Dopo che il presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, aveva tagliato i tassi di interesse del 0,75%, portando quindi il tasso di interesse al 2,5% e in più i tassi interbancari, euribor a 1 mese era a circa 3,2%, a 3 mesi era a circa 3,54% e infine il tasso eurobor a 6 mesi, che al 90% è il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile, era a 3,61%, rispetto a qualche mese fa c’è una differenza a quasi 2 punti percentuale in meno, ma le banche stanno facendo troppo le furbette, in quanto preferiscono aspettare che si alzi il tasso euribor, prima di abassare le rate del mutuo.

Dobbiamo tenere conto che il 2,5% della BCE è tutto di guadagnato solo per le banche in quanto riceve denaro al quel tasso e lo passa al cliente aumentato di 1-2 punti percentuale e in più c’è lo spread che varia dal 0,5% al 1,5%, tutto questo deve farci capire quanto guadagnano le banche con i mutui a tasso variabile, purtroppo quello che ci rimette da tutto questo è il cliente, siamo in una situazione economica molto delicata e perdere i clienti non fa bene a loro quindi dovevano agevolare il percorso, invece hanno fatto il contrario pensando solo ai loro interessi.

Vista la situazione bisognerebbe fare una protesta significativa in quanto il governo non fa nulla di concreto per spronare le banche ad accelerare il ribasso delle rate del mutuo, dovrebbero capire che così si innalzerebbe il potere di acquisto, quindi protestiamo, facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi!

I mutui variabili continuano a costare cari, nonostante i tassi scendano. Un po’ come la benzina: il costo della materia prima diminuisce, ma il prezzo al distributore viene ritoccato con calma e ponderazione. Nelle banche il meccanismo è più complicato, come tutto quello che succede dietro gli sportelli. Vedi e non vedi, intuisci appena la spiegazione dell’impeccabile bancario in giacca e cravatta, però quando a fine mese arriva la rata del mutuo capisci che qualcosa non torna. norme esistono già, non bisogna toccarle, anzi se possibile rafforzarle».

Via ilgiornale

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