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Archive for December, 2008

Meno male che in Italia abbiamo il ministro della morale pubblica.

Friday, December 19th, 2008

Finalmente è tornato il fustigatore dei costumi, il giustiziere delle ingiustizie economiche e lo scopritore di ogni truffa.

Il Ministro dell’economia Tremonti, (e per la cronaca: chi se ne frega se sia di destra o di sinistra), a margine dell’incontro dell’Ecofin, (vedi qui), ha fatto lo spiritoso riguardo il Financial Stability Forum guidato da Draghi, perché nessuno si è accorto della truffa che l’ex capo della borsa newyorkese Madoff, (50 miliardi di dollari), stava portando avanti da anni, (poco importa che certe truffe esistano da sempre…ma forse prima mancava un Tremonti).

Il nostro ministro, dall’alto della sua saggezza, ha compreso, meglio di chiunque altro, (ed infatti l’Italia viene considerato da decenni ma, stranamente anche oggi un paese: corrotto ed inaffidabile) quello che ci vuole per uscire dalla crisi: moralità e legalità.

La moralità, ammetto, è il termine che mi fa uscire dai gangheri: pensatori e filosofi, dibattono da più di duemila anni su cosa sia la moralità ed il nostro genio della lampada ha belle pronta la ricetta per la moralità adatta al popolo? La sua moralità o quella di chi? Ma la moralità a cui si riferisce Tremonti è forse migliore della mia? Ci vuole spiegare, a noi poco intelligenti, il nostro vate, come farà, nella sua immensa magnanimità, a farci partecipi della GIUSTA MORALITA’?

Vogliamo poi parlare della legalità? Potremmo cominciare snocciolando i dati della Guardia di Finanza sull’evasione totale che pare, (ma lui sicuramente, se fosse stato lasciato in pace avrebbe trovato le giuste soluzioni…) essere aumentata di un bel 30% rispetto allo scorso anno, (vedi qui)?

Pensate un po’, il nostro ministro dell’economia, fa di professione il tributarista, non ha preso con se nessun economista al dicastero, però, sapendosi geniale, ha capito tutto da sempre e conosce alla perfezione il da farsi per far uscire l’Italia al più presto dalla recessione: magari si potrà usare qualche bel condono che tanto bene fa alla moralità, (vedi qui), oppure si potrà decidere di salvare una qualche azienda decotta facendo spendere un paio di miliardi ai cittadini che meritano di essere puniti essendo dei caproni che non capiscono la grandezza del disegno tremontiano, (vedi Alitalia).

Mi scuseranno gli amici del sito per lo sfogo, ma trovo allucinante che chi è in politica da almeno un decennio ed ha contribuito, con tutta la classe dirigente del nostro bel Paese, a farci arrivare dove siamo, possa dare lezioni senza che nessuno si permetta di dirgli in faccia ciò che si merita.

 

Gli italiani amano il gioco d’azzardo

Thursday, December 18th, 2008

Nonostante la crisi economica che sta mettendo in ginocchio parecchie famiglie che fanno fatica a soppravvivere fino a fine mese, ci sono sempre più italiani che amano giocare d’azzardo, con il lotto, superenalotto, cavalli, videopoker, casinò online e infine il “gratta e vinci” che è il gioco più amato, in particolare modo il “Milionario” da 5 euro c’è gente che spende anche 50 euro alla volta per sperare di trovare la schedina fortunata da 100.000 o da 500.000 euro.

Ma la parte più preoccupante è che sempre più gente ama entrare nei casinò online per giocare al videopoker o al black Jack, oppure a Poker nella versione Texas Hold’em dove parecchi giocatori ci hanno perso svariati gruzzoli, perchè non erano abbastanza bravi.

Insomma gli italiani amano il gioco d’azzardo e ci spendono parecchi soldi, senza pensare alla famiglia e troviamo sempre più persone che hanno perso tutto quello che avevano, casa compresa, purtroppo non è facile porvi rimedio, bisogna avere il sostegno della famiglia per riuscire ad uscire da questa pericolosa malattia del gioco.

Lo stato italiano è contraddittorio, dice che è contro il gioco d’azzardo, ma di per sè è un biscazziere con i suoi “gratta e vinci”, lotto, superenalotto e giochi vari.

Italiani malati di gioco d’azzardo. Lotto, superenalotto, bingo totocalcio, cavalli e scommesse e naturalmente anche il gioco on line. Una febbre che ha contagiato l’82 per cento della popolazione almeno secondo i risultati dell’indagine condotta dal Conagga (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo) in collaborazione con il Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza).

Via ilgiornale

La scarpata del giornalista a Bush costa sette anni di carcere

Monday, December 15th, 2008

Tutto il mondo sa che Bush non ha fatto delle cose perfette, anzi ha messo in ginocchio l’economia americana e mandato in guerra i soldati americani in irak per delle inesistenti armi chimiche, adesso gli iracheni lo odiano tanto come questo gornalista iracheno che ha mostrato tutto io suo odio tirandogli una scarpa, per fortuna Bush l’ha schivata, adesso questo signore è diventato un eroe nazionale nonostante rischi sette anni di carcere, in quanto lanciare le scarpe contro qualcuno è uno dei peggiori insulti nella cultura araba.

Mi domandavo cosa sarebbe successo in Italia se qualcuno avesse lanciato una scarpa al nostro presidente del consiglio, Silvio Berlusconi? forse lo avrebbero condannato ma sicuramente non avrebbe fatto alcun giorno in carcere grazie al indulto, questa è la giustizia italiana.

Il giornalista iracheno che ha scagliato le sue scarpe contro il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, atto visto come un enorme insulto, è diventato improvvisamente famoso in Iraq.

Via corriere

Conti Dormienti, cosa fare?

Saturday, December 13th, 2008

Ad agosto 2007 è entrato in vigore il Regolamento di attuazione della Finanziaria 2006 in materia di depositi dormienti, che ha reso obbligatoria una campagna di informazione per il risveglio dei conti, prescrivendo l’obbligo per gli intermediari di dare avviso ai titolari dei conti inattivi delle giacenze, prima che queste vengano introdotte, se non reclamate, in un fondo gestito dal Tesoro destinato prevalentemente a risarcire coloro che sono rimasti vittime di crack finanziari (Parmalat, Bond Argentini e in ultimo Alitalia).

Rientrano in questa categoria tutti quei rapporti contrattuali (conti correnti, fondi comuni, certificati di deposito, azioni e obbligazioni) di importo superiore a 100 euro, per i quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione da parte del titolare, o di un suo delegato, negli ultimi dieci anni.

Cosa fare?
Andate sul sito del Ministero delle finanze a questa pagina e cercate inserendo nome e cognome se voi o qualche parente siete titolari di un conto considerato dormiente. Mi raccomando fate più prove poichè può essere che il sistema riconosca male le keyword inserite.

Una volta fatto ciò, se risultate titolari di un conto o un deposito dormiente, basta fare un’operazione sul conto, ma consigliamo comunque di recarsi presso la vostra Banca o Posta e chiedere informazioni.

Vendono il pesce vecchio di tre anni e lo danno come fresco

Friday, December 12th, 2008

Come ben sappiamo il dio denaro non guarda in faccia nessuno, come in questo caso mettevano in vendita del pesce congelato vecchio di tre anni e lo spacciavano come appena pescato, lo scongelavano e ricongelavano di continuo  nonostante avesse perso colore e la sua puzza, c’èra sempre qualcuno che lo comprava e che andava a finire in qualche ristorante d’Italia.

Questo scandalo è stato scoperto dalla guardia costiera in un magazzino di Bisceglie dove hanno rilevato degli orrori che farebbero impallidire chiunque, dallo sgombro con l’occhio nero, pesci che galleggiavano nell’acqua calda e addirittura usavano il monossido di carbonio per dare un tocco di colore “fresco” al pesce, mi fermo qui perchè rischierei di nauseare troppo il lettore, ma vi assicuro che c’è di peggio.

Visto che siamo in pieno periodo natalizio e i ristoranti devono rifornirsi di pesce per i cenoni di natale e di capodanno e la maggior parte di questi si rifornivano in questo magazzino, tanto il consumatore non se ne accorgeva, metti che se preparano un risotto di pesce ecco che mescolano un pò del pesce fresco e un pò di quello avariato e il gioco è fatto, il cliente paga fior di palanche per queste cose.

Insomma è il caso di dire fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

Il pesce puzza dalla cesta. E’ lì dal 2005, nell’angolo in fondo a destra di questa cella frigorifera con le stalattiti sulle pareti. Il fetore stenderebbe un pinguino. “Filetti di persico africano” è scritto sulle casse di polistirolo a meno venti. Dentro, uno sull’altro, dei tranci che, al netto di tre anni di congelamento, hanno abbandonato il tradizionale colore rosa carico della carne per un meno allettante giallognolo striato di bianco.

Via repubblica

Ricucci il furbetto patteggia e va a casa

Wednesday, December 10th, 2008

Dopo che avevano arrestato Stefano Ricucci per i seguenti reati di corruzione, aggiotaggio, falso e appropriazione indebita nell’abito della fallita scalata a RCS, alla gestione dei fondi previdenziali e alla assegnazione della gara di appalto del patrimonio immobiliare Ensarco, ha deciso di rendersi colpevole e quindi di patteggiare la pena che è stata pari a 3 anni di reclusione che sono stati “azzerati” dall’indulto e così se ne va a casa tranquillo e beato, magari se ne andrà alle Maldive per scaricare lo stress subito.

Insomma Ricucci il furbetto dopo che ha voluto arricchirsi sulle spalle dei poveri consumatori, non si farà neanche un giorno di carcere e continuerà la sua vita di prima anzi meglio di prima, quindi mi domando, ma questa è la giustizia? se fosse stato un povero disgraziato lo avrebbero messo in galera, invece adesso è fuori per lo shopping natalizio come se non fosse successo niente.

Tre anni di condanna, previo patteggiamento, per Stefano Ricucci. Al manager sono stata concesse le attenuanti generiche ed i benefici della scelta del rito alternativo. La pena è completamente coperta dall’indulto

Via repubblica

I tassi scendono ma le banche fanno con calma

Wednesday, December 10th, 2008

Dopo che il presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, aveva tagliato i tassi di interesse del 0,75%, portando quindi il tasso di interesse al 2,5% e in più i tassi interbancari, euribor a 1 mese era a circa 3,2%, a 3 mesi era a circa 3,54% e infine il tasso eurobor a 6 mesi, che al 90% è il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile, era a 3,61%, rispetto a qualche mese fa c’è una differenza a quasi 2 punti percentuale in meno, ma le banche stanno facendo troppo le furbette, in quanto preferiscono aspettare che si alzi il tasso euribor, prima di abassare le rate del mutuo.

Dobbiamo tenere conto che il 2,5% della BCE è tutto di guadagnato solo per le banche in quanto riceve denaro al quel tasso e lo passa al cliente aumentato di 1-2 punti percentuale e in più c’è lo spread che varia dal 0,5% al 1,5%, tutto questo deve farci capire quanto guadagnano le banche con i mutui a tasso variabile, purtroppo quello che ci rimette da tutto questo è il cliente, siamo in una situazione economica molto delicata e perdere i clienti non fa bene a loro quindi dovevano agevolare il percorso, invece hanno fatto il contrario pensando solo ai loro interessi.

Vista la situazione bisognerebbe fare una protesta significativa in quanto il governo non fa nulla di concreto per spronare le banche ad accelerare il ribasso delle rate del mutuo, dovrebbero capire che così si innalzerebbe il potere di acquisto, quindi protestiamo, facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi!

I mutui variabili continuano a costare cari, nonostante i tassi scendano. Un po’ come la benzina: il costo della materia prima diminuisce, ma il prezzo al distributore viene ritoccato con calma e ponderazione. Nelle banche il meccanismo è più complicato, come tutto quello che succede dietro gli sportelli. Vedi e non vedi, intuisci appena la spiegazione dell’impeccabile bancario in giacca e cravatta, però quando a fine mese arriva la rata del mutuo capisci che qualcosa non torna. norme esistono già, non bisogna toccarle, anzi se possibile rafforzarle».

Via ilgiornale

La lotta all’evasione fiscale diventerà più efficace

Tuesday, December 9th, 2008

Con il nuovo decreto legge attuato con le misure anti-crisi, ci sarà meno burocrazia e più controlli in ambito fiscale, che permetterà di snellire le formalità rendendo più semplice e quindi più efficare l’operatività dell’agenzia delle entrate, insomma hanno tolto gli obblighi relativi all’invio, in via telematica, del resoconto delle operazioni effettuate tramite distributori auomatici, l’usabilità dei crediti in compensazione per importi superiori a 10.000 euro, l’incasso da parte dei professionisti tramite strumenti finanziari tracciabili e infine hanno tolto l’obbligo di presentare tutti gli elenchi clienti e fornitori.

Bisogna considerare che questo tipo di obblighi erano praticamente inesistenti in quanto non erano mai entrati in vigore e per questo li hanno soppressi, infine ci saranno dei controlli approfonditi in base al tenore di vita e al reddito percepito dal contribuente in modo da trovare eventuali discrepanze,

Non so se questo contribuirà a debellare l’evasione fiscale ma di furbi ce se sono sempre e quindi non sarà facile trovarli.

Meno adempimenti formali, più controlli sostanziali. Per la lotta all’evasione, sembra questa la strada che è stata tracciata dal Governo, prima con la manovra d’estate (decreto legge 112/08, convertito nella legge 133), poi con le misure anti-crisi (decreto legge 185/08, in corso di conversione).

Via ilsole24ore

Ogni giornale potrà ricevere più di 4 milioni di euro dallo Stato.

Thursday, December 4th, 2008

L’articolo comincia così: “ Il mondo dell’editoria può tirare un sospiro di sollievo[…]”, (pag 22 del Sole 24 ore di oggi)

Il Governo, dopo aver deciso l’aumento dell’iva sulla TV satellitare per avere soldi da utilizzare nell’attuale crisi, ha deciso di togliere il tetto dei 4 milioni di euro per ogni singola testata, (ripeto: PER OGNI SINGOLA TESTATA…), ai contributi per l’editoria.

Personalmente non mi fa ne caldo ne freddo che si aumenti l’iva su un bene voluttuario, lasciando perdere il conflitto di interesse che, a parte questi pochi giorni, è dimostrato, purtroppo, non interessare affatto gli italiani.

Ciò che ritengo grave è che i giornali, che dovrebbero informare e muovere l’opinione pubblica, ricevano soldi, e tanti, dal governo.

Pensate che chiunque abbia ricevuto dei soldi da un governo di qualsiasi colore esso sia, farà di tutto per entrare in contrasto con esso?

Pensate che i nostri grandi quotidiani, che si battono da anni per le liberalizzazioni, siano credibili quando parlano di libero mercato per gli altri ma continuano a prendere i soldi dei contribuenti per andare avanti?

Nessuno si ricorda, per esempio, della casa editrice finanziata in toto dai contributi editoriali dello stato di tal Italo Bocchino, figura di spicco del PdL, (vedi qui), per la bellezza di 380.000 euro?

Questi sono i risultati dei contributi editoriali dati, come sempre a pioggia, dal nostro Stato spendaccione che quando si tratta di farsi gli affari propri è generosissimo.

 

La bufala di Magdi Allam

Monday, December 1st, 2008

Magdi Allam fonda il partito “Protagonisti per l’Europa Cristiana” e comincia con una bufala.
Se andate sul sito del partito vedete in bella vista una foto. Eccola.

Notate qualche stranezza?