Il tasso di riferimento per le banche, cioè il tasso Euribor, a 3 mesi sta continuando a scendere, adesso è fermo al 1,041%. A Gennaio il tasso era di 1,343%, quindi una flessione del 22,5% in 1 mese e mezzo. Però non bisogna esultare, in quanto siamo in un clima di piena incertezza, tutto può succedere. Abbiamo visto le agenzie di rating che continuano a declassare chiunque, la Grecia sta facendo la sua parte, ma bisogna vedere fino a che punto e la crescita, in abito UE, che stenta a decollare. Siamo in piena recessione e per questo il tasso Euribor sta, lentamente, scendendo a tutto vantaggio per chi ha stipulato il tasso variabile, che ad oggi, continua ad essere preferito al tasso fisso.
Vi allego la situazione euribor dal 13/02/2012 al 16/02/2012 e la differenza in % tra il tasso del 02 gennaio e il 16 febbraio:
Spesso come condizione per l’accettazione del mutuo per la casa viene richiesta l’apertura di un conto corrente presso la stessa banca. Se è vero che in alcuni casi si tratta di un’imposizione, è vero anche che per il cliente è possibile sfruttare questa condizione a suo vantaggio. Di solito infatti sono previsti benefici economici, cioè rate più basse, per chi sceglie l’accoppiata conto e mutuo nella stessa banca. Ma cosa succede se decidiamo di cambiare?
CAMBIARE IL CONTO CORRENTE E TRASFERIRE IL MUTUO
La cosa più importante da sapere prima di aprire un conto corrente e un mutuo è se il conto corrente deve essere mantenuto aperto per l’intera durata del mutuo. Nella maggior parte dei casi è così. In alcuni casi invece è possibile cambiare il conto corrente e mantenere il mutuo. Oppure, se non si può fare altrimenti, si può scegliere di trasferire entrambi, in tempi piuttosto veloci, grazie a una procedura completamente gratuita. O almeno così prevede la legge, ma non sempre è così semplice.
Mettiamo ad esempio che non siamo più soddisfatti del nostro conto corrente - e del mutuo ad esso collegato - e di conseguenza abbiamo deciso di cambiare banca perché ne abbiamo trovato un’altra che offre un tasso migliore o perchè utilizzando comparatori come conticorrenti.net abbiamo scoperto un conto più conveniente per le nostre esigenze. La richiesta del trasferimento dev’essere presentata alla nuova banca: a loro spetterà il compito di portare avanti la procedura entro i 30 giorni, in modo che il cliente non perda nemmeno un centesimo. Spesso però sono proprio le banche a mettere degli ostacoli o a lasciare a carico del cliente spese non previste.
Il consiglio, come spesso accade in finanza, è dunque di informarsi prima, presso l’agenzia, di quelle che sono le condizioni che legano il mutuo al conto corrente.
Banca d’Italia ci annuncia in modo molto preccupante alcune percentuali sulle sofferenze in aumento nelle banche italiane. Abbiamo avuto un aumento del 40% delle sofferenze bancarie, soprattutto per le aziende ma anche in buona parte per le famiglie.
Questa percentuale è una riprova di una lunga crisi che gravita proprio sopra l’Italia e gli italiani.
Sembra dai dati di Banca d’Italia che in un anno i prestiti la cui riscossione non è certa sarebbero saliti del 39,9%, con quasi 30 miliardi di euro in più. La cifra è passata dai 72,9 miliardi di settembre 2010 ai 102 miliardi di settembre 2011. Il peso più consistente risulta a carico delle imprese, ma sono in evidente difficoltà anche le famiglie.
Si teme purtroppo però che la mancata riscossione riguardi anche qualche “allegra” erogazione del credito da parte di alcuni istituti, la qual cosa ci ricorda molto da vicino la recente crisi americana dei mutui subprime. Sarebbe uno scenario davvero terribile per l’italia in questo preciso momento dove è sottoposta a uno stretto controllo da parte dell’Unione Europea.
Si tratta di “prestiti che devono essere iscritti quasi totalmente a perdite nei bilanci delle banche”, aggiunge l’Adusbef che chiede un monitoraggio (e sanzioni) sulle “sofferenze bancarie derivanti da erogazioni ed affidamenti deliberati fuori dai criteri prudenziali sulle meritorietà del credito ad alcuni grandi gruppi industriali, da tempo decotti ma tenuti in vita da robuste iniezioni di denaro, mediante fidi incautamente rinnovati, se non aumentati”.
Via TGCOM
Il tasso euribor a 3 mesi, che le banche utilizzano come tasso di riferimento, è in continua crescita, ad ottobre scorso si attestava all’uno percento, ad oggi lo vediamo arrivare a 1,54%. Il problema emergerà in maniera sostanziale quando l’euribor raggiungerà il 2%-3% e parecchie famiglie non saranno più in grado di pagare il mutuo con il conseguente aumento di case in vendita.
Euribor 1 mese | 1,34% | |
Euribor 3 mesi | 1,54% | |
Euribor 6 mesi | 1,79% | |
Media Euribor 1 mese | 1,26% | |
Media Euribor 3 mesi | 1,44% | |
Media Euribor 6 mesi | 1,73% |
Se volete sapere di più sui vari tipi di EURIBOR click qui
Il tasso di riferimento per il mutuo a tasso variabile, euribor, continua imperterrito la sua salita. L’euribor a 3 mesi, dove tutte le banche fanno riferimento, è passato al 1,00% pari al tasso fissato dalla BCE. Tenendo conto che a gennaio 2010 il tasso era pari a 0,68% e questo significa che da gennaio a ottobre l’aumento è stato pari al 47,1%. Questa salita è dovuta alla crescita economica dell’Europa che ha saputo fronteggiare la crisi finanziaria mondiale. Però in Italia non è così, anche se il nostro Presidente del Consiglio continua ad affermare che l’Italia ha fronteggiare la crisi. Ancora adesso, in Italia, continua la richiesta della cassa integrazione, ci sono aziende che stanno fallendo e, sopratutto, parecchie famiglie stanno diventando povere e fanno sempre più riscorso alla caritas per soppravvivere. Il problema emergerà in maniera sostanziale quando l’euribor raggiungerà il 2%-3% e parecchie famiglie non saranno più in grado di pagare il mutuo con il conseguente aumento di case in vendita.
In questo caso, mi viene da dire che bisognerebbe passare, subito, al tasso fisso in modo da evitare spiacevoli sorprese.
Via corriere
Non abbiamo nemmeno fatto tempo a leggere che la crisi oramai è finita che le testate stamane intitolano “Aumenta l’indebitamento”: ma non eravamo arrivati sulla cima del colle, in piena visione del panorama e pronti per una rush in discesa?
Beh finanziariamente parlando è proprio così: lo stato di maggiore tranquillità economica rende la gente più disposta ad affidarsi al credito, investendo soprattutto negli immobili e arricchendo banche e finanziarie con stipulazioni di mutui casa o finanziamenti per macchina ed elettrodomestici.
A far lievitare l’indebitamento e’ soprattutto la componente dei prestiticon durata oltre i 5 anni (in prevalenza mutui) che su base annuale aumentano di oltre il 26% a 342 miliardi. Contenuta invece la crescita dei prestiti a breve legati al consumo a 37,5 miliardi di euro rispetto ai 31,8 miliardi del luglio del 2009. (via http://www.asca.it/news-BANKITALIA__AUMENTA_DEBITO_FAMIGLIE_PER_EFFETTO_DEI_MUTUI-946487-ORA-.html)
Su Wired di questo mese si parlava di come potesse essere la realtà nel 2040: ma vi ricordate i vecchi tempi in Italia in cui la gente comprava le case in contanti? Eravamo più o meno ricchi?
Da quando è iniziata la crisi finanziaria dovuta ai mutui subprime americani, nel 2007, i prezzi delle case italiane e non hanno subito un calo costante del loro valore, questa analisi è stata fatta da Tecnocasa, l’agenzia immobiliare nr. 1 in Italia, dove ha riscontrato che i cali maggiori si trovano nelle metropoli come Roma, Firenze, Bologna, Genova, ma anche nelle piccole città si nota un calo sensibile, questo fatto è dovuto alla poca diponibilità economica per comprare, in sostanza è aumentata l’offerta mentre cala la domanda a tutto vantaggio per chi ha tanta “liquidità” in modo da poter comprare con poco delle belle case.
Purtroppo anche per chi sta cercando casa non è vita facile attualmente le banche chiedono troppo di mutuo e solo per chi è in grado di pagare a discapito di quelli che hanno un lavoro precario.
In ogni modo la tendenza continuerà anche per tutto il 2009, quindi non è il momento di vendere, bisognerebbe aspettare dopo il 2010 per poter ricavare un buon gruzzolo dalla propria casa.
Nel 2008 il mercato immobiliare ha continuato a registrare un calo di prezzi, cominciato nel 2007. A dirlo e’ Tecnocasa. Le citta’ in cui si registrano i cali maggiori sono Bologna e Genova (-7,6% sul 2007) e Palermo (-7,1%).
Via ansa
La proposta da parte della Lega di imporre un tetto limite pari a 350mila euro annui di stipendio per tutti i dirigenti di banche, istituti di credito e imprese che hanno un rapporto di lavoro con le amministrazioni statali e pubbliche in quanto beneficeranno degli aiuti pubblici per fronteggiare la crisi finanziaria, non è stata considerata come se fosse una cosa di poco conto, potevano almeno discuterla e invece l’hanno “ignorata” salvando di fatto i super stipendi dei manager bancari così potranno continuare mantenere il loro stile di vita fatto da ville, case al mare e in montagna, yacht etc. questo significa che Berlusconi tratta bene i ricchi e male i poveri.
Parecchie imprese stanno fallendo, parecchi italiani sono in cassa integrazione, parecchi sono senza lavoro, parecchie famiglie fanno fatica a soppravvivere fino a fine mese e il governo cosa fa? mantiene gli stipendi d’oro dei manager pubblici.
Ho capito che la fine è vicina….
Non sarà discussa la proposta della Lega che voleva bloccare a 350 mila euro i compensi dei manager pubblici.
Via corriere
Oggi c’è stata la notizia tanto attesa per il mercato finanziario europeo, la Bce ha tagliato i tassi di interesse dal 2,00% al 1,50%, che di fatto rappresenta il minimo storico, ma vista la situazione attuale che fa presegire una crisi finanziaria abbastanza lunga, almeno fino alla fine del 2009, è possibile che nel frattempo Trichet possa attuare ulteriori tagli, in più il tasso Euribor continua la sua fase calante, quello a 1 settimana è passato al 1,34%, quello a 3 mesi è arrivato a 1,84%, mentre quello a 9 mesi è 1,99%, il che significa che le rate dei mutui a tasso variabile saranno ancora più leggere.
Questo sarebbe il momento giusto per negoziare con le banche per chi ha contratto un mutuo a tasso variabile per passare a quello fisso, in modo da ottenere delle condizioni vantaggiose, anche perchè nel 2010-2011 l’economia si risolleverà e di conseguenza i tassi si rialzeranno.
La Banca Centrale Europea ha tagliato il costo del denaro di mezzo punto percentuale, portando il tasso principale dal 2% all’1,50%.
Via ansa
La scorsa settimana mi era stato proposto di consumare le ferie del 2008 in modo da sopperire la crisi che stava coinvolgendo anche l’azienda dove lavoro come impiegato, invece dopo soli 2 giorni c’è stata la comunicazione che l’azienda aveva attuato la cassa integrazione per 3 mesi a partire da marzo, ebbene è stata una piccola mazzata per me perchè non credevo che sarebbe potuto succedere anche a me di diventare un cassintegrato, in ogni modo mi ritengo fortunato lo stesso, perchè c’è chi sta peggio.
Questa mia lettera è una forma di protesta nei confronti di chi non ha saputo affrontare o meglio prevenire la crisi, la causa di tutto ciò sono le banche che hanno voluto speculare sulla pelle del consumatore innescando una pericolosa miccia che ha portato il mondo ad una crisi finianziaria associata ad una lenta e progressiva recessione che sta coinvolgendo sia le imprese sia il consumatore e di fatto i disoccupati aumentano e sempre più persone vanno alla caritas per mangiare un pasto caldo in quanto sta diventando sempre più difficile sopravvivere fino a fine mese.
Nel mio caso che tra pochi giorni diventerò un cassintegrato, la situazione è più “morbida” in quanto è limitata nel tempo (3 mesi) dovrò restare a casa per 2 giorni alla settimana il che comporta un calo in termini di retribuzione mensile, ma tutto può succedere visto che questa crisi finanziaria è solo all’inizio e il peggio deve ancora arrivare, se continua il calo di ordini ecco che cominceranno i tagli al personale ecco che ci sarebbe da piangere!
Spero solo che il governo cominci a pensare a cose più serie e quindi attuare delle misure che possano risollevare l’economia italiana invece di temporeggiare come sta facendo in questo momento.