L’inflazione verso il 3%, ma la Bce non può alzare i tassiL’inflazione di Eurolandia punta dritto verso il 3\%. Complici l’impennata del petrolio e dei generi alimentari, i prezzi viaggiano ai massimi degli ultimi sei anni. Anche il 2007, quindi, si chiuderà con un’inflazione decisamente sopra al 2\%, obiettivo della Bce . Una volata che aumenta la pressioni sull’Eurotower, alle prese con un ‘rompicapo’ che si complica di giorno in giorno: da una parte i prezzi che aumentano e per il controllo dei quali servirebbe una stretta. Dall’altra parte, invece, la crescita rallenta e un aumento dei tassi di interesse non gioverebbe.Nonostante le iniezioni di liquidità, sia da parte dell’istituto centrale europeo sia da parte della Fed, la crisi sui mercati, legata ai mutui subprime statunitensi, non sembra placarsi e continuerà a essere una delle variabili più importanti che le due banche centrali dovranno terranno in considerazione nel decidere sui tassi, visti e considerati gli impatti che questa sta avendo sull’economia.
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La Bce valuti il taglio dei tassi
La rigida politica monetaria della Bce diventa oggetto di critica aperta da parte delle grandi banche internazionali proprio quando il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, in un discorso tenuto nel North Carolina, ha definitivamente accreditato l’ipotesi di un ulteriore taglio dei tassi d’interesse già nel prossimo mese (secondo alcune fonti l’11 dicembre). Bernanke ha ammmonito che la Fed «dovrà essere assolutamente vigile e flessibile» considerando che l’economia è stata «significativamente colpita» dalle recenti turbolenze finanziarie.
Ma da Oltre Atlatico ieri è partito un attacco diretto all’opposta visione della Bce. «Le preoccupazioni per il rafforzamento dell’euro mal si conciliano con i timori di un rischio di crescita dell’inflazione», e ora a Francoforte «dovrebbero essere aperti a valutare la possibilità di tagliare i tassi». L’invito è giunto a Jean Claude Trichet in un’originale lettera aperta inviata da Erik F. Nielsen, capo economista europeo della Goldman Sachs, alla Bce. In una seduta leggermente positiva per i mercati azionari mondiali, con Wall Street stabile (S&P500 +0,05%, Nasdaq +0,20%) e l’Europa in rialzo (Dj Euro Stoxx 50 +0,58%), l’analisi macroeconomica sottostante la lettera è chiara e articolata (si veda il testo integrale della lettera pubblicata a fianco). Ma ancor più chiaro è il messaggio che Goldman Sachs invia alla Bce: i tassi d’interesse vanno abbassati anche in Europa. Invertendo così le attese in materia di tassi che hanno risentito di «una comunicazione al mercato da parte della Bce meno efficace di quanto sarebbe stato auspicabile». Il riferimento è alle «attese di una nuova stretta monetaria», generata dagli incrementi del prezzo del greggio e di altre materie prime con evidenti ripercussioni «sulle aspettative di inflazione futura».
A giudizio del capo-economista di Goldman Sachs, invece, «l’euro si è già apprezzato al di sopra el suo valore di equilibrio e ogni ragionevole analisi suggerisce che l’inflazione dovrebbe scendere al di sotto del 2% nei prossimi dodici mesi». L’analisi si chiude con una richiesta di ribasso dei tassi, quasi esplicita anche nell’orizzonte temporale. «La pubblicazione delle nuove previsioni della Bce per il 2009, il prossimo 6 dicembre, potrebbe essere per la Bce un’eccellente opportunità per riguadagnare coerenza».
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Google annuncia una nuova iniziativa volta a creare elettricità da fonti energetiche rinnovabili, ad un costo inferiore rispetto all’elettricità prodotta dal carbone. Questa nuova iniziativa, conosciuta anche come Progetto RE C (renewable energy cheaper than coal), si focalizzerà inizialmente sullo sviluppo di tecnologie per la produzione e l’utilizzo di energia termo-solare, eolica e per la realizzazione di sistemi geotermici ed altre tecnologie competitive. “Vogliamo applicare la stessa creatività ed innovazione alla sfida per la produzione di elettricità rinnovabile a livello globale e a costi inferiori rispetto a quella generata dal carbone” aggiunge Page. “E’ in atto un incredibile sforzo nei riguardi dell’energia rinnovabile. Le tecnologie sono state sviluppate in modo da evolversi in attività in grado di fornire elettricità più economica di quella prodotta dal carbone. Siamo interessati a sviluppare nuove tecnologie competitive a livello di costi e rispettose dell’ambiente. Pur essendo consapevoli dell’esistenza di alcune tecnologie molto promettenti, crediamo che ce ne siano molte altre da scoprire e realizzare”.
Google ha annunciato oggi il lancio di un’iniziativa strategica nel campo delle fonti rinnovabili, che punta a creare elettricità ad un costo inferiore rispetto all’elettricità prodotta dal carbone.Nel 2008 Google prevede di investire parecchi milioni di dollari in ricerca e sviluppo e in progetti connessi all’utilizzo di energia rinnovabile. Come parte del processo di pianificazione in atto, la società sta anticipando inoltre l’investimento di centinaia di milioni di dollari in progetti innovativi per lo sviluppo di energia rinnovabile che portino ad un ritorno positivo per la stessa.
Nel tasso variabile, a eccezione della durata più breve (dieci anni), Banca Woolwich offre un tasso del 4,75%. Un mese fa, su tutte le scadenze, l’offerta migliore era il 4,93% di Ing Direct. Sul tasso fisso il calo è più modesto. Ma oggi ci si può finanziare per dieci anni al 5,21%, contro il 5,25% di un mese fa (in entrambi i casi con Ing Direct). E, per fare solo un altro esempio, sui 15 anni la migliore offerta un mese fa era il 5,52% di Ing Direct. Oggi il 5,4% di Banca per la Casa. In lieve aumento, invece, il tasso per la durata massima, 40 anni: dal 5,99% che l’Agricola mantovana offriva lo
scorso mese, al 6,05% attuale di Bnl.
La prima cosa che si chiede a chi accende un mutuo per comprare casa è se vuole quello a tasso fisso o quello a tasso variabile. Per saperlo ci vorrebbe la sfera di cristallo. Il primo non ha bisogno di spiegazioni, si paga sempre la stessa rata, il secondo dipende dal costo del denaro sul mercato finanziario, che è fluttuante: se aumenta, la rata diventa più alta, se diminuisce diventa più bassa. Esistono anche mutui a tasso misto, oppure a tasso variabile ma con rata fissa, in cui gli eventuali aumenti o diminuzioni si riflettono sulla durata del contratto allungandola o abbreviandola. Conviene sentire un consulente di fiducia, considerando che negli USA molti si sono rovinati con l’aumento delle rate dei mutui, mettendo in crisi il sistema bancario. E’ anche necessario informarsi se il mutuo proposto dalla banca abbia un tasso iniziale (di ingresso) più basso per le prime rate rispetto al tasso che verrà applicato successivamente per le restanti rate (cosiddetto tasso a regime, il quale è, ovviamente, quello più importante). Al fine di avere una chiara rappresentazione degli obblighi cui occorrerà fare fronte, è senz’altro opportuno richiedere alla banca il “piano di ammortamento”.
Vai agoramagazine
Ebbene si, anche l’Italia si sta adeguando, e lo sta facendo alla velocità della luce. Nonostante la nostra nazione continui ad avere grossi problemi infrastrutturali, nonchè nascano numerose barzellette tecniche, l’approccio alle banche online sta notevolemente aumentando.
“Nel 2006 sono, infatti, oltre 11,5 milioni i conti correnti abilitati per internet, phone e mobile banking, pari al 37% del totale, con un incremento del 25% rispetto al 2005. In pratica, un conto su tre ‘corre’ on line o su telefono e nel 58% dei casi (circa 6,7 milioni, con un aumento del 19% rispetto al 2005) sono conti correnti effettivamente attivi e utilizzati più di una volta alla settimana. Internet si conferma, anche per il 2006, il canale alternativo al tradizionale sportello preferito dai clienti della banche italiane.”
via Il Sole 24 ORE
Lo attesta una ricerca fatta dall’Osservatorio e-Committee dell’Abi, su 271 banche: 10.5 milioni di conti sono stati abilitati per operare online. Più fatica invece la crescita del phone banking: gli italiani usano il telefono solo 16 volte l’anno. Piccolo appunto: il gruppo San Paolo ha la mobile banking, ma non è attiva con Wind, nemmeno la notifica dei pagamenti con carta…
Questa la dichiarazione di Giuseppe Zadra, direttore dell’ABI:
“Internet, Mobile Banking e carte di pagamento hanno un denominatore comune importante, che è quello della modernità. Utilizzare strumenti di pagamento moderni, dal bonifico online alla carta PagoBancomat significa non solo più efficienza, velocità e sicurezza per le famiglie e le imprese, ma anche contribuire in modo significativo all’opera più generale di ammodernamento del Paese, soprattutto alla vigilia di un appuntamento importante come quello con la Sepa”
via tomshw.it
Per sottolineare l’importanza e la sicurezza delle nuove tecnologie bancarie e interbancarie.
Pirelli ha avviato oggi la produzione di pneumatici vetture ad alte prestazione in Cina, nel secondo stabilimento del gruppo nella provincia di Shandong. La fabbrica occupa una superficie coperta di 70.000 metri quadri con una capacità produttiva di 3 milioni di pezzi l’anno circa con 1.000 dipendenti e aree sufficienti a contenere un’espansione fino a 10 milioni di pezzi, spiega una nota. L’investimento ammonta a quasi 100 milioni di dollari.
Il gruppo Pirelli vuole arrivare ad avere entro 2010 il 10% della propria capacità produttiva nei pneumatici in Cina. I pezzi prodotti nel nuovo impianto cinese saranno destinati al mercato locale e al Far East. Lo ha detto il presidente del gruppo, Marco Tronchetti Provera, a margine dell’inaugurazione del nuovo impianto di pneumatici per auto di Yangzhou. Ha aggiunto che il 10% rappresenta l’obiettivo minimo ed è destinato ad aumentare. La Cina è un’area in forte ed impetuosa crescita e questo permetterà di avere una forte redditività. Puntando sulla fascia alta di gamma, vogliamo arrivare con il nuovo impianto ad un ebit margin a due cifre vendendo sul mercato locale e esportando nell’area.
Vai notizie.alice
Philips Electronics acquisterà il produttore statunitense di luci Genlyte per 2,7 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro), creando così la prima società del settore in Nord America.
La società lancerà un’offerta a 95,50 dollari per ogni azione Genlyte nei prossimi cinque giorni lavorativi. Il cda di Genlyte sostiene l’offerta.
Vai reuters
Royal Philips Electronics ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Genlyte Group per 2,7 mld di dollari. L’offerta di Philips per il gruppo attivo nella produzione di impianti di illuminazione, e’ pari a 95,50 dollari per azione, con un premio del 52% rispetto alla chiusura in Borsa di Genlyte venerdi’. Il board dell’azienda raccomandera’ agli azionisti di aderire all’offerta.Genlyte nei 12 mesi che si sono chiusi a settembre ha registrato vendite per 1,6 mld.
Vai wallstreetitalia
Summers, ex segretario del tesoro americano lancia l’allarme, legato alla crisi dei mutui (mutui subprime) che ha sconvolto il mercato americano:
“A lanciare l’allarme dalle colonne del Financial Times e’ l’ex segretario al Tesoro Usa, Larry Summers, che ha richiamato le autorita’ ad un intervento urgente per fronteggiare i danni della crisi del credito globale. ‘Senza risposte politiche piu’ forti di quelle che abbiamo visto - scrive Summers - c’e’ il rischio che le conseguenze siano sentite per il resto del decennio e oltre’.”
via Repubblica.it | Finanza
Sulla base dei dati delle ultime 6 settimane, credo che la probabilita’ sia aumentata e sarei sorpreso se non vedessimo un significativo rallentamento il prossimo anno
via Borsa Italiana
A quanto pare gli annunci fatti dal FED sono in pieno contrasto con quanto dichiara l’ex segretario. Una situazione atipica per l’America, in grado di rialzarsi sempre in tempi brevi dalla crisi economiche. Anzi, la sua repentinità nel cambiare le situazioni ha sempre creato gap nei confronti del vecchio continente, sempre meno reattivo alle problematiche.
Questa mattina ai vertici di Telecom Italia finalemnte dovrebbe insediarsi Galatieri affiancato dall’amministratore delegato Barnabè.
La situazione del titolo di Telecom Italia venerdì non era delle più rosee, scambiato a 2.14, grazie a questa notizia oggi sembra ringiovanire.
A 200 giorni di distanza dalla firma dell’accordo con la spagnola Telefonica, la priorità per il nuovo ticket di vertice resterà quella di predisporre un piano industriale capace sia di dare stabilità a una infrastruttura strategica per il Paese sia di convincere il mercato. Così da permettere ai soci di Telco, la cassaforte subentrata a Olimpia nella catena di controllo, di colmare parte della minusvalenza accumulata tra il prezzo di carico (2,67 euro per gli italiani, per gli spagnoli 2,85 euro) e i 2,16 euro segnati venerdì in Piazza Affari.
Via ilGiornale
Ma non è l’unica news che riguarda il colosso Telecom infatti Forbes ci annuncia che Telecom Italia SpA e Fiat SpA uniscono le forze per creare una centralina che unirà le vetture ed i cellulari per fornire servizi di informazione mobile.
Una grande iniziativa che porta benefici in borsa ad entrambe le aziende.
Telecom Italia SpA and Fiat SpA’s components unit Magneti Marelli said they have joined forces to connect vehicles to mobile phone networks and provide infomobility services.
Via Forbes