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Archive for December, 2007

Qualche luce sui Bond Argentini

Monday, December 31st, 2007

Abbiamo già parlato dei Bond argentini o Tango-bond
Purtroppo la situazione non è stata delle più rosee e da anni oramai si aspetta una soluzione che provochi quanto meno danni è possibile.

Non c’è una soluzione di rientro completa ma sembra che ci sia uno spiraglio dove poter recuperare il 30%, offerta migliore della precedente emessa nel 2005 dove si offriva il 25% di rientro riemettendo e quindi investendo di nuovo sui nuovi bond.

Insomma, si starebbe riaccendendo una speranza, molto probabilmente l’ultima, per i possessori degli ormai famigerati tango-bond congelati. Si parla sulla stampa di una possibile nuova proposta economica. L’ultima chiamata per gli obbligazinoisti esteri finiti loro malgrado nel vortice del crack, molti dei quali, ricordiamolo, sono italiani

Via TGFin

Fine d’anno tutta in rialzo per wallstreet

Monday, December 31st, 2007

Ecco che vogliamo chiudere bene il 2007 con una notizia incoraggiante, wallstreet chiude in rialzo

Avvio in territorio positivo per Wall Street per un rimbalzo tecnico
dopo la pesante chiusura di ieri, mentre il mercato attende
i dati sulle vendite di nuove case Usa. L’indice Dow Jones
nelle prime battute della seduta registra un progresso dello
0,66% a 13.447,32 punti. Il Nasdaq avanza dello 0,69% a
2.696,03 punti e l’S&P 500 e’ in rialzo dello 0,68% a
1.486,15 punti.

Un augurio di un posperoso 2008 a tutti i trader italiani.

Eurostar più caro del BMW

Friday, December 28th, 2007

Di questi giorni le proteste dei pendolari velenosi per le condizioni tremende dei treni in cui viaggiano e per in continui ritardi. Di tutti i giorni le proteste legate alle ferrovie dello stato sollevate dai propri utenti.
Problema fondamentale: la qualità dei viaggi.

Posti scomodi, scarsa pulizia, servizi ridotti all’osso ma soprattutto ritardi, ritardi e ritardi.
Ferrovie dello Stato trova quindi una soluzione al problema: aumentare i prezzi.

“Volano i prezzi dei treni. A cominciare dall´Eurostar. Dal primo gennaio scattano infatti gli aumenti delle tariffe dei treni di fascia alta. Rimarranno invece invariati i costi per i treni pendolari. Oltre che per l´Eurostar, bisognerà sborsare il 15% in più per un biglietto sulle tratte ad Alta Velocità.”
via l’Unità.it


Treni quindi sempre più cari specie sulle lunghe tratte. Costi del biglietto che si ammortizzando tranquillamente se con un mezzo privato si viaggia in due.
Dove sono quindi gli incentivi per viaggiare con i mezzi pubblici e salvaguardare l’ambiente?
Vediamo voi gentili lettori cosa ne pensate delle ferrovie dello stato con un veloce sondaggio: diamogli un voto da 1 a 5, chiaramente 1=schifo e 5=ottimo servizio.

Create polls and vote for free. dPolls.com

Colgo l’occasione di porgervi i miei migliori auguri di buon anno, anche da parte di tutta la redazione.

Il 2008 sarà il nuovo inferno per gli italiani!

Thursday, December 27th, 2007
Le previsioni per il 2008 sono, come al solito, nefaste.
Per il prossimo anno, sarà ancora più difficile riuscire a risparmiare a causa dei continui aumenti della materia prima, con queste bollette che si rincarano, ci chiediamo “cosa dobbiamo fare per vivere in santa pace?” e la risposta è quella di resistere magari ci sarà un momento di pausa e quindi di flessione dei prezzi.
Il guaio più grande è il possibile aumento del tasso variabile, al 95% ci sarà questo passaggio dal 4,00% al 4,25% con conseguente aumento della rata del mutuo, attendiamoci di trovare parecchie famiglie insolventi, cioè che non saranno in grado di saldare i loro debiti.

Il 2007 è stato un anno terribile e il 2008 non sarà da meno anzi sara ancora peggio (spero che il pessimismo non mi attanagli!) ci sono troppi speculatori che ci guadagnano in questa situazione di crisi economica.

Le domande che ci poniamo tutti noi sono le seguenti:
Ce la faremo? quando finirà tutto questo?
Chi ci risponderà?…..

Adusbef e Federconsumatori lanciano un altro allarme caro-vita e calcolano che nel biennio ’07-’08 tra alimentari, mutui e bollette la spesa per le famiglie sia aumentata di oltre 2.500 euro. Solo per l’anno alle porte l’aumento potrebbe superare i 1.700 euro. La stangata è attesa su tutto: dalla luce al gas, alla nettezza urbana, a banche e assicurazioni, dai mezzi pubblici alle autostrade, dal canone Rai ai bolli auto e moto.
Per le famiglie (3,2 milioni) che hanno contratto un mutuo a tasso variabile ‘per precisa responsabilità delle banche’, dal 1 gennaio 2008 ci saranno aumenti di rate pari a 550 euro su base annua, nel caso di un mutuo trentennale di 100.000 euro; di ben 1.100 euro l’anno, nel caso peggiore di un mutuo trentennale di 200.000 euro.

Vai tgcom

L’aumento di spesa maggiore su base annua sarà per i generi alimentari, con un impatto pari a 420-440 euro, seguita da riscaldamento (125-135 euro), benzina e carburanti (120-130 euro), gas (72-85 euro), tariffe ferroviarie (65-75 euro), luce (38-45 euro), rc auto (26-40 euro), nettezza urbana (30-40 euro), servizi bancari (25-30 euro), tariffe autostradali (24-30 euro), bolli auto-moto, addizionali regionali (25-35 euro) e infine il canone per l’abbonamento della Rai (2 euro in più).

Vai notizie.alice

Se la benzina continua così, con il suo grafico tocchiamo la luna

Friday, December 21st, 2007

Ragazzi mi sono levato una curiosità, ma forse era meglio non farlo. Innanzi tutto volevo sapere meglio come è costituito il prezzo della benzina e sul sito tariffe.it ho trovato un ottimo articolo dove viene spiegato ogni singolo componente del prezzo. Vediamo l’immagine:

Il rosso è il costo della benzina prodotto e di tutti i prezzi accessori ad esso legati. Il giallo è l’Iva.
Il blu invece è l’accisa statale. La più grande mazzata dello stato: tutte le imposte che gravano sul prodotto, locali regionali e statali! L’accisa pesa all’incirca il 52,00 % dell’intero costo della benzina, senza contare poi l’iva che è un altro 20% (del costo benzina puro + accise).
Sono cose che sappiamo tutti, ma conti alla mano fanno veramente molto male!

Free Image Hosting at www.ImageShack.usAdesso però voglio proprio farvi male e vi propongo un simpatico grafico sull’andamento del costo della benzina, prendendo come valori i valori medi del costo della verde al self service: dati del ministero dell’industria, fonte prezzibenzina.it!

Cliccate sul grafico e rendetevi contro dell’impressionante crescita! I dati vanno dal 20/12/2007 al 1/1/2001! Una crescita del 30,4%: da 1,039€ al litro (erano in lire) del 2001, fino a 1,355 € al litro di ieri, passando per un minimo storico (del periodo) di 0.976 € al listro del 28/12/2001!

Dove andremoa finire? Quando lo stato rimuoverà o abbasserà le accise?
Intanto previsti aumenti per questi giorni, compresi gli aumenti delle autostrade!

Gli italiani non riescono più a risparmiare e nel 2008 sarà peggio.

Friday, December 21st, 2007
Gli italiani fanno sempre più fatica a mettere da parte qualche euro per il futuro, la causa è riconducibile agli stipendi non in linea con l’inflazione e comunque troppo bassi e il tasso variabile che sta mietendo vittime ogni volta che aumenta e la BCE è intenta ad aumentare di un altro quarto di punto con il rischio di mandare sul lastrico parecchie famiglie!

Bisognerebbe usare i vecchi trucchi della nonna, cioè mettere da parte almeno 100/150 euro al mese in un salvadanaio in modo che per la fine dell’anno si possa arrivare a 1200/1800 euro per il proprio futuro e anche quello dei nostri figli.

Stipulare un mutuo 4/5 anni fa era conveniente e in più c’èra il boom dell’investimento del mattone, adesso siamo arrivati al punto che il mercato immobiliare si è fermato e adesso poche famiglie decidono di contrarre un mutuo.

Quando il tasso di interesse aumenterà fino al 4,25%, ci ritroveremo parecchie famiglie con un secondo/terzo lavoro a discapito della famiglia stessa, insomma si vivrà per lavorare e non lavorare per vivere!

Una famiglia su due non riesce più a risparmiare. E un eventuale aumento dei tassi di interesse rischierebbe di aggravare la situazione perché in molti avrebbero difficoltà nell’onorare il pagamento mensile della rata del mutuo. Ma è anche vero che il mancato risparmio è in parte riconducibile a una quota crescente di italiani che ritengono il proprio reddito insufficiente o del tutto insufficiente e, quindi, faticano a risparmiare.

Vai ansa

Il 2008 potrebbe essere un anno amaro per gli italiani. Un ulteriore aumento dei tassi di interesse metterà infatti in difficoltà un italiano su quattro nel pagare la rata del mutuo. Troppi mutui a tasso variebile, ben più della metà (52,7%) delle famiglie con un mutuo in corso è esposta al rischio di aumenti del tasso d’interesse, perchè ha stipulato un prestito a tasso variabile. Oltre le metà degli italiani non risparmia più, il rapporto Bnl-Einaudi spiega anche che la metà degli italiani non è riuscita a risparmiare nel 2007. Questo anche perchè è sempre più alta la quota di coloro che ritengono il proprio reddito insufficiente o del tutto insufficiente. Il 51% degli italiani lo scorso anno non è riuscito ad accantonare alcun risparmio, una percentuale in crescita rispetto al 2006 (49%).

Vai corriere

Al presidente della Repubblica non piace la finanziaria e Prodi gli dà ragione!

Thursday, December 20th, 2007
La finanziara che sta per essere approvata in parlamento non piace a nessuno neanche al nostro presidente della repubblica, Napolitano, che dice questa finanziaria è troppo esagerata e quindi sa anche lui che potrebbe mettere in crisi il cittadino italiano, e il problema più grosso è che il presidente del consiglio, Prodi, gli dà ragione!

Prodi, in merito alle dichiarazioni di Napolitano, dice che ha ragione ma non può fare nulla e che questa finanziaria serve per diminuire il debito pubblico. Mi dico ma na sarebbe più semplice diminuire la spesa pubblica invece di aumentare le tasse? continuare con i tagli sarebbe la via giusta, invece hanno scelto quella più dolorosa e impopolare.

Il governo attuale dovrebbe capire che questa strada potrebbe portare alla crisi del governo e sopratutto impoverirà gli italiani! Evidentemente fanno orecchie da mercante e noi continuiamo a subire e quindi a stringere i denti e tirare la cinghia.

Chissà come sarà il 2008…. sicuramente non migliore di questo 2007 che sta finendo!

Richiamo alle istituzioni a tutto tondo quello arrivato stamani dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è mostrato particolarmente severo con la forma “abnorme” della legge Finanziaria in procinto di essere approvata in Parlamento. A Romano Prodi che, insieme alla alte cariche dello Stato, ha ascoltato il discorso del Presidente, non resta che condividere il richiamo.

Vai wallstreetitalia

“Il Presidente della Repubblica ha perfettamente ragione, ma non c’e’ sostanzialmente altra via”, se non la riforma della sessione di bilancio. Cosi’ il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alla critica, giunta per il secondo anno consecutivo, da parte del capo dello Stato sull’abnormita’ delle dimensioni della finanziaria.

Vai agi

USA: non pagate i debiti? Si pignora!

Thursday, December 20th, 2007

In contrasto con i presunti aiuti di cui parlava Bush, pare che la crisi dei mutui subprime non abbia in alcun modo intenzione di frenarsi.
“A novembre i pignoramenti immobiliari negli Stati Uniti sono cresciuti su base annua del 68% a quota 201.950.

Naturalmente l’incremento è conseguente alla crisi del credito immobiliare ad alto rischio, definito subprime, che ha messo numerosi mutuatari nell’impossibilità di pagare le rate del mutuo a causa del repentino incremento dei tassi di interesse registrato.
Secondo i dati diffusi nel terzo trimestre gli interessi sarebbero rincarati di oltre 87 miliardi di dollari”
via La Padania Online


68% è una cifra altissima, impressionante. Secondo Alan Greenspan, ex presidente della FED, gli USA dovrebbero sfruttare l’esubero di liquidità per coprire le situazioni più gravi.
Ma il rovescio della medaglia potrebbe essere un adattamento ulteriore all’indebitamento da parte dei privati, e un consolidamento del potere delle banche, certe comunque di risquotere credito o parte ti esso?

Pane e pasta: bene da ricchi!

Thursday, December 20th, 2007

E da due giorni che stiamo discutendo in merito alla crisi italiana su oknotizie. Il pensiero bene o male è sempre quello: in Italia si sta ancora pressapoco bene, ma la crisi sta avanzando senza freni e gli effetti iniziano a sentirsi anche nei ceti medi.
Altra considerazione è che i ceti medi pian piano stanno sparendo, generando ormai un bipolarismo economico: o sei ricco o sei povero!
Torneremo alla polenta, ai fagioli e alla “renga” in mezzo alla tavola, come prima della guerra?

Alcune opinioni che vorrei segnalarvi:

  • Sono per il divario fra ricchi e poveri che, secondo la mia opinione, ultimamente si sta trasformando in emergenza.
  • Se dovesse scoppiare la bolla immobiliare, milioni di italiani si troveranno non solo a gestire i problemi dell’aumento di interessi, ma anche quello della diminuzione del prezzo delle loro case.
  • Chi dice che non c’è crisi, o tende a sminuire la portata di tale crisi, è veramente un demente

A peggiorare la situazione una indagine della Codacons (via Secolo XIX):

la quantita’ di pane finita sulle tavole degli italiani tra gennaio e ottobre e’ diminuita del 7%, mentre il consumo di pasta di semola si e’ ridotto del 3,9%. Evidente soprattutto il calo del consumo di pane, che su base annua e’ sceso per la prima volta sotto il milione di tonnellate

Come nell’articolo, appoggio anch’io la tesi del cambiamento di abitudini degli italiani, però pare che un forte incentivo sia dato dall’aumento continuo dei prezzi.

La Bce è preoccupata per l’inflazione, forse aumenterà il tasso di interesse.

Thursday, December 20th, 2007
Con l’inflazione che aumenta sempre di più, i prezzi delle materie prime che aumentano in maniera significativa, insomma con l’inflazione al 3,1% attuale, invece dei previsti 2% che la BCE auspicava anche a causa delle speculazioni generate con il dollaro ai minimi livelli, il prezzo del petrolio ai massimi livelli, la crisi dei mutui sumbrime, questo insieme ha di fatto generato delle difficoltà non di poco conto all’utenza media e la banca europea vuole calmare questo rialzo incontrollato dei prezzi con l’aumento del tasso di interesse dal 4,00% al 4,25% ma è anche consapevole che questo genererà parecchie difficoltà sia al consumatore sia alle banche.

Le previsioni dicono che l’inflazione si manterrà a questi livelli fino al 2009, quindi aspettiamoci il peggio ma sappiamo anche le le previsioni contano poco, e spesso sono tutte sbagliate, speriamo che per il 2008 vada meglio del 2007 che è stato una specie di “annus horribilis”.

Jean-Claude Trichet torna a suonare l’allarme inflazione, che resterà “significativamente sopra il 2% nel prossimo futuro”, tornando su livelli normali non prima del 2009. “Ma anche qui, guardando avanti - ha spiegato - le proiezioni ci dicono che il Pil di Eurolandia si attesterà tra il 2,4% e il 2,8% nel 2007, tra l’1,5% e il 2,5% nel 2008 e tra l’1,6% e il 2,6% nel 2009″. Uno scenario - ha però aggiunto - che si basa “sull’aspettativa che l’andamento dell’economia globale resterà sostenuto.

Vai ansa

La Banca centrale europea non esiterà ad agire per evitare che gli aumenti dei prezzi di alimentari ed energia spingano al rialzo l’inflazione dell’area euro in maniera permanente. In novembre il tasso d’inflazione per l’area euro si è attestato al 3,1%, ben al di sopra dell’obiettivo Bce del 2%.

Vai borsaitaliana