grazie Berlusconi!
Con la manovra «non saranno aumentate le tasse», ha ribadito più volte nel corso dell’incontro il ministro dell’Economia, aggiungendo che occorre «ridurre la spesa». La manovra da 24 miliardi che il governo si appresta a varare «segue un criterio orientato prevalentemente sui tagli alle spese e su interventi marginali sulle imposte con un contrasto effettivo e non retorico dell’evasione fiscale».
Via ilsole24ore
In questo momento la notizia che risalta di più è il crack finanziario a Dubai negli Emirati Arabi. Anche il cosidetto paradiso per gli investitori sta subendo una perdita economica pari a miliardi di dollari, diffatti il governo ha dato ordine alle banche di rimandare i pagamenti a 6 mesi. Il nostro governo Berlusconi ha rassicurato gli italiani che l’Italia è quella meno coinvolta in Europa, anche il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, dice che le banche italiane sono quelle meno esposte. Ma non tiene conto dei investitori privati che hanno sborsato soldi per investire in case e altro a Dubai convinti di guadagnare parecchi soldi fino ad adesso. Ancora adesso c’è la pubblicità su internet in merito alle possibilità di guadagno a Dubai. Adesso che la crisi finanziaria è appena cominciata è ovvio che investire in quel bel paese non conviene più.
Adesso se si hanno soldi liquidi bisogna investire sul mattone italiano visto che la domanda supera l’offerta e si possono spuntare dei buoni affari.
Le banche italiane hanno un’esposizione “molto limitata” nei confronti di Dubai World. Lo ha precisato il direttore generale di Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni.
Via ilsole24ore
Il governo Berlusconi sta studiando un sistema che permetta di tagliare l’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) in maniera graduale fino alla sua totale eliminazione. Questo interveto è stato preso in considerazione in modo da ridurre la pressione fiscale ed aumentare i consumi delle famiglie. Insomma con questa operazione l’economia famigliare potrà solo migliorare, il potere di acquisto aumenterà sensibilmente. Bisogna tenere conto che la Francia sta provvedendo ad eliminarla, mentre la Germania la sta diminuendo, quindi quello che sta facendo il nostro governo è una soluzione necessaria per arginare la crisi economica che sta attanagliando il nostro paese.
In ogni modo prima di gridare vittoria, staremo a vedere quando verrà approvato questo intervento.
Il governo sta studiando nuovi interventi per agevolare i consumi come il taglio graduale dell’Irap che dovrebbe progressivamente sparire.
Via reuters
Al giorno d’oggi con questa crisi finanziaria che sta mettendo in crisi parecchie famiglie, che ha lasciato a casa parecchi lavoratori, si fa sempre più fatica a tirare fino a fine mese. I disoccupati cercano nuovi lavori mentre quelli che lavorano cercano un secondo lavoro per pagarsi il mutuo, ma c’è chi vuole lavorare come volontario per aiutare il prossimo. A Noventa di Piave, in provincia di Venezia, aprirà una scuola per aiutanti di Babbo Natale, dove gli “alunni” dovranno imparare il mestiere e i più bravi verranno diplomati.
Questa iniziativa ha lo scopo di divulgare lo spirito natalizio, i diplomati dovranno sapere tutto su Babbo Natale, saper giocare con i bambini, renderli felici, insomma devono fare in modo che il Natale sia un gioro di festa e non un giorno nefasto.
Ovvio che è un lavoro che va fatto con passione anche se non è remunerativo, è più importante la felicità interiore che la felicità dei soldi anche se questi fanno sempre bene.
Chissà se lo faranno anche nel mio paese, parteciperei molto volentieri.
Via Corriere
In questo momento la situazione economica mondiale si sta stabilizzando, wall street non registra più casi eclatanti di perdite e la BCE e la FED hanno comunicato che il peggio è alle spalle, però non dobbiamo abbassare la guardia ma bisogna cercare soluzioni che possano rilanciare l’economia di ogni paese. I cittadini italiani stanno cominciando a spendere soldi per i beni di consumo e l’economia italiana sta cominaciando a rialzare la testa. Intanto il tasso interbancario euribor continua la sua scalata verso il basso e questo ha generato una impennata di richieste di mutui a tasso variabile e parecchi hanno voluto passare dal fisso al variabile. La situazione al 15 settembre 2009 ha fatto registrare un valore pari al 1,040% per i mutui a 6 mesi e 0,452% per quelli a 1 mese, se aggiungiamo lo spread ecco che il valore percentuale risulterebbe molto basso e quindi più conveniente del fisso. Però dobbiamo prendere in considerazione che l’economia si sta risollevando e di conseguenza il tasso tenderà a salire sui valori medi del 3-4%.
Quando abbiamo visto l’ingorgo presente nell’autostrada A4, sembrava che mezza Italia fosse andata in vacanza, ma se vediamo bene i numeri vediamo che ben 26 milioni di italiani vanno o stanno per andare in vacanza. Sembra che la crisi finanziaria non sia neanche esistita, però ci sono parecchi casi di famiglie che hanno acceso un prestito per poter andare in vacanza, questo significa che per gli italiani la vacanza è sacra e indebitarsi per fare 1-2 settimane di relax è d’obbligo.
La meta preferita è la Sicilia, forse perchè lì la vita è meno cara, è molto bella da vedere, il sole è assicurato e il mare è splendido, insomma è inutile andare alle Seychelles, Mauritius o ai caraibi, in quanto l’Italia offre dei paesaggi stupendi abbinati ad un bel mare. Anche la montagna è molto richiesta per chi vuole fuggire dall’afa e dalle spiaggie affollate, fare passeggiate lungo i sentieri con il fresco della montagna è un piacere che molti preferiscono affrontare.
E’ la Sicilia la meta’ piu’ gettonata delle vacanze 2009. Nella speciale classifica delle destinazioni preferite dagli italiani, l’isola non solo ‘stacca’ Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna ma, soprattutto, ha la meglio sulla temibile concorrenza dellla Spagna.
Via adnkronos
Se il debito pubblico italiano vi pare esagerato e la causa di tutto ciò è di Berlusconi, provate a guardare il debito pubblico americano che in soli nove mesi è passato dai 286 ai 1.089 miliardi di dollari. La causa è da imputarsi principalmente alla crisi finanziaria che ha colpito pensantemente il mondo e in particolare modo gli USA, tenendo conto che hanno dovuto sborsare parecchi soldi per salvare Fannie Mae e Freddie Mac, per evitare il crack totale finanziario.
In ogni modo è una bella cifra, sicuramente ci vorranno degli anni per portare il debito a livelli “normali”, magari con delle riforme in modo da risollevare in maniera decisa l’economia americana.
Noi italiani stiamo ancora aspettando le riforme vere e proprie che possano aumentare il potere di acquisto delle famiglie, creare nuovi posti di lavoro, insomma bisogna fare in modo che il contribuente possa vivere serenamente in Italia.
Esplode il deficit federale degli Usa. I dati diffusi dalla Commissione Bilancio del Congresso fotografano la situazione a fine giugno 2009, cioe’ per i primi nove mesi dell’esercizio finanziario 2008-09. Il disavanzo e’ salito a 1.089 miliardi di dollari dai 286 miliardi del giugno 2008.
Via asca
L’economia attuale non è ancora stabile, anzi si registrano dei continui cali in merito al PIL, la crisi finanziaria non accenna a terminare il suo corso, c’è chi dice che le cose si metteranno a posto verso la fine del 2009, intanto il tasso di interesse imposto dall BCE si è mantenuto sul 1% e il tasso interbancario euribor scende sempre di più, la situazione al 15 giugno 2009 ci dice che il tasso a 6 mesi è passato al 1,472% mentre il 14 giugno era a 1,478%, il tasso a 3 mesi è passato al 1,260% contro il 1,268% di ieri e infine il tasso a 1 mese è passato al 0,959% rispetto al 0,961% di ieri.
Le previsioni ci dicono che scenderà ancora, quindi possiamo solo dire “evviva il tasso variabile” per ora.
L’attuale crisi finanziaria che ha portato ad una crisi mondiale e il mercato immobiliare ne risenta in misura maggiore, come avevo già detto, adesso non è il momento di vendere ma neanche di comprare casa a meno che non si disponga di liquidi, la maggior parte delle coppie giovani (per non dire quasi tutte) non hanno un cospiquo conto in banca che permetta a loro di comprare casa con tranquillità, attualmente non conviene accendere un mutuo sia a tasso variabile, sia a tasso fisso in quanto la maggior parte o è precaria o è in cassa integrazione o non prende abbastanza, per questo la soluzione più congeniale è l’affitto, per chi vuole sposarsi e formarsi una famiglia.
Numericamente parlando solo il 38% delle giovani coppie possoni permettersi di comprare casa e optano per un appartamento di almeno 70-100 mq e possono spendere sui 130.000 € - 175.000 €, altrimenti dovrebbero mettere dentro anche la suocera per far fronte ai costi famigliari.
Il costo degli immobili rimane il grande ostacolo per le giovani coppie che convolano a nozze e, data anche la difficolta’ ad accedere al mutuo, solo il 38% puo’ permettersi l’acquisto di una casa. L’affitto, quindi, resta la soluzione piu’ praticata (55% delle richieste), mentre nel 17% dei casi, si e’ persino costretti a rimandare la convivenza.
Via asca