La certezza dell’investimento in francobolli
In anni caratterizzati dalla volatilità del mercato finanziario, i buoni investimenti vanno ricercati tra i pochi che ad esso non sono riconducibili.
L’unico modo per ottenere certezze negli investimenti in un periodo di crisi economica e finanziaria è quello di affidarsi ai cosiddetti “beni-rifugio”, che da ormai oltre un secolo dimostrano una crescita costante in quotazione ed interesse. In questo senso niente è più consigliabile di un oculato investimento in filatelia.
I francobolli italiani rari hanno un tasso di rivalutazione che oscilla in media tra il 5% ed il 15% annuo (intorno al 9,5 con variazioni in base alla nazione ed al periodo storico collezionato, dato impressionante se paragonato alla media degli altri investimenti finanziari) e soprattutto la volatilità al ribasso per quanto riguarda gli esemplari rari e di qualità è praticamente inesistente.
Non soltanto, la loro redditività non è soggetta ad alcuna tassazione: praticamente il rendimento di un francobollo è assimilabile ad una cedola secca che viene riscossa una sola volta, ovvero al momento della vendita e con la possibilità intrinseca di liquidità in ogni angolo del mondo.
Se a tutto ciò si aggiunge l’interesse storico dei francobolli (che tra l’altro è alla radice di quanto finora detto) ed il divertimento, in quanto hobby prima ancora di investimento, la filatelia può considerarsi un’occasione davvero unica.
Tags: francobolli, investimenti, mercato filatelico, mercato italiano
Rispondi al post