In base al rapporto della Ocse dove metà della popolazione attiva lavora in nero e molti di questi percepiscono uno stipendio pari a 2 dollari al giorno e sono quelli dei paesi poveri o in via di sviluppo, purtroppo questa situazione non sarà mai risolta in quanto i governi di quei paesi fanno poco o nulla per risolvere questo problema in quanto parecchi sono alla fame e pur di prendere qualcosa che permetta di mangiare accettano tutto, lavori pesanti per pochi soldi e tutto questo causa un aumento considerevole dell’immigrazione clandestina verso i paesi ricchi, che per vivere si mettono a rubare o a spacciare o addirittura lavorano in nero per certe persone senza scrupoli.

Poi c’è l’altro verso della medaglia e che riguarda il lavoro nero nei paesi sviluppati, in sostanza si tratta del secondo lavoro che serve per arrotondare lo stipendio ma che non dichiarano allo stato, ma ci sono anche quelli che lavorano ma che dichiarano la metà o meno allo stato.

Questa situazione è molto presente in Italia sopratutto nel Sud e non è facile beccarli.

Il lavoro nero occupa oltre la metà della popolazione attiva del Pianeta, vale a dire 1,8 miliardi di persone, un livello mai raggiunto finora e che rischia di accrescere la povertà nei paesi in via di sviluppo.

Via apcom

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