Adesso siamo arrivati ad una situazione strana, gli stipendi dei impiegati e quadri sono quelli che sono cresciuti di più rispetto a quelli dei dirigenti e operai, con l’inflazione che è cresciuta fino a sfiorare il 2% e la retribuizione dei dirigenti non ha subito alcuna variazione, mentre per quella dei operai l’aumento è stato pari al 1,1%, però se consideriamo quella dei impiegati e quadri vediamo che la variazione cresce sensibilmente fino ad arrivare al 2,5%.

Questa analisi è stata fatta rapportando le retribuizioni italiane dal 2003 al 2007, però ci sono situazioni diverse chehanno generato questo risultato, basti pensare che nel campo industriale, la crescita economica va a rilento e ne risentono le retribuizioni, mentre nei altri campi la situazione si capovolge e se separiamo il Nord dal Sud, la situazione cambia ancora!

In ogni modo questi “aumenti” fanno un’pò ridere in quanto non tiene conto dell’inflazione che sta raggiungendo livelli altissimi e i prezzi dei beni essenziali (cibo, vestiario, prodotti per la casa, etc,) sono sempre più alti e si fa fatica a stare al passo, nonostante siano stati firmati i contratti del settore bancario, metalmeccanico, sanitario, call center, non si è per niente soddisfatti, quindi bisogna ripristinare il ricalcolo dello stipendio in base all’inflazione!

Nell’ultimo anno la crescita retributiva è rallentata. Dirigenti, quadri, impiegati e operai: tutti sulla stessa barca. E il mare è agitato. Basti pensare che, se l’inflazione è cresciuta dell’1,8%, gli stipendi di dirigenti e operai non sono riusciti a starle dietro: nel primo caso l’incremento è stato nullo, nel secondo dell’1,1%. Cifre contenute, che si impennano leggermente quando l’analisi si sposta su quadri e impiegati, che nell’ultimo anno hanno guadagnato potere di acquisto: per entrambi la retribuzione è cresciuta del 2,5%. Se sapesse che i prezzi dei beni ad alta frequenza di consumo sono aumentati del 2,9%, anche chi appartiene a queste categorie non trascorrerebbe notti
tranquille.

Vai: ilsole24ore

Continua la tua lettura