La Fed ha annunciato che non rialzerà i tassi fino alla metà dell’anno 2013, in quesnto la crescita economica in USA va a rilento. Bernanke ha valutato la situazione finanziaria dell’America asserendo che la crisi non è ancora del tutto finita. L’economia tarda a rialzarsi, ci sono troppi disoccupati che vicono con assegni di sussidio e di conseguenza il debito pubblico americano sta crescendo di giorno in giorno. Per questo la Fed ha deciso di lasciare invariato il tasso in maniera da non appesantire ulteriormente l’economia USA e questo rappresenta un vero atto di coraggio, in quanto i mercati pretendevano l’aumento. Di contro la BCE ha rialzato troppo presto i tassi di interesse portandoli al 1.25% con lo scopo di stabilizzare i prezzi e di tenere a bada l’inflazione che stava salendo, ma non ha tenuto conto della crisi economica che sta attanagliendo l’Europa. Insomma ha sopravvalutato la forza dell’euro, convinta che l’economia europea si sarebbe riavviata a pieni regimi in breve tempo. Questo non è ancora successo, anzi stiamo rischiando grosso. Non sarebbe male che Trichet faccia un passo indietro e portasse i tassi almeno al 1%.
Via radiocor
Anch’io da tempo mi domando perchè Trichet abbia azzardato nel rialzo dei tassi in Europa.possibile che si veda sempre e a forza il bene dei capitalisti e mai quelo della massa?E’ ora di cambiare visto che l’economia reale è data dal movimento della classe media che sta affondando.Il rialzo dei tassi non a 1.25 ma a 1.50, sta determinanado l’ulteriore crisi in vari settori quali l’auto e l’immobiliare .Non parliamo poi dei mutui;molti sono a tasso variabile e uell’aumento strozza a seconda dl valore del capitale investito nell’acquisto di una casa
PERCHE’ TRICHET NON NE CAPISCE UN C…..O!!!!
La Fed e la BCE sono società per azioni gestite interamente da soggetti privati, il loro fine è il profitto dei proprietari non gli interessi delle nazioni. Finchè il controllo della moneta non sarà nelle mani di istituzioni pubbliche con fini di benessere sociale (e non lucro) non c’è alcuna via di uscita all’attuale sfacelo, non lambiccarti il cervello.
L’ Italia e gli altri paesi del Mediterraneo che fanno parte della Bce sono schiavi della filosofia monetaria Made in Germania : L’inflazione e’ il nemico numero 1 e bisogna combatterla, costi quel che costi ( tanto la loro economia tirera’ sempre….).
Noi ci abbiamo convissuto piu’ di 20 anni con l’ inflazione alta, ma l’ economia andava avanti , altroche’.
Altra riflessione : si dice che se uscissimo dalla Bce sarebbe un disastro, ma tutti i milioni di euro pagati in questi anni per entrare in Europa e rimanerci ( 6 per mille, tassa sul medico di famiglia, tutte le finanziarie di questi anni ? ).
Che schifo.
La BCE sta un pò cambiando: non avrebbe potuto acquistare i BTP italiani e i Bonos spagnoli, dato che per statuto deve (solo) salvaguardare la moneta comune dall’inflazione; per questo si era dovuto creare, a parte, il Fondo europeo di stabilità finanziaria (Fesf) di cui hanno già beneficiato gli Stati minori in crisi conclamata.
La Germania in effetti ritiene che l’Italia “sia troppo grande per essere salvata” dal Fesf, e per questo non intendeva incrementare il Fondo.
Ma quella fatidica frase va letta anche all’incontrario dello spirito con cui è stata formulata: anzichè l’Italia si arrangi da sè, è meglio che l’Italia non sia messa alle strette, perchè se dovesse fallire uno degli Stato grandi dell’€, si aprirà comunque un baratro per tutti.
Per questo, con l’assenso di Francia e Germania, la BCE ha cominciatio a fare quello che non doveva fare; sarà di buon auspicio per proseguire su un percorso più adeguato alla situazione?