Oggi 14 gennaio 2009 il tasso euribor a 6 mesi che è il valore di riferimento per i mutui a tasso variabile, è passato a 2,631% rispetto al 2,945% del 2 gennaio, il che significa 0,3 punti percentuale in meno in soli 12 giorni.
La situazione che il tasso interbancario euribor si sta presentanto in questi giorni è considerata una vittoria per coloro che hanno mantenuto il tasso variabile a denti stretti, per chi ha stiputato un mutuo ventennale di almeno 100.000 euro significa 150 euro in meno sulla rata mensile il che non è poco, se poi diamo ascolto alle voci che danno per domani giovedì 15 gennaio un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, pari al 0,25% in meno, potrebbe succedere che il tasso euribor scenda ulteriormente.
Adesso entra in vigore una domanda che si stanno ponendo tutti i mutuatari a tasso variabile: Conviene restare con questa tipologia di mutuo o cambiarlo in fisso in un tasso di interesse molto basso? purtroppo la sfera magica non ce l’ha nessuno, quindi dobbiamo basarci sul nostro istinto o sulla buona fede degli operatori di banca.
La BCE doveva calare di almeno 2 punti percentuale i tassi già a Settembre 2008 ; forse molti avrebbero potuto pagare ancora le rate dei muti anzichè verdersi mettere all’asta la casa acquistata con tanti sacrifici per garantire unicamente le BANCHE e mai quel poveracio di cittadino che avrà pur diritto ad un tetto ma si sa ; le banche danno l’ombrello quando c’è il sole e alla prima nuvola lo rivogliono , con buona pace per lo sfortunato cliente . Fose sarebbe il ca di dire : i mutui in genere son per tutti sempre uguali ma in caso di temporali , chi ha l’ombrel si ripara e chi non l’ha se va bene , come minimo si spara ….