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Cominciano a scendere i prezzi del carburante

Monday, November 16th, 2009

Come previsto, stanno per cominciare i ribassi dei prezzi del carburante. Adesso che è passata l’estate e siamo in un periodo “tranquillo” dove nessuno va in vacanza, quindi le compagnie pretrolifere hanno cominciato a tagliare i prezzi della benzina e del diesel. Le compagnie che hanno aderito a questo taglio sono: Agip, Erg, Esso, Shell e Total, la media è di 1 cent al litro. Sicuramente durerà poco in quanto tra poco è Natale e di conseguenza si metteranno d’accordo per aumentare, gradualmente, i prezzi.
 
Quindi il consiglio più ragionevole sarebbe quello di fare il pieno prima delle festività Natalizie in modo da spendere meno oppure rivolgersi alle pompe bianche.

‘Agip ha diminuito di 1 centesimo entrambi i prodotti, con la benzina andata a 1,307 euro/litro e il diesel a 1,143 euro/litro. Erg ha ridotto di 1,5 centesimi la verde e di 1,6 centesimi il diesel, portando i prezzi di riferimento rispettivamente a 1,304 e 1,139 euro/litro. Esso ha corretto all’ingiu’ la benzina di 0,9 centesimi, andando a 1,309 euro/litro, e il diesel di 0,5 centesimi, fino a 1,150 euro/litro’.

Via adnkronos

Ecco i motivi perchè il prezzo della benzina non scende a pari del petrolio

Thursday, September 4th, 2008

Tutti noi abbiamo notato che quando il prezzo del greggio aumenta, automaticamente aumenta anche il prezzo del carburante, mentre quando scende il prezzo del greggio, il prezzo carburante rimane come prima all’inizio per poi scendere con molta lentezza con le conseguenti proteste da parte del consumatore.

La situazione attuale è di gran lunga migliore di qualche mese fa dove ipotizzavano il prezzo del petrolio a 200 dollari a barile quindi le compagnie petrolifere dovrebbero già ridurre il prezzo della benzina e del diesel di qualche centesimo considerando anche il fatto che questi prezzi in Italia sono tra i più alti in europa.

I motivi del perchè il prezzo del carburante non scende di pari passo al prezzo del greggio è dovuto al fatto che il governo Berlusconi ha messo in vigore una nuova tassa la Robin Tax che incide sul guadagno delle compagnie petrolifere e per ammortizzare i costi tendono a rallentare il più possibile la riduzione del prezzo della benzina e diesel.

«Nei primi otto mesi del 2008 i margini lordi di distribuzione per benzina e gasolio sono aumenti, nella media, del 7,4%, rispetto all’intero 2007 e ciò è dovuto alla lentezza con cui il prezzo finale si adegua alla diminuzione delle quotazioni del petrolio».

Attualmente possiamo solo affidarci alle cosidette pompe bianche che costano meno.

Via ilsole24ore

Il prezzo del petrolio scende ma la benzina no!

Friday, July 25th, 2008

Quelle poche volte che il prezzo del petrolio tende a scendere, vediamo che il prezzo del carburante alla pompa non segue la stessa strada anzi scende dopo 2-3 giorni , mentre se il prezzo del greggio aumenta, in un attimo salgono i prezzi del carburante, insomma è una manovra che le società petrolifere hanno sempre seguito.

E’ da anni che va in questo modo, ma le società petrolifere dovevano capire che l’Italia è in una situazione economica critica quindi se avessero abbassato i prezzi nella stessa velocità di quando li devono aumentare sarebbe stata una buona cosa e in vece hanno pensato ai loro interessi diffatti c’è in atto un continuo scaricabarile tra gestori e società petrolifere.

Tutte le associacioni a tutela del consumatore fanno appello al governo purchè faccia qualcosa per fermare questa speculazione vera e propria, ma si sa che Berlusconi & company non possono fare nulla in quanto hanno già redatto la Robin Tax e i risultati si vedono, in negativo ovviamente.

Agosto si sta avvicinando e inizieranno gli esodi estivi, il che causerà un aumento incontrollato del prezzo del carburante come negli anni passati e la soluzione quale sarà? mah.

La storia si ripete e la gente (giustamente) s’infuria o taglia i consumi: il prezzo del petrolio sale e quello alla pompa viene adeguato subito; il prezzo scende - come in questi ultimi giorni - e il riallineamento, se c’è, è molto, ma molto più lento.

Via gazzettino

Auto diesel in crisi, costo benzina alle stelle

Tuesday, June 17th, 2008

Continua l’epopea italiana del costo benzina. Il prezzo benzina schizza sempre più in alto, il dollaro più in basso. In un’altalena anti-conformista che sta tirando la catena al collo di tutti coloro costretti ad usare un proprio mezzo a benzina / diesel. Distributori di benzina “discount” presi d’assalto, anche se magari si risparmiano solo pochi centesimi al litro… ma evidentemente oramai si sta proprio toccando il fondo.

Parliamo però sempre di costi di diesel e benzina verde al litro. Ma proviamo ad analizzare dei casi reali, su un chilometraggio e prendendo come esempio un’auto normale, popolare.

Prendiamo una FIAT Punto 1.3 Diesel (multijet) 5 porte. Macchina turbodiesel di media-bassa cilindrata. Poco meno di 70 cavalli. Trazione anteriore, e un consumo ridottissimo che la porta sul misto ad usare 4,5 litri di gasolio per 100 km (circa 22 kilometri con un litro) e ha un serbatoio di 49 litri (fonte quattroruote).

Il diesel oggi, quello normale non quello da ricchi, ha un costo medio di 1,525 € per litro (fonte prezzibenzina). Andiamo con la nostra Punto dal distributore, a secco, e facciamo il pieno: 74 € (settantaquattroeuro…) e facciamo così fumare una giornata di lavoro abbondante. Teoricamente (se non esageriamo con il pedale) con 74 € percorreremo più di 1.000 kilometri, ma secondo me è un mero sogno! Consiglio quindi di leggere la tabella del costo dieselometrico sottostante con un velo di pessimismo e di non considerare che la vostra macchina difficilmente supererà i 16-18 con un litro…

Kilometri Prezzo (22 km/l)
1 € 0,069
10 € 0,693
22 € 1,525
50 € 3,466
100 € 6,932
150 € 10,398
200 € 13,864
250 € 17,330
500 € 34,659
1.000 € 69,318
5.000 € 346,591
10.000 € 693,182
15.000 € 1.039,773
30.000 € 2.079,545

Foto di nerovivo

Caro benzina, il governo vuole liberalizzare i distributori

Wednesday, June 4th, 2008

Visto il crescente aumento dei prezzi del carburante per autotrazione, causato dal costo del petrolio che viaggia a quasi 130 dollari a barile, il ministro dello sviluppo economico, Scajola, vuole preparare un decreto che permetta di liberalizzare le aperture di nuovi distributori di carburante, attualmente ci sono delle situazioni a livello regionale e comunale che impediscono la creazione di questi distributori, in questo modo vi saranno più promozioni e quindi avere la possibilità di trovare un qualche distributore che offre prezzi promozionali "onesti".

Questo possibile decreto, sicuramente non piacerà a nessuno, a prescindere che si potrà risparmiare sulla benzina e diesel, ma dove mettiamo l’ecologia? il verde? sarà più bello vedere più distributori che alberi per la strada? No, potevano optare per un decreto che puntasse sulle energie alternative!

Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sta lavorando ad un decreto legge per eliminare le strozzature che impediscono l’apertura di nuovi distributori di carburante.

Via wallstreetitalia

Ecco la lista dei distributori di benzina economici

Friday, May 16th, 2008

Adesso che il diesel ha raggiunto la benzina come prezzo nei distributori Q8 li troviamo a 1,486 euro al litro, mentre in altri distributori Agip e Esso, sono ancora separate come differenza di prezzo.

Per ovviare al problema di trovare un distributore che faccia prezzi onesti e quindi risparmiare sul pieno per quelli che non possono restare senza macchina e che non possono spendere tanti soldi, è stato creato un file contenente gli indirizzi delle "pompe bianche" che sarebbero i distributori senza marchio, controllati da quelli che gestiscono gli impianti in maniera totalemente autonoma e quindi senza ordini da parte delle compagnie petrolifere.

In Italia le "pompe bianche" sono quasi 300 e nella lista sono suddivise per regione.

Per scaricare la lista delle "pompe bianche", clicca qui .

Si chiamano "pompe bianche" e, con il prezzo della benzina che sfiora le stelle, sono un utile rimedio al problema del caro greggio.

Via sole24ore

Benzina: analizziamo il costo per noi

Wednesday, May 14th, 2008

Grazie al favoloso servizio di Prezzi Benzina, ho fatto un po’ di analisi “solo” sull’ultimo mese e mezzo di aumenti del diesel: cioè dal primo di aprile (pesce…). Cosa ho fatto, semplicemente ho verificato il costo del diesel normale. Quello super qualche distributore si rifiuta di farti il pieno:

è successo veramente a un amico, ha dovuto insistere dicendo che aveva la carta di credito aziendale dell’AGIP e che non doveva pagare lui…

Prezzi alla mano, associati alle date, consumo medio di una macchina diesel di media cilindrata (1.500-1.900cc) pari a 16 km/l e via di calcoli.

Risultato della veloce analisi

Al primo aprile 35 litri di diesel (un pieno, più o meno) costavano 47,180 €, mentre al primo di maggio 51,730 €: 4,55 € di differenza in un mese e mezzo per un pieno, e forse il serbatoio tiene anche di più! Ma tanto per farmi un po’ di male ho dato una occhiata anche al 2 gennaio 2008 e al 1 maggio 2007: esattamente 6,125 € e 11,55 € di differenza. Un’anno fa ogni pieno, ci regalavano pizza, birra, dolce, caffè e amaro alla “Pizzeria la Calabria”.

Ma pensiamo a chi con la mia macchina dovesse fare 1.000 km! Oggi spenderebbe 92,375€, il primo di aprile avrebbe speso 84,250€ (-8,125), il 2 gennaio 81,438 € (-10,937) e il 1° maggio 2007 71,750€ (-20,625)… continuiamo?

Nell’excel che ho creato ho inserito anche il caso dei 100.000 km anche se non ha molto senso, in quanto ci vuole del tempo per farli e sicuramente il prezzo si alza… Comunque se vuoi divertirti anche tu, ecco il file excel Il grafico l’ho omesso perchè stavo troppo male.

Postaci nei commenti i tuoi calcoli e le “similitudini” con la vita reale. Intanto vado a comprarmi un cammello… così risparmio.

dipinto di donatellaribezzo

Il carburante aumenta ancora, qual’è l’alternativa?

Tuesday, May 13th, 2008

Con il petrolio che sta sfracellando l’economia mondiale, con i suoi continui aumenti che sta mettendo in ginocchio i consumatori italiani e non è facile riuscire a risparmiare sul pieno di benzina o diesel.

Adesso la benzina è a 1,483 euro al litro, mentre il diesel è a 1,479 euro al litro, la possibilità che entrambi superino quota 2 euro al litro non è così tanto remota, questa quota potrebbe essere realtà già verso la fine dell’anno o primi 2009, e noi italiani ci chiediamo: qual’è l’alternativa? attualmente ci sono 2 carburanti che costano meno, il Gas e il Metano, potrebbero essere una valida alternativa, ma hanno i loro contro e sono:

Gas: Essendo un derivato del petrolio, anche questo risente della quotazione del petrolio e conviene solo per macchine che consumano almeno 13/15 km/l.

Metano: costa meno di tutti, ma ha due difetti e sono la bassissima distribuizione in Italia di distribuitori a Metano, e per installare la bombola a metano abbisogna di almeno 2/3 di bagagliaio, quindi poco spazio per i bagagli, alla fine conviene solo per quelli che usano la macchina per andare a lavorare e fanno almeno 100 km al giorno.

Ergo, di alternative veramente valide non ce ne sono finchè le case automobilistiche non avranno creato una macchina elettrica che vada come a benzina e che consumi come una lampadina da 40 watt! Ma è pura fantasia!

Ancora rincari record per i carburanti. La benzina e’ salita a 1,483 euro al litro e il diesel a 1,479 euro al litro.

Vai agi

Il Ministro Scajola non vuole tagliare le accise sulla benzina

Friday, May 9th, 2008

Il governo Berlusconi ha già cominciato a lavorare sulla condizione economica che l’Italia sta riversando in questo momento, e in primis c’è il problema del caro petrolio che sta sconvolgendo il mercato mondiale e in particolare il nostro paese, il principale problema è il carburante che costa troppo e sempre più gente fa rifornimento con 10-20 euro perchè fare il pieno vuol dire svenarsi.

Per alleviare questo problema, il governo Berlusconi nelle mani del ministro dell’economia, Claudio Scajola, dovrebbe tagliare qualche accise che grava sul prezzo della benzina e del diesel, ma purtroppo gli italiani che speravano hanno incassato un bel NO, il motivo di questo rifiuto è che, secondo Scajola, non serve a nulla e non fa risparmiare anzi grava di più alle casse dello stato.

Quindi possiamo solo appoggiarci alla "clemenza" delle compagnie petrolifere, infatti l’Agip riproporrà l’iniziativa "Fai il pieno per la settimana" con un taglio domenicale aggiuntivo di 5,6 centesimi da applicare su tutta l’autostrada italiana.

Si allontana il nuovo sconto fiscale per mitigare il caro-carburanti. Il bonus di 2 centesimi al litro sulle accise, scaduto il 30 aprile ma lasciato in consegna al nuovo esecutivo, «è costato molto» allo Stato (l’erario perde circa 500 milioni di euro su base annua ogni centesimo) e «ha avuto uno scarso risultato sulle tasche dei cittadini», avverte Claudio Scajola, di nuovo ministro dello Sviluppo economico (ma anche delle Comunicazioni e del Commercio internazionale, ora unificati) .

Vai Sole24Ore

Prezzi Petrolio: il primo maggio termina il bonus governativo

Monday, April 28th, 2008

Il costo del petrolio sale ancora e da giovedì primo Maggio aumenterà di 2 centesimi al litro, il che porterà diesel e verde a livelli mai raggiunti, colpa della scadenza dello “sconto f2 centesimi al litro,iscale” voluto dall’ancora attuale governo, in applicazione della finanziaria 2008, che prevede la possibilità di emanare un provvedimento che riduca l’impatto del caro petrolio, prevista per il 30 Aprile 2008. Nella capitale la benzina è quotata a 1, 43 euro al litro, mentre il gasolio a 1,40 euro a litro, ciò sta a significare che per un pieno di gasolio gli italiani dovranno spendere oltre 12 euro in più rispetto allo scorso anno. Per capire quanto è aumentata la benzina dobbiamo portarci indietro nel tempo fino agli inizi di maggio 2007 quando la essa costava circa 1,30 euro al litro e il gasolio 1,15 euro; ciò sta a significare che il carburante è aumentato in un anno di circa 13 centesimi, mentre il gasolio di circa 25 centesimi. L’aumento della benzina ha portato scompensi in tutte le nazioni; a Londra il 27 Aprile è stato chiuso per uno sciopero, un oleodotto del Mare del Nord che garantisce al paese britannico il 40% del fabbisogno di petrolio e gas, lavorando il greggio proveniente da circa 70 giacimenti; tutto ciò ha causato un aumento dei prezzi nell’ultima settimana, in Europa. Negli Stati Uniti d’ America la debolezza del dollaro nei confronti dell’euro ha contribuito all’aumento del prezzo del greggio; il cartello dei Paesi produttori di petrolio, l’ OPEC ha aumentato la produzione giornaliera di 500.000 barili. Un altro fattore importante è dato dagli attacchi in Medio Oriente; l’Arabia Saudita, il primo produttore al mondo di greggio sta esaurendo le sue risorse, come successe che in passato, durante la prima guerra del golfo quando la produzione di petrolio crollò in Iràq e in Kwait.