Ieri l’euro stava perdendo colpi fino a raggiungere 1,28 nei confronti del dollaro, in pratica è il valore minimo dal 2006, il che ci fa capire quanto sia forte la crisi economica in europa, considerato che più l’euro è forte, più l’economia sta bene, e che rispetto a qualche mese fa quando il dollaro valeva 1,60 euro e tutti compravano prodotti provenienti dagli USA, adesso con la recessione in atto è possibile che l’euro possa perdere ulteriori colpi e per ovviare a questo problema la BCE dovrebbe tagliare ancora i tassi di interesse, diffatti girano voci che possa già farlo per fine ottobre, primi di Novembre.
In ogni modo mi viene da pensare che con il prezzo del petrolio che è sui 70 dollari, il dollaro che cresce, la BCE che taglia i tassi, possiamo solo risparmiare sulla benzina e sul mutuo.
La moneta unica europea è scesa sotto quota 1,28 nei confronti del dollaro nella notte, ai minimi da 23 mesi, per poi risalire leggermente a 1,2829 (1,3180 la chiusura di ieri).
Via ilsole24ore
Tutti noi abbiamo notato che quando il prezzo del greggio aumenta, automaticamente aumenta anche il prezzo del carburante, mentre quando scende il prezzo del greggio, il prezzo carburante rimane come prima all’inizio per poi scendere con molta lentezza con le conseguenti proteste da parte del consumatore.
La situazione attuale è di gran lunga migliore di qualche mese fa dove ipotizzavano il prezzo del petrolio a 200 dollari a barile quindi le compagnie petrolifere dovrebbero già ridurre il prezzo della benzina e del diesel di qualche centesimo considerando anche il fatto che questi prezzi in Italia sono tra i più alti in europa.
I motivi del perchè il prezzo del carburante non scende di pari passo al prezzo del greggio è dovuto al fatto che il governo Berlusconi ha messo in vigore una nuova tassa la Robin Tax che incide sul guadagno delle compagnie petrolifere e per ammortizzare i costi tendono a rallentare il più possibile la riduzione del prezzo della benzina e diesel.
«Nei primi otto mesi del 2008 i margini lordi di distribuzione per benzina e gasolio sono aumenti, nella media, del 7,4%, rispetto all’intero 2007 e ciò è dovuto alla lentezza con cui il prezzo finale si adegua alla diminuzione delle quotazioni del petrolio».
Attualmente possiamo solo affidarci alle cosidette pompe bianche che costano meno.
Via ilsole24ore
Quelle poche volte che il prezzo del petrolio tende a scendere, vediamo che il prezzo del carburante alla pompa non segue la stessa strada anzi scende dopo 2-3 giorni , mentre se il prezzo del greggio aumenta, in un attimo salgono i prezzi del carburante, insomma è una manovra che le società petrolifere hanno sempre seguito.
E’ da anni che va in questo modo, ma le società petrolifere dovevano capire che l’Italia è in una situazione economica critica quindi se avessero abbassato i prezzi nella stessa velocità di quando li devono aumentare sarebbe stata una buona cosa e in vece hanno pensato ai loro interessi diffatti c’è in atto un continuo scaricabarile tra gestori e società petrolifere.
Tutte le associacioni a tutela del consumatore fanno appello al governo purchè faccia qualcosa per fermare questa speculazione vera e propria, ma si sa che Berlusconi & company non possono fare nulla in quanto hanno già redatto la Robin Tax e i risultati si vedono, in negativo ovviamente.
Agosto si sta avvicinando e inizieranno gli esodi estivi, il che causerà un aumento incontrollato del prezzo del carburante come negli anni passati e la soluzione quale sarà? mah.
La storia si ripete e la gente (giustamente) s’infuria o taglia i consumi: il prezzo del petrolio sale e quello alla pompa viene adeguato subito; il prezzo scende - come in questi ultimi giorni - e il riallineamento, se c’è, è molto, ma molto più lento.
Via gazzettino
Il prezzo della benzina è cresciuto, mediamente in un anno, dell’11% mentre il diesel, nello stesso arco di tempo è cresciuto del 27%, (fonte radio24).
Ora, pur non essendo un tecnico, credo che il diesel sia sempre un derivato del petrolio ed allora mi domando: come mai una tale disparità?
Il prezzo del barile è aumentato notevolmente nell’ultimo anno ma non credo esista il barile del petrolio/benzina ed il barile del petrolio/diesel.
Forse che abbia inciso l’aumento delle vendite di automobili con motore diesel?
Sarà un caso oppure il fatto che le auto diesel abbiano superato in numero quelle a benzina oltre ad essere state, in assoluto, le più vendute negli ultimi due anni ha avuto una forte influenza in chi decide i prezzi alla pompa i quali, giusto per non guadagnare troppo hanno stabilito, zitti zitti, di incidere sul “prezzo giusto”.
La cosa magnifica, è che hanno avuto anche il coraggio di propinarci il decalogo del risparmio energetico con il quale i poveri cittadini, vessati da aumenti legati al prezzo del greggio e COMPLETAMENTE INDIPENDENTI dalla loro volontà, potranno spendere qualche soldo in meno. Ma come sono buoni questi petrolieri di casa nostra.
P.s. Nel frattempo, anche oggi Alitalia ha perso i soli 2,36 milioni di €…
Continua l’epopea italiana del costo benzina. Il prezzo benzina schizza sempre più in alto, il dollaro più in basso. In un’altalena anti-conformista che sta tirando la catena al collo di tutti coloro costretti ad usare un proprio mezzo a benzina / diesel. Distributori di benzina “discount” presi d’assalto, anche se magari si risparmiano solo pochi centesimi al litro… ma evidentemente oramai si sta proprio toccando il fondo.
Parliamo però sempre di costi di diesel e benzina verde al litro. Ma proviamo ad analizzare dei casi reali, su un chilometraggio e prendendo come esempio un’auto normale, popolare.
Prendiamo una FIAT Punto 1.3 Diesel (multijet) 5 porte. Macchina turbodiesel di media-bassa cilindrata. Poco meno di 70 cavalli. Trazione anteriore, e un consumo ridottissimo che la porta sul misto ad usare 4,5 litri di gasolio per 100 km (circa 22 kilometri con un litro) e ha un serbatoio di 49 litri (fonte quattroruote).
Il diesel oggi, quello normale non quello da ricchi, ha un costo medio di 1,525 € per litro (fonte prezzibenzina). Andiamo con la nostra Punto dal distributore, a secco, e facciamo il pieno: 74 € (settantaquattroeuro…) e facciamo così fumare una giornata di lavoro abbondante. Teoricamente (se non esageriamo con il pedale) con 74 € percorreremo più di 1.000 kilometri, ma secondo me è un mero sogno! Consiglio quindi di leggere la tabella del costo dieselometrico sottostante con un velo di pessimismo e di non considerare che la vostra macchina difficilmente supererà i 16-18 con un litro…
Kilometri | Prezzo (22 km/l) |
1 | € 0,069 |
10 | € 0,693 |
22 | € 1,525 |
50 | € 3,466 |
100 | € 6,932 |
150 | € 10,398 |
200 | € 13,864 |
250 | € 17,330 |
500 | € 34,659 |
1.000 | € 69,318 |
5.000 | € 346,591 |
10.000 | € 693,182 |
15.000 | € 1.039,773 |
30.000 | € 2.079,545 |
Foto di nerovivo
Visto il crescente aumento dei prezzi del carburante per autotrazione, causato dal costo del petrolio che viaggia a quasi 130 dollari a barile, il ministro dello sviluppo economico, Scajola, vuole preparare un decreto che permetta di liberalizzare le aperture di nuovi distributori di carburante, attualmente ci sono delle situazioni a livello regionale e comunale che impediscono la creazione di questi distributori, in questo modo vi saranno più promozioni e quindi avere la possibilità di trovare un qualche distributore che offre prezzi promozionali "onesti".
Questo possibile decreto, sicuramente non piacerà a nessuno, a prescindere che si potrà risparmiare sulla benzina e diesel, ma dove mettiamo l’ecologia? il verde? sarà più bello vedere più distributori che alberi per la strada? No, potevano optare per un decreto che puntasse sulle energie alternative!
Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sta lavorando ad un decreto legge per eliminare le strozzature che impediscono l’apertura di nuovi distributori di carburante.
Via wallstreetitalia
Adesso che il diesel ha raggiunto la benzina come prezzo nei distributori Q8 li troviamo a 1,486 euro al litro, mentre in altri distributori Agip e Esso, sono ancora separate come differenza di prezzo.
Per ovviare al problema di trovare un distributore che faccia prezzi onesti e quindi risparmiare sul pieno per quelli che non possono restare senza macchina e che non possono spendere tanti soldi, è stato creato un file contenente gli indirizzi delle "pompe bianche" che sarebbero i distributori senza marchio, controllati da quelli che gestiscono gli impianti in maniera totalemente autonoma e quindi senza ordini da parte delle compagnie petrolifere.
In Italia le "pompe bianche" sono quasi 300 e nella lista sono suddivise per regione.
Per scaricare la lista delle "pompe bianche", clicca qui .
Si chiamano "pompe bianche" e, con il prezzo della benzina che sfiora le stelle, sono un utile rimedio al problema del caro greggio.
Via sole24ore
Grazie al favoloso servizio di Prezzi Benzina, ho fatto un po’ di analisi “solo” sull’ultimo mese e mezzo di aumenti del diesel: cioè dal primo di aprile (pesce…). Cosa ho fatto, semplicemente ho verificato il costo del diesel normale. Quello super qualche distributore si rifiuta di farti il pieno:
è successo veramente a un amico, ha dovuto insistere dicendo che aveva la carta di credito aziendale dell’AGIP e che non doveva pagare lui…
Prezzi alla mano, associati alle date, consumo medio di una macchina diesel di media cilindrata (1.500-1.900cc) pari a 16 km/l e via di calcoli.
Al primo aprile 35 litri di diesel (un pieno, più o meno) costavano 47,180 €, mentre al primo di maggio 51,730 €: 4,55 € di differenza in un mese e mezzo per un pieno, e forse il serbatoio tiene anche di più! Ma tanto per farmi un po’ di male ho dato una occhiata anche al 2 gennaio 2008 e al 1 maggio 2007: esattamente 6,125 € e 11,55 € di differenza. Un’anno fa ogni pieno, ci regalavano pizza, birra, dolce, caffè e amaro alla “Pizzeria la Calabria”.
Ma pensiamo a chi con la mia macchina dovesse fare 1.000 km! Oggi spenderebbe 92,375€, il primo di aprile avrebbe speso 84,250€ (-8,125), il 2 gennaio 81,438 € (-10,937) e il 1° maggio 2007 71,750€ (-20,625)… continuiamo?
Nell’excel che ho creato ho inserito anche il caso dei 100.000 km anche se non ha molto senso, in quanto ci vuole del tempo per farli e sicuramente il prezzo si alza… Comunque se vuoi divertirti anche tu, ecco il file excel Il grafico l’ho omesso perchè stavo troppo male.
Postaci nei commenti i tuoi calcoli e le “similitudini” con la vita reale. Intanto vado a comprarmi un cammello… così risparmio.
dipinto di donatellaribezzo
Con il petrolio che sta sfracellando l’economia mondiale, con i suoi continui aumenti che sta mettendo in ginocchio i consumatori italiani e non è facile riuscire a risparmiare sul pieno di benzina o diesel.
Adesso la benzina è a 1,483 euro al litro, mentre il diesel è a 1,479 euro al litro, la possibilità che entrambi superino quota 2 euro al litro non è così tanto remota, questa quota potrebbe essere realtà già verso la fine dell’anno o primi 2009, e noi italiani ci chiediamo: qual’è l’alternativa? attualmente ci sono 2 carburanti che costano meno, il Gas e il Metano, potrebbero essere una valida alternativa, ma hanno i loro contro e sono:
Gas: Essendo un derivato del petrolio, anche questo risente della quotazione del petrolio e conviene solo per macchine che consumano almeno 13/15 km/l.
Metano: costa meno di tutti, ma ha due difetti e sono la bassissima distribuizione in Italia di distribuitori a Metano, e per installare la bombola a metano abbisogna di almeno 2/3 di bagagliaio, quindi poco spazio per i bagagli, alla fine conviene solo per quelli che usano la macchina per andare a lavorare e fanno almeno 100 km al giorno.
Ergo, di alternative veramente valide non ce ne sono finchè le case automobilistiche non avranno creato una macchina elettrica che vada come a benzina e che consumi come una lampadina da 40 watt! Ma è pura fantasia!
Ancora rincari record per i carburanti. La benzina e’ salita a 1,483 euro al litro e il diesel a 1,479 euro al litro.
Vai agi
Il governo Berlusconi ha già cominciato a lavorare sulla condizione economica che l’Italia sta riversando in questo momento, e in primis c’è il problema del caro petrolio che sta sconvolgendo il mercato mondiale e in particolare il nostro paese, il principale problema è il carburante che costa troppo e sempre più gente fa rifornimento con 10-20 euro perchè fare il pieno vuol dire svenarsi.
Per alleviare questo problema, il governo Berlusconi nelle mani del ministro dell’economia, Claudio Scajola, dovrebbe tagliare qualche accise che grava sul prezzo della benzina e del diesel, ma purtroppo gli italiani che speravano hanno incassato un bel NO, il motivo di questo rifiuto è che, secondo Scajola, non serve a nulla e non fa risparmiare anzi grava di più alle casse dello stato.
Quindi possiamo solo appoggiarci alla "clemenza" delle compagnie petrolifere, infatti l’Agip riproporrà l’iniziativa "Fai il pieno per la settimana" con un taglio domenicale aggiuntivo di 5,6 centesimi da applicare su tutta l’autostrada italiana.
Si allontana il nuovo sconto fiscale per mitigare il caro-carburanti. Il bonus di 2 centesimi al litro sulle accise, scaduto il 30 aprile ma lasciato in consegna al nuovo esecutivo, «è costato molto» allo Stato (l’erario perde circa 500 milioni di euro su base annua ogni centesimo) e «ha avuto uno scarso risultato sulle tasche dei cittadini», avverte Claudio Scajola, di nuovo ministro dello Sviluppo economico (ma anche delle Comunicazioni e del Commercio internazionale, ora unificati) .
Vai Sole24Ore