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Archive for July, 2008

Google compra Mediaset

Thursday, July 31st, 2008

E’ incredibile ragazzi. Ormai la notizia della denuncia Mediaset contro Youtube (by Google) ha fatto il giro del mondo. Il risarcimento di 500 milioni di €, pari a circa 780 milioni di $ è di dimensioni colossali.

Tutti erano in attesa di contromosse da parte di Youtube, o meglio di Google, ma nessuno si aspettava la mossa che è successa in questi minuti e che si sta diffondendo via web tramite Instant Messaging.

Google compra Mediaset

Ebbene si, il gruppo tecnologico ormai più grande e potente al mondo, risponde alla denuncia Mediaset (Berluscolandia) con una mossa assolutamente di forza. Pare che i fondatori si siano sentiti talmente offesi dai fatti che subito si sono messi all’opera per l’acquisizione della maggioranza delle quote.

Cosa succederà al gruppo Mediaset ora? Quali i risvolti sull’economia italiana e sulla politica? Staremo a vedere attendendo i comunicati ufficiali.

p.s.: Questa è chiaramente una bufala. Ogni fatto citato, oltre all’effettiva denuncia in corso, è puramente frutto di fantasia e non è minimamente collegato alla realtà dei fatti. La notizia seria la trovate qui.

L’instant messaging funziona anche in ufficio?

Thursday, July 31st, 2008
istant messaging

istant messaging

Quanto sia intrusiva nella vita quotidiana la tecnologia della comunicazione è sempre più dibattuto. In particolare, si osservano nelle aziende approcci assai diversi a seconda della propensione all’uso della tecnologia nel business, alla cultura del top management.

L’istant messaging, ad esempio, è una vera rivoluzione nel modo di comunicare anche in azienda tra colleghi, specie dove ci sono distanze che imporrebbero l’uso di altri media più tradizionali, come il telefono per una normale telefonata.
Una ricerca, pubblicata sul “Journal of Computer Mediated Communications”, smentirebbe la credenza che l’instant messaging sia un mezzo usato in aggiunta al telefono e alla posta elettronica, e che quindi aumenti le interruzioni riducendo la produttività.

“In realtà - spiega K. Garret, coautore dello studio - la messaggistica istantanea è spesso sostituta da altri mezzi che comportano un maggior livello di interruzione, come telefono, conversazioni di persona ed e-mail. Con i messaggi iniati tramite appostiti programmi sul pc si hanno conversazioni più concise.
Abbiamo scoperto che gli impiegati usano questa tecnologia in modo strategico, per avere risposta a brevi domande o per assicurarsi la disponibilità di un collega prima di interromperlo con mezzi più intrusivi”. (via mymarketing.net)

In ufficio invece il social networking passa attraverso l’instant messaging (Gtalk, Msn Messenger, Skype…). Una ricerca americana condotta su un campione di circa 1000 impiegati, evidenzia i vantaggi dell’instant messagging: distrae meno di una telefonata, ruba minor tempo, è più immediato di una e-mail.

Odissea Alitalia

Thursday, July 31st, 2008

Prima delle elezioni di aprile c’èra stato l’interessamento di AirFrance che era intenzionata a rilevare Alitalia, ovviamente alle loro condizioni che a questo punto erano molto più vantaggiose, ma purtroppo aveva prevalso l’onore di patria e quindi l’esigenza di salvare Alitalia pur sapendo che era praticamente impossibile salvarla e in più si sono messi in mezzo i sindacati e alla fine Alitalia è diventata un buco nero dove buttare via i soldi.

Dopo le elezioni c’è stata una fase di menefreghismo che ha portato questa compagnia in una situazione insostenibile, adesso il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che salverà Alitalia grazie alle nuove idee e i soldi che stanno arrivando, ma intanto sono già in atto 5.000 esuberi.

Il controsenso di questa operazione è che vogliono sfoltire la rosa della compagnia e in più hanno comprato 90 nuovi aerei, ovviamente con i soldi dei contribuenti, insomma non si capisce come verrà gestita Alitalia, sembra più una operazione tappabuchi e l’unico ottimista è solo Berlusconi, mentre tutti dicono che il baratro è imminente.

Il premier preannuncia la fine dell’emergenza Alitalia: “Ci sono le idee e ci sono i soldi. Ripristino delle tratte e 90 nuovi aerei. I 5mila esuberi? A questo punto sono il male minore, i sindacati non ci fermeranno”.

Via ilgiornale

Mediaset denuncia Youtube per 500 milioni di euro

Wednesday, July 30th, 2008

Mediaset ha depositato al tribunale Civile di Roma un atto di citazione contro YouTube e Google per “illecita diffusione e sfruttamento commerciale di file audio-video di proprieta’ delle societa’ del gruppo” chiedendo un risarcimento di almeno 500 milioni di euro.
Via|ADNKronos

Questo è quanto dice AdnKronos. Lapidario.
Interroghiamoci però, perchè Mediaset denuncia un colosso come Google per dei video caricati da utenti?
La storia che c’è dietro è probabilemente un’altra e, tanto per cambiare, si tratta di interessi. Probabilmente, come peraltro già sta facendo, Mediaset intende rafforzare le sue dotazioni web e fornire podcast dei suoi programmi ai propri utenti, magari con registrazione gratuita, ma più probabilmente pagando pochi euro.
Come già in passato la RAI, anche Mediaset si adegua alla politica del “questo è mio e se lo vuoi vedere lo vedi da me alle mie condizioni”, dimostrando ignoranza per la cultura del web e soprattutto poca senso critico. A mio modo di vedere ha sbagliato, secondo voi?

Poveri spagnoli, non sanno quello che fanno

Wednesday, July 30th, 2008

Ma vi sembra?!

Può una nazione come quella spagnola permettersi di perdere la compagnia di bandiera in una fusione con la ben più grande e solida British Airways?

Come si fa a non voler osteggiare un percorso che porterà, probabilmente alla scomparsa dell’Iberia a favore di una compagnia aerea di dimensioni internazionali?

Vuoi mettere il progetto italiano che ha, per fortuna, evitato il ratto della nostra Alitalia da parte di AirFrance?

Vuoi mettere la gestione dei, pare, 5000 e più esuberi che verranno trattati in maniera soft, (parole del capo del Governo), tramite prepensionamenti: chi paga? Tramite cassa integrazione: chi paga? E tramite ammortizzatori sociali: chi paga?

Del resto il Primo Ministro è stato chiaro: i soldi ci sono, quindi la flotta potrà essere rinnovata, (chi pagherà questo rinnovo?) e, addirittura si potrà riparlare di un’alleanza con l’Air France di quello Spinettà convinto che per salvare Alitalia ci voglia un esorcista…o forse un esorciccio.

Tranquilli cari concittadini, noi mica siamo fessi come gli spagnoli, noi ci teniamo a mantenere in vita Alitalia ed a farla diventar un tutt’uno con Airone i cui conti sono notoriamente prosperi come gli agganci politici.

E poi i sondaggi danno il Governo al 63% quindi, che problema c’è?

Mutui: il virus USA dilaga

Wednesday, July 30th, 2008

Nonostante le assicurazioni del governo americano. Nonostante le rassicurazione della UE e del nostro governatore Draghi, la crisi USA (ex mutui subprime) continua a mietere danni. Un vero virus finanziario (firus: financial virus), che pare non essere marginabile.

Secondo una recente stima del New York Times sarebbero almeno 150 gli istituti a rischio su un totale di 7.500 a livello nazionale. Una lista delle 90 banche più esposte era stata compilata già in primavera dalla Federal Deposit Insurance Corporation, agenzia governativa che fornisce assicurazioni sui depositi bancari. La classifica, che potrebbe essere allungata al prossimo aggiornamento in agosto, non includeva IndyMac tra gli istituti più a rischio. (via la7)

Ma è proprio la stessa banca IndyMac che nei scorsi giorni è stata protagonista di un pesante fallimento. E a seguire altri due istituti minori, che sono state inglobate in questi giorni nella Mutual of Omaha Bank.

Arriverà una ulteriore ondata di crisi anche sul mondo bancario italiano? Cosa possiamo fare affinche i nostri mutui non schiaccino ulteriormente gli stipendi, già tartassati da ogni tipo di tassa?

foto originale by Ice Blade

Niente rimborsi ai partiti, lo stato non ha soldi

Wednesday, July 30th, 2008

La legge prevede che dopo ogni campagna elettorale lo stato debba rimborsare le spese di tutti i partiti politici e domani doveva essere il giorno che il governo doveva aprire le casse e procedere con il rimborso spese pari a 50 milioni di euro, invece c’è stata la brutta sorpresa: le casse sono vuote!

Diffatti Montecitorio ha comunicato ai diretti interessati che il ministero del tesoro non ha a disposizione tale somma e che devono attendere tempi migliori e arrangiarsi con le loro disponibilità, però c’è stata la piena disponibilità del presidente della Camera, Gianfranco Fini, a risolvere al più presto la situazione spronando il ministero del tesoro a trovare subito quei soldi.

C’è da dire che quei soldi, sono dei contribuenti italiani e 50 milioni di euro sono veramente tanti come rimborso spese, proviamo a pensare che se cadesse anche questo governo prima dei 5 anni previsti ecco che bisogna tirare fuori altri 50 milioni!
Insomma bisognerebbe fare una legge dove ogni partito deve arrangiarsi con le proprie risorse senza attinguere dalle casse dello stato che servono a ben altre cose più importanti.

I rubinetti si chiudono anche per i partiti, segno che la crisi è davvero nera. Niente rimborso elettorale per le forze politiche che domani 31 luglio avrebbe dovuto incassare 50 milioni di rimborso per le spese sostenute per il rinnovo della Camera del 13 e 14 aprile. Svolta obbligata all’insegna dell’austerity, comunque una novità senza precedenti.

Via repubblica

Il social networking, un flop tra gli over 40, colpa della…

Tuesday, July 29th, 2008

Sono meno del 25% negli Stati Uniti i navigatori del web con un’età superiore ai 40 anni che usano i social network. Sono i baby boomers, quelli nati negli anni ’50 e ’60, figli del boom economico post bellico, che oggi sono quelli che lavorano, guadagnano e hanno di conseguenza possibilità di spendere soldiLo evidenzia il rapporto “Boomers, Healthcare and Interactive Media”, di JWT BOOM/ThirdAge.

Il mercato analizzato è quello americano. Per le aziende non è una bella notizia, specie per quelle che investono nelle nuove nuove piattaforme e nei nuovi spazi di comunicazione per promuoversi a costi contenuti. Risultato, il social networking all’interno dei processi di comunicazione promozionale potrebbe subire una rallentamento, i vantaggi non sarebbero così immediati.

A questo rapporto si affiancano altre ricerche. La ExactTarget ha diviso gli utenti dai 35 ai 65 anni in 10 differenti categorie. Gli utenti dai 35 ai 44 anni usano in modo costante i social network, ma più l’età avanza più l’uso dei social network diminuisce. Per gli utenti tra i 55 e i 64 anni quelli che usano i social network sono solo il 13%, fino a diminuire al 4% per gli utenti dai 65 anni in avanti. In confronto a questi dati, però, più dei ¾ degli utenti internet di età compresa tra i 15 e i 24 anni usano assiduamente i social network. (via mymarketing.net).

Quarantenni e cinquantenni hanno un rapporto consolidato con i mezzi del web tradizionale (email, banner, siti informativi di giornali…), hanno notevole influenza in azioni di word of mouth (passaparola) e i messaggi comunicati sui social network potrebbero essere ben veicolati da questo target..
Cosa frena quindi questi utenti ad usare il social networking: la privacy. Una vera barriera psicologica.

Detassazione straordinari pubblico impiego dal 2009

Tuesday, July 29th, 2008

Il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, ha deciso che dal 2009 partirà in via sperimentale per un tempo di 12 mesi, la possibilità di detassare gli strordinari per gli statali come già succede per il privato.
Questa possibilità permetterà di valutare al meglio la situazione degli straordinari del pubblico impiego, tenendo anche conto che nella maggior parte dei casi gli straordinari vengono convertiti in ferie da smaltire nell’anno.

Comunque questa è una buona occasione per chi fa tanti straordinari in particolare modo per chi lavora nella sanità, sicuramente andrà a buon fine e speriamo che questa detassazione sia definitiva.

Dal prossimo anno partira’ la sperimentazione per la detassazione degli straordinari anche per i dipendenti del pubblico impiego. Lo ha annunciato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, spiegando che l’impegno del governo e’ nel documento che verra’ presentato oggi ai sindacati a Palazzo Chigi.

Via ansa

Contro la droga: Chi è senza pasticca scagli la prima pietra!

Tuesday, July 29th, 2008

Forse passerò per il blogger moralizzatore. Ma questa situazione mi fa veramente uscire di testa. Non capisco. Non capisco proprio. Spero solo che qualcuno dei piani alti, anche in forma anonima, possa darmi (darci) delle risposte. Non è possibile.

Lunedì 28/07/2008, Italia 1. Ore 24 (circa).
Trasmissione: “tutto in una notte”.
Tre giornaliste, in varie città (Lolret de Mar, Londra e Brescia) in giro per una notte, parallelamente, per vedere il divertimento, anzi lo sballo dei giovani. Alcol, fiumi di alcol. Modi diversi di bere. Ma sempre solo tanto tanto tanto alcol. Uomini donne e alcol.

Ma la cosa che mi ha fatto izzare non è stato l’alcol. Ma la droga. Discoteca a Sirmione. Nel giro di dieci minuti la giornalista aveva in mano tre pasticche di ecstasy, o quello che fosse. Cuore blu. Cuore del cazzo. Cuore di morte. Cuore che magari si ferma: effetto della droga, causa della droga. Mah.

Intanto si ferma e non ti droghi più. Dieci minuti, non di più. E negli stessi dieci minuti ha scoperto chi si calava, chi vendeva e chi ha la roba migliore. Lei: una giornalista. Una ragazza normale in una serata fottutamente normale.

A questo punto mi chiedo:

  • dove sono i buttafuori
  • dove sono i titolari dei locali
  • dove sono i poliziotti anti-droga
  • dove sono i magistrati
  • dove sono i genitori a cui arriva a casa un figlio fatto
  • dove sono moglie / mariti / fidanzati che si trovano un compagno cotto
  • dove sono gli amici che non si calano

Manina sulla coscienza. Dice bene Valentina che alla fine la colpa è di chi si cala e accetta la morte. Ma non ti sembra che la colpa anche di tutti coloro che sanno perfettamente e nulla fanno? Se vedi uno incidentato a fianco della strada, magari privo di sensi, e non fai nulla si chiama omissione di soccorso. Forse anche se vedi uno che si cala è omissione di soccorso.

foto di D.Net