Segui Trading Italia anche via RSS
Raccogliamo dal web gli articoli più interessanti su trading, mutui e finanziamenti e non solo. Articoli sul mondo politico, sul mondo economico e sulla sicurezza online. Ogni articolo riporterà la fonte per consentirti di approfondire online.
Segui Trading Italia anche via RSS. Non sai cos'è l'RSS?

Il dollaro sale ancora, mentre l’euro attende la BCE

Monday, October 6th, 2008

Adesso il fa la parte del leone e sta recuperando soll’ di giorno in giorno, adesso un vale 1,36 dollari, rispetto a 13 mesi fa è stato raggiunto il livello più basso, adesso conviene sempre meno comprare e/o andare in , ma di contro si avrà un maggiore guadagni sui introiti provenienti dagli , pubblicità Adsense compresa, ricordiamoci quando a gennaio-febbraio l’ valeva più di 1,50 dollari perà il era ai massimi livelli.

In ogni modo questa ascesa del è dovuta all’approvazione del piano finanziario di Bush che ha permesso di rifiatare aun pò il considerando che per comprare le azioni “bidone” ci vorranno circa 6 settimane, quindi per risvegliare l’ dal suo “torpore” bisogna attendere la decisione della di tagliare i di interesse, che potrebbe dare un risvolto all’ europea anche se sarà difficile.

L’ si indebolisce ancora e tocca il livello più basso degli ultimi 13 mesi sotto 1,36 dollari.

Via ilsole24ore

Mutui sempre più cari, a giugno il tasso ha raggiunto il 5,85%

Thursday, July 17th, 2008

L’ sta facendo sempre più vittime, sta portando tutti i verso l’alto tra questi c’è anche il che si è portato al 5,85% che, tra l’altro, è riferito al mese di giugno e quindi non considera l’aumento del tasso di interesse di un quarto di punto praticato dalla , il che significherà che a luglio, i aumenteranno ancora.

L’ ha voluto sottolineare che la differenza tra il tasso nominale sui e l’ è più bassa rispetto a qualche anno fa, però questa informazione serve ben poco per le famiglie che hanno stipulato un mutuo a e che vedono, di mese in mese, lievitare la rata mensile del mutuo e per ovviare a questo problema cercano di spostarsi sul fisso, ovviamente ci sono le spese di mezzo ma la sicurezza di dover pagare una rata fissa vale più di ogni altra cosa, sopratutto in questa situazione economica.

Intanto per quelli stakanovisti del variabile, attendono la lettera della loro banca con le proposte di modifica del contratto, in particolare il passaggio dal a un tasso fisso calcolato sulla media del 2006, come stabilito dall’intesa tra e il , che partirà da gennaio 2009.

In ogni modo io sono per il variabile, perchè so che dal 2009 tutto si stabilizzerà.

L’ colpisce duramente i mutuo-people italiani. In giugno, cioè già prima del rialzo al 4,25% dei ufficiali da parte della Banca centrale europea, il tasso sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni era arrivato al 5,85%, il massimo dall’agosto del 2002.

via ilgiornale

Inflazione, petrolio, tassi, tutto aumenta e non ci resta che piangere

Friday, July 4th, 2008

Ho scelto questo titolo “non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi per sottolineare la nostra situazione che sta divantando, di giorno in giorno, sempre più insostenibile tra l’ che è arrivata al 4,00% generando aumenti sulle materie prime, il prezzo che non smette di crescere e infine la , ieri, ha aumentato di un quarto di punto i di interesse europei portandoli al 4,25% in modo da contrastare l’.

Capisco i timori di Trichet, ma dico che questo aumento servirà a poco, per non dire nulla, anzi metterà in crisi parecchie famiglie che hanno contratto un mutuo a , bisognerebbe riversare gli sforzi per contrastare l’aumento dei sul controllo di chi specula sul e sui e sopratutto cominciare ad investire per poter crescere economicamente. Il problema è che tutti parlano ma nessuno va ai fatti e di conseguenza si arriverà ad una stagnazione.

Purtroppo le fanno la parte del padrone ed sono evidenti le loro gravissime responsabilità, che invece di consigliare fissi a partire dal 2005, quando il costo del denaro si era ridotto attorno al 3,5%, al minimo storico con tutte le previsioni che propendevano per una imminente stagione di aumenti, le hanno consigliato, a tutti, variabili.

In ogni modo la situazione attuale sta prosciugando sia i stipendi dei lavoratori sia i loro risparmi di una vita e per quanto si possa risparmiare non si riesce a pagare tutto, bisognerebbe aumentare le buste paga dei lavoratori, ma il problema è che nessuno vuole farlo perchè hanno paura della spirale /salario che porterebbe ad una ancora più elevata, quindi l’unica soluzione è quella di abbassare le sugli stipendi in maniera considerevole e diminuire la spesa pubblica, ma il italiano ha ben altre cose su cui pensare come il decreto anti itercettazioni.

Alla fine non ci resta che piangere!

Il problema per i risparmiatori, se mai, è capire se la mossa della sia isolata o sia invece il preludio a una nuova serie di rialzi. E soprattutto, quanto a lungo possa continuare l’anomalia che vede i interbancari sensibilmente al di sopra dei saggi ufficiali a causa della crisi di fiducia provocata dall’ondata subprime sui mercati del credito. Le previsioni degli operatori, per il momento, scontano un altro aumento di 25 punti base dei entro dicembre.

Via ilsole24ore

L’Europa vuole che la BCE tagli i tassi, ma il 4,50% è imminente

Monday, June 30th, 2008

Oltre la Germania e la Francia, anche la Spagna con Zapatero chiede che la Banca Centrale Europea sia più flessibile nei confronti dell’ che sta flagellando l’ in quanto la colpa principale di questo aumento dei è del e non all’eccesso della domanda interna, e quindi non dovrebbe aumentare i di interesse.

In ogni modo il Premier spagnolo ha evidenziato una politica non corretta della , in quanto non ha senso agitare i mercati dicendo un mese prima che aumenterà i a luglio, il che significa un conseguente crollo delle borse, però sembra che questa politica sia una sorta di "doppia faccia", cioè che Trichet ha ipotizzato l’aumento del tasso di un quarto di punto, ma che sotto sotto potrebbe essere il doppio e quindi arrivare al 4,50%.

Queste ipotesi hanno generato un malumore nei paesi della e per la prima volta hanno cominciato a criticare l’operato di Trichet, tutti sono per il taglio dei o, al massimo, al mantenimento del 4,00% in quanto la crescita economica è molto ristretta e l’aumento dei potrebbe far ricadere l’ europea ad un crollo verticale, però sembra che la abbia una politica tutta sua e staremo a vedere come andrà a finire.

Gli analisti, però, pensano che il rialzo di giovedì prossimo potrebbe non essere l’unico e si dicono pronti a chiedere alla banca di scoprire le carte, per portare alla luce il "bluff" nascosto dietro le dichiarazioni di facciata secondo le quali per il 2008 i non dovrebbero salire sopra il 4,25%.

Via ilsole24ore

Perchè non diventiamo come lui? felici per aver pagato le tasse.

Tuesday, June 17th, 2008

Con il che non smette di crescere come prezzo, e il conseguente aumento delle bollette del , della luce, del prezzo del , degli alimenti, lo che non cresce anzi diminuisce, è palesemente comprensibile che a nessuno piaccia pagare i balzelli, sopratutto se alla fine del mese non ti resta niente.

Con l’ che va a mille, c’è la che per risolvere il problema tende ad essere vaga, spesso ci sentiamo dire che aumenterà i , li taglierà, e alla fine li mantiene, però la possibilità che Trichet tenderà ad aumentare i di interesse di un quarto di punto è molto fattibile, per non dire quasi certa e in quasto caso quelli che hanno contratto il mutuo a sarà una ulteriore spesa.

A parte tutto potremmo essere felici per aver pagato le ? perchè no? possiamo comportarci come Primo Rovis, che nel 1980 pagava per un totale di quasi 700 milioni di vecchie lire, pari a quasi 340 mila , però era felice di averle pagate, perchè questi soldi hanno contribuito a migliorare il sistema Italia, ecco quello che aveva detto:

«Ho pagato le che dovevo pagare e ne sono felice. Esistono strade, scuole, luce nelle case, assistenza sanitaria, ordine pubblico, tanti servizi a carico dello Stato, che li può garantire e migliorare solo se i cittadini contribuiscono in proporzione al loro reddito».

Insomma se tutti paghiamo le abbiamo solo da guadagnarci!

E’comprensibile che pagare le , specie se sono elevate, non sia piacevole per nessuno e che dunque il 20 giugno non sia un giorno di festa. Al malumore di chi pensa, peraltro comprensibilmente e legittimamente, solo al suo particulare ovvero alla sua tasca, si mescolano considerazioni di ben altra natura. Considerazioni sulle conseguenze generali che la pressione fiscale del momento può provocare sulle condizioni complessive del Paese, sugli investimenti, sull’occupazione, sulla produttività delle imprese e così via.

Via corriere

In Italia l’inflazione ha raggiunto il massimo +3,6%

Friday, June 13th, 2008

L’ ha fornito, stamattina, i dati relativi sull’indice dei al consumo a maggio, che è salito del 0,5% rispetto ad aprile e +3,6% rispetto a amggio 2007, che rappresenta il massimo record da 12 anni (dal 1996), però se spostiamo l’analisi relativa alla spesa quotidiana vediamo che l’incremento è più elevato: +5,4% su base annua, senza poi considerare i del che hanno raggiunto livelli altissimi.

Per quanto riguarda il campo alimentare, il prezzo del pane ha raggiunto il 13,3% rispetto ad un anno fa mentre per la pasta l’incremento è del 20,7% su base annua e 1,8% rispetto ad aprile, insomma il cibo costa come l’oro, e preparare la colazione, il pranzo e la cena, sta diventando oneroso e ci sono padri e madri che non mangiano pur di far mangiare i loro figli, roba da dopoguerra.

Poi se la manterrà il proposito di aumentare i di interesse a luglio, per far fronte a queste impennate di , potrebbe essere una buona soluzione, ma ci sono anche quelle famiglie che hanno contratto un mutuo a e non possono spostarlo a fisso, anche se con il decreto Bersani sulla portabilità dei dice che non dovrebbero esserci spese, però le hanno trovato l’inganno e si fanno pagare caro per quelli che vogliono cambiare mutuo e/o banca.

In ogni modo questo 2008 è da considerarsi un "annus horribilis" sotto tutti gli aspetti, e possiamo solo sperare che vada meglio anche se l’ascesa del non sta facilitando la situazione.

L’ , che ha diffuso oggi i dati sui , conferma che l’ e’ salita del 3,6% su base annua a maggio, ai massimi dall’agosto 1996. Ad aprile i al consumo erano al 3,3%. L’ su base mensile è stata invece dello 0,5%. Per la spesa quotidiana però i a maggio sono cresciuti più in fretta del tasso generale: l’ e’ salita al 5,4%, dal 5,1% di aprile. Questo il dato relativo ai beni ad ‘’alta frequenza d’acquisto’’, che vanno dagli alimentari alle bevande, dall’affitto alle spese al ristorante, dai carburanti ai trasporti, dai giornali ai tabacchi.

Via panorama

Le dichiarazioni di Trichet hanno messo in crisi il mercato finanziario

Friday, June 6th, 2008

Dopo la dichiarazione del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, dove dice che per fronteggiare l’ che ha rialzato il capo dopo il calo del mese scorso, a luglio vuole alzare i di interessa di un quarto di punto, quindi dai 4,00% attuali si passerà al 4,25%, e questo ha causato una crisi nel finanziario.

La decisione di Trichet è stata condivisa da parecchi membri della che hanno votato a favore di un rialzo imminente dei di interesse in modo che l’ possa scendere almeno al 3%, ma c’è anche il roverscio della medaglia diffatti potrebbe succedere che il prezzo del possa aumentare ancora causando di fatto una azzeramento della crescita economica europea.

Questa decisione potrebbe scontentare parecchi consumatori e mettere in crisi parecchie famiglie e aziende, già provate dal crescente aumento dei della materia prima, ma al 80% la decisione è già stata presa, e qualche operatore prevede anche un ulteriore aumento ad ottobre.

La sta considerando la possibilita’ di aumentare i di interesse di un quarto di punto, di fronte a pressioni sui sempre piu’ evidenti, e lo potrebbe decidere gia’ alla prossima riunione del Consiglio direttivo, in programma il 3 luglio a Francoforte.

Via ilsole24ore

Il pareggio dei conti di bilancio slitta al 2012

Tuesday, June 3rd, 2008

A Francoforte, in Germania, hanno festeggiato i 10 anni di vita della ed erno presenti tutti i ministri dell’ della e hanno aproffittato per fare una analisi della situazione economica del proprio paese, ma a tenere banco erano l’Italia e la Francia che sono i paesi con il deficit più in rosso e il presidente della , Jean-Claude Juncker, ha sottolineato che tutti i paesi devono avere i conti in pareggio entro il 2012, anche se il attuale non permette all’ europea di crescere.

In ogni modo l’Italia dopo tre anni di purgatorio è uscita dalla procedura d’infrazione per deficit e Jean-Claude Juncker si è congratulato con il nostro ministro dell’, , peccato che il merito sia da imputare esclusivamente a Prodi e a Padoa-Schioppa.

In ogni modo per poter rispettare questa scadenza il dovrebbe diminuire parecchio la spesa pubblica e cominciare a fare sul serio!

Ieri a Francoforte Jean-Claude Juncker, il suo presidente, l’ha detto chiaro: «Tutti i Paesi che ancora non hanno raggiunto l’equilibrio dei conti pubblici dovranno farlo entro il 2012 e indipendentemente dall’andamento del ciclo economico».

Via sole24ore

I mercati azionari si sono arenati per paura che la Bce alzi i tassi

Wednesday, May 21st, 2008

Dopo l’incauta segnalazione da parte di Wolfang Franz che è il capo del centro di ricerca Zew, che ha gelato il affermando che la potrebbe alzare i a breve, in modo da sopperire il problema dell’ con il conseguente rialzo dei , anche se in la FED sta optando per un ulteriore taglio.

Insomma per colpa del Sig. Franz, i mercati si sono "arenati", tutti sappiamo che se la tenderà ad aumentare i di interesse, sarà un colpo per l’ europea.

Il mio sospetto e’ che la possa alzare presto i ". Un rialzo dei "rinviato" - aveva sottolineato Weber - non e’ un rialzo dei "cancellato".

Via milanofinanza

Mutui: calo nella richiesta

Friday, May 9th, 2008

”Dopo quasi un biennio di allentamento, emerge per la prima volta un irrigidimento delle politiche di offerta per l’erogazione dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni”.

E’ quanto rileva la Banca d’Italia a commento dell’indagine sul credito bancario effettuata in Italia. Non solo famiglie, pero’, ma anche le aziende. Infatti, nei primi tre mesi dell’anno in Italia i criteri per l`erogazione di prestiti alle imprese hanno registrato una ulteriore restrizione.

Questa dimunuzione dell’erogazione dei è probabilmente legata alla costante decrescita degli acquisti nel immobiliare, di cui abbiamo parlato qualche tempo addietro.
Il segnale non è positivo, soprattutto se letto nell’ottica della decisione della di lasciare invariati i :

In linea con le attese la ha lasciato invariato il livello dei di interesse al 4%.
La decisione è stata unanime, ha detto il presidente della , Jean Claude Trichet.
L’elevata è un fatto temporaneo causato dagli alti alimentari ed energetici, ha poi aggiunto. Tuttavia nel medio termine permangono rischi al rialzo sul fronte della stabilità dei . al consumo il cui indice si manterrà nei prossimi mesi al di sopra del 2%. Il termine “vigilanza” non scompare dal nostro vocabolario, ha ricordato Trichet, le cui parole hanno provocato un forte rimbalzo dell’ che da 1,5317 scambia alle 15,17 a 1,5393 nei confronti del .