Le previsioni per il 2008 sono, come al solito, nefaste.
Per il prossimo anno, sarà ancora più difficile riuscire a risparmiare a causa dei continui aumenti della materia prima, con queste bollette che si rincarano, ci chiediamo “cosa dobbiamo fare per vivere in santa pace?” e la risposta è quella di resistere magari ci sarà un momento di pausa e quindi di flessione dei prezzi.
Il guaio più grande è il possibile aumento del tasso variabile, al 95% ci sarà questo passaggio dal 4,00% al 4,25% con conseguente aumento della rata del mutuo, attendiamoci di trovare parecchie famiglie insolventi, cioè che non saranno in grado di saldare i loro debiti.

Il 2007 è stato un anno terribile e il 2008 non sarà da meno anzi sara ancora peggio (spero che il pessimismo non mi attanagli!) ci sono troppi speculatori che ci guadagnano in questa situazione di crisi economica.

Le domande che ci poniamo tutti noi sono le seguenti:
Ce la faremo? quando finirà tutto questo?
Chi ci risponderà?…..

Adusbef e Federconsumatori lanciano un altro allarme caro-vita e calcolano che nel biennio ’07-’08 tra alimentari, mutui e bollette la spesa per le famiglie sia aumentata di oltre 2.500 euro. Solo per l’anno alle porte l’aumento potrebbe superare i 1.700 euro. La stangata è attesa su tutto: dalla luce al gas, alla nettezza urbana, a banche e assicurazioni, dai mezzi pubblici alle autostrade, dal canone Rai ai bolli auto e moto.
Per le famiglie (3,2 milioni) che hanno contratto un mutuo a tasso variabile ‘per precisa responsabilità delle banche’, dal 1 gennaio 2008 ci saranno aumenti di rate pari a 550 euro su base annua, nel caso di un mutuo trentennale di 100.000 euro; di ben 1.100 euro l’anno, nel caso peggiore di un mutuo trentennale di 200.000 euro.

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L’aumento di spesa maggiore su base annua sarà per i generi alimentari, con un impatto pari a 420-440 euro, seguita da riscaldamento (125-135 euro), benzina e carburanti (120-130 euro), gas (72-85 euro), tariffe ferroviarie (65-75 euro), luce (38-45 euro), rc auto (26-40 euro), nettezza urbana (30-40 euro), servizi bancari (25-30 euro), tariffe autostradali (24-30 euro), bolli auto-moto, addizionali regionali (25-35 euro) e infine il canone per l’abbonamento della Rai (2 euro in più).

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