Tutti sanno che la differenza tra il Nord e il Sud è molto rilevante sutto tutti gli aspetti, ma la notizia più eclatante è che l’europa ha messo a disposizione per il Sud Italia ben 6 miliardi e 800 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre di quest’anno, sono così tanti soldi che potrebbero sistemare il loro patrimonio artistico e culturale, fare nuove scuole, creare nuovi posti di lavoro e tanto altro.
Evidentemente i politici del Sud hanno così tanti soldi che non sanno cosa farne che preferiscono rifiutare questi fondi europei e nessuno dice niente e si lamentano anche!
Ma la preoccupazione è che dopo questa osservazione lanciata dai giornali, questi politici nostrani possano spendere a man bassa per cose che non servono a nulla, per opere che non verranno mai finite, per ingrassare i portafogli altrui per consulenza d’oro, con il risultato finale che tutto resterà come prima.
Capisco che sotto sotto ci sia la mafia, la camorra, gli interessi personali, ma potrebbero spendere una piccola parte per creare più tarmovalorizzatori, più energie rinnovabili, più asili nido, insomma delle opere per permettano una migliore vita possibile al cittadino del Sud, ma so che tutto questo è un sogno.
Sei miliardi e ottocento milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre. Eccolo il tesoretto del Sud, un patrimonio da investire, distribuire, erogare: altrimenti si perderà per sempre. Avere troppi soldi, così tanti da non sapere come spenderli.
Via ilgiornale
E così siamo arrivati alla resa dei conti su Alitalia.
Non voglio entrare nel merito del piano, se non altro per non essere noioso, avendo scritto intorno alla compagnia di bandiera più di una volta.
Ciò che rende perplessi, è la serie di norme che verranno aggirate per fondare la nuova compagnia di bandiera: verrà evitata la norma sui fallimenti con una riedizione riveduta e corretta della Legge Marzano e, cosa peggiore, verranno sospese le norme antitrust per far si che AirOne e La nuova Alitalia si fondano arrivando ad avere, più o meno, il monopolio della rotta più ricca del Paese: la Milano Roma con un più che probabile aumento di costi per i passeggeri, (chi vivrà vedrà).
A questo credo possa essere aggiunto il sistema di gestione degli esuberi calcolati in circa 7.000 unità: il Governo li vorrebbe ricollocare non, come si pensava in un primo tempo presso aziende pubbliche ma, udite udite, presso aziende private che, immagino, non vedano l’ora di accogliere a braccia aperte personale mandato direttamente dall’esecutivo, con tanti saluti alla libertà di impresa.
Come ultima annotazione credo non debba dimenticarsi nemmeno ciò che i 16 “salvatori” vorranno in cambio per il miliardino di euro che spenderanno.
Su tutta l’operazione salvataggio, solo il tempo ci dirà se è stata positiva, però, l’aggiramento delle norme è davvero un precedente pericoloso, specie in un Paese nel quale il primato della Legge, non ha moltissimi estimatori.
Domenico 31 agosto comincerà il campionato di calcio 2008/2009.
Non me ne vorranno i tifosi, tanti, ma mette tristezza, specie dopo le olimpiadi e le splendide performance di atleti che gareggiano con spirito sportivo, veder ricominciare il “grande baraccone” che ormai, di sportivo ha ben poco.
Sicuramente anche quest’anno milioni di euro se ne andranno per la sicurezza degli stadi e per il trasporto dei tifosi, capiteranno nuovi incidenti e tutti rimarranno a bocca aperta commentando disgustati il mondo del pallone: a proposito mi piacerebbe sapere se i tifosi dell’inter hanno poi pagato i danni provocati ad un asilo di Parma che è stato gravemente danneggiato e per il quale il presidente Moratti osò dichiarare che…i tifosi non si erano resi conto di essere entrati in un asilo…
Poi, la settimana seguente, tutto tornerà come prima, niente scandali, (calciopoli???), niente riferimenti ai morti, non si sa mai che qualcuno ricordi…e soprattutto che nessuno faccia due conti sulla massa di addetti delle forze dell’ordine che, invece di presidiare il territorio vista l’ emergenza criminalità che ci attanaglia, saranno costretti a stare allo stadio a prendersi sputi, insulti, monetine e quant’altro in testa.
Lo spettacolo deve continuare, i soliti noti dirigeranno la musica, (Matarrese e Pescante da quanti anni sono ai vertici del calcio visto che l’articolo nel link è dell’agosto 96?) ed il popolo bue potrà tornare a gioire dopo 18 giorni passati a guardare disgraziati poco pagati che mettono il cuore nello sport.
Stamattina, sono passato da un parco della mia città dove mi capita di transitare molto spesso.
Improvvisamente l’occhio è caduto su un cartello sul quale era scritta la seguente frase: “ obbligo raccolta deiezioni”, con a fianco il disegnino di una paletta ed un cagnolino.
A quel punto la mia mente ha cominciato a viaggiare verso quel dirigente, o presunto tale, che un bel giorno ha firmato un’autorizzazione per far scrivere una frase tanto ispirata su un cartello. Poi mi sono chiesto che faccia avrà colui il quale ha pensato di esprimere un concetto tanto basilare in maniera così “aulica” e sono giunto alla conclusione che quel cartello, in fondo, è la quinta essenza dell’Italia. Sembrerà assurdo ma cosa meglio del sostantivo: deiezione esprime un Paese che, con mille potenzialità si avvita su se stesso massacrandosi di burocrazia, facendo di tutto per rendere la vita dei cittadini un inferno e agevolando il più possibile il soggiorno di stranieri nelle nostre città con cartelli chiari e bilingue…(meravigliosi quelli autostradali).
Se qualcuno fosse in grado di pubblicare la foto del Sig. deiezione, farebbe un servizio alla comunità, se non altro per poter chiedere a quel genio cosa lo ha spinto a toccare certe vette linguistiche.
P.s. Oggi è il settimo anniversario della morte di Indro Montanelli, credo sia giusto ricordarlo, se non altro per la libertà che ha contraddistinto la sua vita.
Potrà sembrare noioso continuare ad occuparsi della finanziaria in atto ma ritengo sia giusto cercare di capire dove vanno a finire i nostri soldi.
Detto questo e ricordando che personalmente trovo la Robin Hood tax una brutta idea, cercando di informarmi ho scoperto per esempio che i 200 milioni di euro che l’organizzazione misericordiosa, E.N.I. concederà allo stato per venire incontro al progetto governativo di social card, (una tessera per gli anziani che hanno difficoltà economiche…), non sono altro che una richiesta del Governo stesso, fra le altre cose azionista dell’ E.N.I. perché la robin tax renderà meno di quanto preventivato e perché, (la ragione fondamentale della tassa di cui sopra), l’azienda HA GUADAGNATO TROPPO, (fonte M. Mucchetti, Corriere della Sera).
Qui si pone un secondo problema legato alla Robin Hood tax: chi decide e secondo quali parametri quando si guadagna troppo?
In uno stato di diritto, specie se liberale, certe considerazioni non si prenderebbero neppure in considerazione, ma siamo in Italia ed allora cosa succede?
Capita che nell’organizzare la finanziaria, (fonte la voce.info), il Governo nel cancellare l’ICI, ha pensato di rimetterci 2,3 miliardi, (anche se pare siano molti di più) e, per compensare questa perdita, ha voluto aumentare le imposte che, per il 90% nel 2008, deriveranno da aggravi su specifici settori: produttori e/o distributori di petrolio, gas ed energia elettrica, le banche, le assicurazioni e le coop.
La relazione tecnica sulla tassa di cui ci stiamo occupando, dice però che il fondo di solidarietà a cui dovrebbero finire i soldi dei cosiddetti ricchi, sarà alimentato per il 2008 per soli 200 milioni di euro, meno del 10% del gettito atteso dalla robin tax.
Questo ci riporta all’offerta volontaria dell’E.N.I. ed al decidere chi guadagna troppo rispetto a cosa; le autostrade, per esempio, non guadagnano abbastanza per essere considerate fra i ricchi da spennare? E la Telecom, che a tutt’oggi è ancora in posizione di monopolio così come altre aziende in vari settori.
Tutto questo, a mio parere, non fa che dimostrare l’idea di fondo della tassa: pubblicità populistica per accontentare il popolo bue.
Se la cosa ci piace….
Il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record: 1661 miliardi di euro…
Nel frattempo le entrate fiscali, come accade del resto da un paio d’anni a questa parte, continuano a registrate notevoli incrementi.
Mentre accade tutto questo, i consumi delle famiglie italiane, in difficoltà a causa dei continui aumenti dei generi di prima necessità e dei carburanti, calano in termini reali attestandosi ad un valore pari, circa, a quello del 2002.
Continuando questo simpatico elenco, non credo si debba dimenticare quanto affermato dal Governatore della Banca d’Italia: Draghi, il quale ha reso noto che, sempre in termini reali, gli stipendi degli italiani sono tornati al valore che potevano avere 15 anni fa.
Ora, da profano dell’economia mi chiedo: se gli italiani spendono meno e vengono pagati poco, se le entrate fiscali sello Stato continuano ad aumentare; si può sapere, tornando al debito pubblico, chi spende tutti quei soldi?
Sarà populismo, però se la matematica non è un’opinione e non si fa altro che leggere di tagli a qualsiasi ministero, di tagli alla camera, di tagli alla scuola ed alla sanità, a quel punto vorrei davvero che qualcuno ci spiegasse chi è quel genio, (sarà il solito grande vecchio o i poteri forti???) che si sta prendendo gioco di noi.
P.s. intanto, anche oggi la nostra cara Alitalia perderà 2,36 milioni di €…
Nell’ambito di quanto promesso dall’attuale Governo ma in parte condiviso da esponenti dell’opposizione: vedi l’ Italia dei valori di Di Pietro, credo sia giusto fare il punto sull’abolizione delle province deciso dal premier Berlusconi.
Intanto qualche dato: l’Italia è divisa in 109 province, fra le quali si possono annoverare: l’Ogliastra che conta 57.960 abitanti e Fermo che arriverà all’astronomica cifra di 165.000.
Detto questo passiamo ai fatti; queste sono le proposte bipartisan presentate dall’inizio di questa legislatura:
Davide Caparini Lega Nord richiesta istituzione provincia di Valcamonica
Piero Di Siena PD richiesta istituzione provincia di Melfi
Paolo Russo PdL richiesta istituzione provincia Nolana
Luca Volontà UdC richiesta istituzione provincia di Busto Arsizio
Pasquale Giuliano PdL richiesta istituzione provincia di Aversa
Antonio Tomassini PdL richiesta istituzione provincia del Seprio
Lucio Malan PdL richiesta istituzione provincia di Pinerolo
Andrea Martella PD richiesta istituzione provincia della Venezia orientale
Anna T. Formisano UdC richiesta istituzione provincia di Cassino-Formia-Sora
Giuseppe Galati UdC richiesta istituzione provincia di Lamezia Terme
Roberto Cota Lega Nord richiesta istituzione provincia del Canavese
L’elenco non termina qui ma credo sia sufficiente citare questi “pochi” nomi per avere un’idea dell’indefesso lavoro che, a destra come a sinistra, si sta facendo per fare stare meglio gli italiani consci della congiuntura internazionale e delle priorità da affrontare.
La popolazione ringrazia sentitamente!
Dopo la laurea, se non ha raggiunto un punteggio di almeno 100 su 110 e sopratutto se non si hanno nuone conoscenze, difficilmente si riuscirà a trovare un buon lavoro e con un buon stipendio, peggio ancora troviamo anche degli operai laureati!
Se si vuole fare carriera e prendere un buon stipendio bisogna, per forza, andare all’estero solo così si riuscirà a trovare subito un buon lavoro, ovvio che bisogna conoscere bene la lingua del posto, ma se si ha costanza e forza di volontà si sopperisca anche questa lacuna.
Questa situazione ci fa capire come sia difficile trovare un lavoro in Italia e sopratutto fare carriera è molto difficile, purtroppo la mentalità attuale predilige i raccomandati e la retribuizione non è il massimo, tenendo condo che quelli che lavorano all’estero prendono circa 1.700-2.000 all’inizio, rispetto ad un laureato in Italia che prende circa 1.100-1.400 e dopo pochi mesi di lavoro, sempre all’estero, raggiungono già la posizione di quadro, impensabile in Italia che per diventare quadro ci vogliono almeno 3-5 anni!
Riassumendo la situazione, dopo la laurea se si vuole raggiungere dei risultati importanti bisogna andare all’estero e basta, altrimenti si dovrà accontentarsi di una posizione di basso ruolo e mangiare tanti rospi.
Trovano lavoro con canali più trasparenti, fanno carriera con maggiore rapidità, guadagnano di più. Sempre più giovani italiani - dopo gli studi - scelgono di lasciare il nostro Paese e di tentare la fortuna all’estero.
Via wallstreetitalia
La società attuale sta producendo una quantità illimitata di sesso e ha causato un surplus e 40 coppie su 100 si astiene dal sesso coniugale, perchè fare all’amore, ormai, è diventato noioso, come bere un bicchiere di acqua.
Dopo il 1968 dove ha vinto il sesso libero senza inibizioni e adesso a 40 anni di distanza si sono talmente stufati che quando è il momento di andare a letto, il massimo è quello di dire "buonanotte tesoro" e stop.
In effetti tutti noi ci siamo stufati delle tette al vento, baci voluttuosi, abbracci sensuali dei reality, tv, telenovele, talk show e altro che ormai su qualsiasi canale ci sintonizziamo troviamo un qualcosa di "porno", il che ha reso il piacere carnale una emozione pari al grattarsi la pancia.
Adesso sta per entrare in voga l’AVEN (Asexual visibility and education network) che è un cub per quelle coppie che si sposano, sia amano ma che non devono in alcun modo fare all’amore, deve essere una vita coniugale incentrata sulla castità e sta facendo proseliti in America.
In Italia i giovani sono fin troppo informati sul sesso è già fin da giovanissimi si concedono ai piaceri carnali, fino a che passati i 40 non sanno più cosa vogliono, anzi preferiscono mangiare, bere, guardare la TV, fare sport e dormire, se capita un momento di voglia ecco che compare federica la mano amica oppure vanno trovare le mercenarie del sesso e basta.
Tutto questo ci deve far capire in che contesto stiamo vivendo, la morale non esiste più, troviamo immagini di donne nude ovunque, si parla sempre di sesso e alla fine perde il significato dell’amore tra due persone che si amano e che vogliono "fondersi" insieme, il cuore che batte a mille, i preliminari, le coccole, tutto questo ….. svanito.
La carica di stimoli ha prodotto un cortocircuito nella libido. Le unioni si scoprono caste, quaranta coppie su cento rinunciano ad ogni rapporto fisico. E lo fanno con orgoglio.
Via repubblica