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Il dollaro cresce ancora, la BCE forse taglierà ancora i tassi di interesse

Wednesday, October 22nd, 2008

Ieri l’ stava perdendo colpi fino a raggiungere 1,28 nei confronti del , in pratica è il valore minimo dal 2006, il che ci fa capire quanto sia forte la economica in , considerato che più l’ è forte, più l’ sta bene, e che rispetto a qualche mese fa quando il valeva 1,60 e tutti compravano prodotti provenienti dagli , adesso con la recessione in atto è possibile che l’ possa perdere ulteriori colpi e per ovviare a questo problema la dovrebbe tagliare ancora i di interesse, diffatti girano voci che possa già farlo per fine ottobre, primi di Novembre.

In ogni modo mi viene da pensare che con il prezzo del che è sui 70 dollari, il che cresce, la che taglia i , possiamo solo risparmiare sulla e sul mutuo.

La moneta unica europea è scesa sotto quota 1,28 nei confronti del nella notte, ai minimi da 23 mesi, per poi risalire leggermente a 1,2829 (1,3180 la chiusura di ieri).

Via ilsole24ore

Euribor a tre mesi in calo dopo il piano anti-crisi della UE

Monday, October 13th, 2008

Finalmente qualcosa si muove. Sembra che la finanziaria che ha colpito le borse di tutto il mondo oggi si è nascosta all’ombra delle dichiarazioni della Unione Europea. Sembra che il piano anticrisi, almeno per oggi, stia funzionando.

Continuano a scendere i con scadenza tre mesi, dopo il taglio dei da parte dalle maggiori centrali, per garantire maggiore liquidità al sistema finanziario. Il tasso a tre mesi, infatti, è sceso oggi al 5,318% rispetto al 5,381% di venerdì Più marcata la flessione per la scadenza a una settimana che, grazie alle nuove iniezioni di capitali, scende al 4,369%, mentre il tasso a 1 mese si assesta al 5,024%.

Il taglio del tasso di mezzo punto è stato provvidenziale, c’è ancora molto da recuperare però infatti ricordiamo a tutti che nel Gennaio 2000 il tasso (3 mesi) si assestava attorno al 3,338% cifre molto diverse da quelle attuali, cifre che ancora pesano nelle tasche dei possessori di .

Il dollaro sale ancora, mentre l’euro attende la BCE

Monday, October 6th, 2008

Adesso il fa la parte del leone e sta recuperando soll’ di giorno in giorno, adesso un vale 1,36 dollari, rispetto a 13 mesi fa è stato raggiunto il livello più basso, adesso conviene sempre meno comprare e/o andare in , ma di contro si avrà un maggiore guadagni sui introiti provenienti dagli , pubblicità Adsense compresa, ricordiamoci quando a gennaio-febbraio l’ valeva più di 1,50 dollari perà il era ai massimi livelli.

In ogni modo questa ascesa del è dovuta all’approvazione del piano finanziario di Bush che ha permesso di rifiatare aun pò il considerando che per comprare le azioni “bidone” ci vorranno circa 6 settimane, quindi per risvegliare l’ dal suo “torpore” bisogna attendere la decisione della di tagliare i di interesse, che potrebbe dare un risvolto all’ europea anche se sarà difficile.

L’ si indebolisce ancora e tocca il livello più basso degli ultimi 13 mesi sotto 1,36 dollari.

Via ilsole24ore

Tassi Euribor aggiornati al 25 settembre 2008

Friday, September 26th, 2008

I interbancari denominati in continuano ancora a salire, adesso l’ a tre mesi è passato dal 5,07% del 24 settembre al 5,12% del 25 settembre con un incremento pari al 1,05%, allego tabella della settimana 39/ con i del 22, 23, 24 e 25 settembre.

Tassi Euribor aggiornati al 24 settembre 2008

Thursday, September 25th, 2008

I interbancari denominati in continuano ancora a salire, adesso l’ a tre mesi è passato dal 5,06% del 23 settembre al 5,07% del 24 settembre, allego tabella della settimana 39/ con i del 22, 23 e 24 settembre.

Tassi Euribor aggiornati al 23 settembre 2008

Wednesday, September 24th, 2008

I interbancari denominati in continuano ancora a salire, adesso l’ a tre mesi è passato dal 5,03% del 22 settembre al 5,06% del 23 settembre, allego tabella della settimana 39/ con i del 22 e 23 settembre.

Per chi ha un mutuo a il salasso è praticamente continuo e crescente e le previsioni per il futuro non sono delle più rosee.

Via wallstreetitalia

Mutui: tassi nuovamente record

Wednesday, July 16th, 2008

Purtroppo le massicce dosi di ottimismo da parte degli istituti finanziare e della politica non hanno minimamente influito sull’attuale sistema . I continuano inesorabilmente ad alzarsi, toccando ormai quota 5,85%!

Nuovo record per i sui che a giugno salgono al 5,85%, toccando così i livelli massimi dall’agosto del 2002. (via temporeale)

Dall’ arrivano comunque altre raccomandazioni. Non è tutto così male - dicono - nel 2002 era molto peggio, perchè i del mutuo devono essere depurati dall’inflazione galoppante. Sembra quasi una frase discolpevole, girando il problema sull’-politica inflazionistica.

Nel frattempo la credibilità e l’ottimismo popolare calano. E le nuove polizze mutuo sono per il 60% composte da fissi. Quindi minima fiducia verso il futuro!

Inflazione, petrolio, tassi, tutto aumenta e non ci resta che piangere

Friday, July 4th, 2008

Ho scelto questo titolo “non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi per sottolineare la nostra situazione che sta divantando, di giorno in giorno, sempre più insostenibile tra l’ che è arrivata al 4,00% generando aumenti sulle materie prime, il prezzo che non smette di crescere e infine la , ieri, ha aumentato di un quarto di punto i di interesse europei portandoli al 4,25% in modo da contrastare l’.

Capisco i timori di Trichet, ma dico che questo aumento servirà a poco, per non dire nulla, anzi metterà in parecchie famiglie che hanno contratto un mutuo a , bisognerebbe riversare gli sforzi per contrastare l’aumento dei sul controllo di chi specula sul e sui e sopratutto cominciare ad investire per poter crescere economicamente. Il problema è che tutti parlano ma nessuno va ai fatti e di conseguenza si arriverà ad una stagnazione.

Purtroppo le fanno la parte del padrone ed sono evidenti le loro gravissime responsabilità, che invece di consigliare fissi a partire dal 2005, quando il costo del denaro si era ridotto attorno al 3,5%, al minimo storico con tutte le previsioni che propendevano per una imminente stagione di aumenti, le hanno consigliato, a tutti, variabili.

In ogni modo la situazione attuale sta prosciugando sia i stipendi dei lavoratori sia i loro risparmi di una vita e per quanto si possa risparmiare non si riesce a pagare tutto, bisognerebbe aumentare le buste paga dei lavoratori, ma il problema è che nessuno vuole farlo perchè hanno paura della spirale /salario che porterebbe ad una ancora più elevata, quindi l’unica soluzione è quella di abbassare le sugli stipendi in maniera considerevole e diminuire la spesa pubblica, ma il italiano ha ben altre cose su cui pensare come il decreto anti itercettazioni.

Alla fine non ci resta che piangere!

Il problema per i risparmiatori, se mai, è capire se la mossa della sia isolata o sia invece il preludio a una nuova serie di rialzi. E soprattutto, quanto a lungo possa continuare l’anomalia che vede i interbancari sensibilmente al di sopra dei saggi ufficiali a causa della di fiducia provocata dall’ondata subprime sui mercati del credito. Le previsioni degli operatori, per il momento, scontano un altro aumento di 25 punti base dei entro dicembre.

Via ilsole24ore

L’Europa vuole che la BCE tagli i tassi, ma il 4,50% è imminente

Monday, June 30th, 2008

Oltre la Germania e la Francia, anche la Spagna con Zapatero chiede che la Banca Centrale Europea sia più flessibile nei confronti dell’ che sta flagellando l’ in quanto la colpa principale di questo aumento dei è del e non all’eccesso della domanda interna, e quindi non dovrebbe aumentare i di interesse.

In ogni modo il Premier spagnolo ha evidenziato una politica non corretta della , in quanto non ha senso agitare i mercati dicendo un mese prima che aumenterà i a luglio, il che significa un conseguente crollo delle borse, però sembra che questa politica sia una sorta di "doppia faccia", cioè che Trichet ha ipotizzato l’aumento del tasso di un quarto di punto, ma che sotto sotto potrebbe essere il doppio e quindi arrivare al 4,50%.

Queste ipotesi hanno generato un malumore nei paesi della Ue e per la prima volta hanno cominciato a criticare l’operato di Trichet, tutti sono per il taglio dei o, al massimo, al mantenimento del 4,00% in quanto la crescita economica è molto ristretta e l’aumento dei potrebbe far ricadere l’ europea ad un crollo verticale, però sembra che la abbia una politica tutta sua e staremo a vedere come andrà a finire.

Gli analisti, però, pensano che il rialzo di giovedì prossimo potrebbe non essere l’unico e si dicono pronti a chiedere alla banca di scoprire le carte, per portare alla luce il "bluff" nascosto dietro le dichiarazioni di facciata secondo le quali per il i non dovrebbero salire sopra il 4,25%.

Via ilsole24ore

In Italia l’inflazione ha raggiunto il massimo +3,6%

Friday, June 13th, 2008

L’Istat ha fornito, stamattina, i dati relativi sull’indice dei al consumo a maggio, che è salito del 0,5% rispetto ad aprile e +3,6% rispetto a amggio 2007, che rappresenta il massimo record da 12 anni (dal 1996), però se spostiamo l’analisi relativa alla spesa quotidiana vediamo che l’incremento è più elevato: +5,4% su base annua, senza poi considerare i del che hanno raggiunto livelli altissimi.

Per quanto riguarda il campo alimentare, il prezzo del pane ha raggiunto il 13,3% rispetto ad un anno fa mentre per la pasta l’incremento è del 20,7% su base annua e 1,8% rispetto ad aprile, insomma il cibo costa come l’oro, e preparare la colazione, il pranzo e la cena, sta diventando oneroso e ci sono padri e madri che non mangiano pur di far mangiare i loro figli, roba da dopoguerra.

Poi se la manterrà il proposito di aumentare i di interesse a luglio, per far fronte a queste impennate di , potrebbe essere una buona soluzione, ma ci sono anche quelle famiglie che hanno contratto un mutuo a e non possono spostarlo a fisso, anche se con il decreto Bersani sulla portabilità dei dice che non dovrebbero esserci spese, però le hanno trovato l’inganno e si fanno pagare caro per quelli che vogliono cambiare mutuo e/o banca.

In ogni modo questo è da considerarsi un "annus horribilis" sotto tutti gli aspetti, e possiamo solo sperare che vada meglio anche se l’ascesa del non sta facilitando la situazione.

L’ Istat, che ha diffuso oggi i dati sui , conferma che l’ e’ salita del 3,6% su base annua a maggio, ai massimi dall’agosto 1996. Ad aprile i al consumo erano al 3,3%. L’ su base mensile è stata invece dello 0,5%. Per la spesa quotidiana però i a maggio sono cresciuti più in fretta del tasso generale: l’ e’ salita al 5,4%, dal 5,1% di aprile. Questo il dato relativo ai beni ad ‘’alta frequenza d’acquisto’’, che vanno dagli alimentari alle bevande, dall’affitto alle spese al ristorante, dai carburanti ai trasporti, dai giornali ai tabacchi.

Via panorama