Da oggi 1° Luglio 2008 entra in vigore la norma sulla detassazione degli straordinari e per i premi di produttività per i dipendenti privati, ma sarà in via sperimentale per 6 mesi in modo da valutare la produttività sul lavoro.
Il beneficio di questa detassazione consiste nell’applicazione di un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali regionali e comunali pari al 10%, entro il limite complessivo di 3.000 euro lordi, sulle somme erogate a titolo di straordinari e premio di produzione e riguarda solamente i dipendenti del settore privato e che abbiano percepito un reddito annuale fino a 30.000 euro lordi.
Questa operazione ha i suoi vantaggi per chi fa tanti straordinari e permetterà di avre qualche soldino in più in busta il che è molto utile sopratutto in questo momento di crisi economica.
Oggi parte la detassazione degli straordinari per i dipendenti privati. Chi lavora di più potrà avere un bonus in busta paga. Ma a quanto ammonta? Chi ne ha diritto? E che cosa deve fare il lavoratore per ottenerlo? Ecco tutte le istruzioni per capire come cambierà lo stipendio che potrà aumentare fino a 725 euro nei prossimi sei mesi.
Via ilgiornale
Entro il mese di giugno il governo Berlusconi emenderà un provvedimento che permetterà di abolire il divieto di cumulo tra pensione e reddito di lavoro, questa notizia è stata data dal ministro del welfare, Sacconi, in modo da poter continuare a lavorare anche se si ha raggiunto il limite contribuitivo, e quindi eliminare i disincentivi a proseguire il lavoro.
Questa misura fortemente voluta dal presidente della Banca d’Italia, Mario Draghi, servirà a rilanciare l’economia, ma il governo dovrà innalzare l’età contribuitiva, speriamo solo che non la innalzi troppo altrimenti come faremo a godere la pensione se saremo troppo vecchi.
Sicuramente per la fine dell’anno ci sara un altro emendamento che permetterà di andare in pensione a 65 anni, il che significherà 40-45 anni di contributi.
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha detto oggi che entro giugno il governo presenterà un provvedimento per abolire il divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro.
Via wallstreetitalia
In Italia, non è facile trovare un lavoro che permetta di sfruttare le proprie capacità intellettive, anche se si ha una laurea, spesso si è costretti ad accettare un lavoro dequalificato.
La creatività e il talento vengono sempre più sacrificati e il processo di valorizzazione è vicino al collasso, la causa è da imputarsi alle imprese e alle scuole che non orientano lo studente in maniera perfetta al mondo del lavoro.
Attualmente la figura più richiesta è il ragioniere, ma ci sono parecchi ragazzi intelligenti e laureati con il massimo dei voti che non riescono a trovare il lavoro che gli si addice (ci mette di mezzo anche il fatto che vogliono più soldi). Il problema principale è che crediamo di essere intelligenti e superiori a tutti, invece non lo siamo, ci sono parecchi che non sanno usare internet, non leggono i giornali e quindi non sanno cosa succede nel mondo.
Ogni diplomato si chiede se conviene studiare ancora per avere la laurea, la risposta a questo dilemma non è semplice in quanto sappiamo che un laureato prende di più di un diplomato ma solo dopo tanta gavetta, la stessa che fa un diplomato e spesso i diplomati fanno più carriera dei laureati, ma questo dipende dalla situazione lavorativa.
Quindi per migliorare la situazione bisogna valorizzare la persona cercando di migliorare le sue capacità, solo così si potrà andare avanti e si riuscirà a trovare il lavoro adatto alle proprie capacità e fare carriera.
Poveri ma geniali? Ma dove? A che serve il genio, quand’anche l’avessero nel Dna, ai 48 italiani su cento che non sanno usare Internet, alla spaventosa maggioranza che non sa neanche una lingua straniera, alla quasi totalità che non sa cosa succede nel mondo? Dove starebbe questo genio, poi, che nomi ha? Rubbia, Levi Montalcini, Dulbecco, i nostri premi Nobel, che poi hanno tutti studiato e lavorato all’estero? "Michelangelo diventò un grande artista perché aveva un muro da affrescare, e io in Italia non avevo un muro", così, amaro, Riccardo Giacconi, premio Nobel 2002 per la Fisica, italiano all’anagrafe, americano per obbligo.
Vai Repubblica
Adesso non vota più, hanno chiuso le urne e adesso si attenderà chi sarà il nuovo sindaco di Roma 2008, Rutelli o Alemanno.
Gli elettori romani che hanno votato per il ballottaggio hanno già deciso chi diverterà il nuovo sindaco di Roma.
Per adesso ci sono i dati provvisori per l’elezione a presidente della provincia di Roma, Zingaretti o Antoniozzi
Eccovi i dati per l’elezione del presidente della provincia di Roma sono i seguenti:
ZINGARETTI AL 54,89%
ANTONIOZZI AL 45,1%
Fonte Messagero
A novembre la Commissione Europea prevedeva per l’ economia italiana una crescita nel 2008 dell’ 1,4%. A febbraio erano state riviste le valutazioni e dimezzato la previsione allo 0,7%. Oggi esce invece un’ ulteriore aggiustamento (forse definitivo) che valuta le possibilità di crescita dell’ economia del nostro paese ad un modestissimo 0,5% (più credibile delle versioni precedenti, se si considera che nella relazione unificata del governo si parla di 0,6%).
Il motivo di tali revisioni al ribasso è probabilmente dovuto ad un trimestre gennaio-febbraio-marzo più “roseo” di quelli che saranno i successivi mesi dell’ anno, per i quali si prevede crescita piatta.
Sempre la Commissione Europea auspica una crescita nell’ anno 2009 dello 0,8. C’è da aspettarsi di peggio?
In Italia ci sono persone che faticano a sopravvivere fino a fine mese, e sono persone oneste che dichiarano quello che hanno, non evadono le tasse, pagano le bollette insomma rispettano la legge a differenza di altre persone che fanno la vita bella, hanno ville da sogno, yacht enormi, ma allo stato dichiarano di non avere nulla.
Questo è possibile in quanto se dichiarano bancarotta sono costretti a dare quello che hanno per ripianare il crack finanziario, ma sotto sotto hanno un conto nascosto in quanche banca estera in modo da poter vivere agiatamente a discapito di quelli che si sono fidati e che hanno perso tutto o quasi.
I Italia ci sono i Ciarrapico, i Tanzi, i Cragnotti, i Fiorani, i Previti , le Wanna Marchi etc. etc. la lista, di questo tipo di persone, è infinita hanno tutto ma dichiarano il nulla e così non risarciscono quelle persone che ci hanno rimesso con le loro operazioni finanziarie.
Il caso più eclatante è quello di Ciarrapico che dice di non avere nulla intestato a lui, invece sfrutta i prestanome per arginare il fisco, purtroppo queste operazioni sono nell’ordine del giorno, vediamo Calisto Tanzi, l’ex presidente del Lazio calcio, condannato per bancarotta fraudolenta in merito al crack Parmalat ma poi rilasciato e vive benissimo senza alcun problema economico.
Per quanto riguarda Fiorani, che è stato beccato insieme ai "furbetti" come Ricucci ma nonostante questo lo vediamo in giro in Yacht con delle belle donne, e della imbonitrice Wanna Marchi che ha rovinato parecchie famiglie e si è anche messa a piangere davanti alla TV, la vediamo in giro con sua figlia, con le loro pelliccie e macchine costose.
Riassumendo alla fine questi ricchi nullafacenti che si sono aproffittati di noi onesti cittadini non vengono puniti come si deve, anzi continuano a fare la bella vita come prima anzi più di prima e noi? picche!
Dichiarandosi nullatenenti. Come Ciarrapico. L’imprenditore è stato più volte indicato, senza contestazioni, come titolare di società editoriali, stabilimenti termali, cliniche private, alberghi, ristoranti e aziende di acque minerali. Lo stesso leader di Forza Italia dichiarò di averlo candidato nella convinzione che fosse «utile perché proprietario di giornali». Errore: anche quei quotidiani figurano intestati ad altri. Lui invece, nonostante i costi della campagna elettorale, continua a non avere nulla da offrire ai creditori. E il suo caso, più che l’eccezione, sembra ormai la regola.
Anche Calisto Tanzi è uno strano nullatenente, con villa e moglie milionaria. Calisto Tanzi nella sua villa di Parma, all’ex patron della Parmalat va riconosciuto di aver confessato le sue colpe nella storica bancarotta da 15,5 miliardi di euro, sacrificando subito le società personali, la sua flotta di jet privati, due yacht e una tenuta agricola. La Guardia di finanza gli ha sequestrato altri 816 mila euro su 12 conti italiani, 9,3 milioni in titoli alla Popolare di Lodi, 129 mila dollari alle Isole Cayman, due Balilla e una Range Rover, che Calisto però conserva come «custode».
Vai wallstreetitalia
Domani 25 aprile, anniversario della liberazione, il comico genovese Beppe Grillo, sarà presente nelle maggiori città italiane per manifestare il suo dissappunto nei confronti del sistema politico e per sottolineare la possibilità di abrogare l’ordine dei giornalisti, eliminare la legge Gasparri e quindi i finanziamenti alla stampa.
Dopo il primo Vaffa Day del 08 settembre 2007 nella quale ci sono state parecchie adesioni anche per protestare contro il governo Prodi che aveva scontentato tutti, adesso questo secondo Vaffa Day serve a poco in quanto Berlusconi non ha ancora creato il governo e i problemi sono gli stessi, alla fine diventerà come un fuoco di paglia che tenderà a scomparire.
Il fenomeno Grillo è dovuto al fatto che parecchi sono stufi della situazione economica e politica che l’Italia sta attraversando, ma sappiamo benissimo che queste manifestazioni servono a poco se non a creare quel folkore di provocazione.
Abolire, fare, costruire, togliere, etc. sono tutti verbi che troveremo in queste manifestazioni che alla fine saranno come parole al vento, ergo possiamo solo stringere i denti ed andare avanti.
"Abroghiamo l’ordine dei giornalisti, la Gasparri e i finanziamenti pubblici alla stampa"
All’indomani della prima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi nel 1994, le celebrazioni del 25 aprile furono segnate dalla tensione per l’arrivo al governo, per la prima volta nella storia italiana, dei postfascisti di An. Le celebrazioni di domani si annunciano altrettanto tese, ma questa volta il motivo principale non è il trionfo del Pdl. A creare un clima conflittuale è stata la scelta di Beppe Grillo di organizzare il suo secondo Vaffa Day proprio in concomitanza con l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Vai Repubblica
Il rapporto tra i due paesi, il Tibet e la Cina organizzatrice delle Olimpiadi 2008, si è ulteriormente deteriorato a causa del fatto che la Cina non vuole concedere l’indipendenza al Tibet e nonostante le continue manifestazioni pacifiche non abbiano fatto cambiare idea al governo cinese, anzi, questo, ha attuato un "attacco" nei confronti di queste persone innocenti, uccidendole!
L’indipendenza del Tibet è pienamente legittima e quasi tutto il mondo appoggia questa decisione e molti governi vorrebbero optare per un boicottaggio delle Olimpiadi Cinesi, cosa che il Dalai Lama non vuole, lui è per la non violenza e la pace.
In ogni modo sappiamo benissimo che non ha senso boicottare le Olimpiadi di Pechino 2008, in quanto noi stessi viviamo con la loro esportazione, diffatti quasi tutto quello che è stato costruito è "Made in China".
Questa vignetta umoristica dovrebbe farvi capire la situazione attuale: