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Situazione Euribor al 03 marzo 2010

Wednesday, March 3rd, 2010

La situazione attuale del tasso euribor ci fa capire quanto sia lunga la ripresa economica mondiale. Nonostante la dell Grecia, il tasso interbancario è come intorpidito e fa fatica a rialzarsi. il tasso è diminuito rispetto a settembre 2009, quando la economica era in pieno sviluppo e il il tasso di riferimento euribor a 6 mesi era di circa 1,050%. Adesso che la ripresa tarda ad arrivare l’euribor ha continuato la sua discesa fino al attuale 0,958%. Questo valore è una manna per chi ha sottoscritto un mutuo a , ma non durerà molto, sicuramente verso la fine dell’anno ci sarà uno sviluppo economico graduale che perterà ad un innalzamento dei euribor e successivamente anche del tasso BCE, con conseguente aumento della rata del mutuo prima .

Vi allego la situazione euribor dal 23/02/2010 al 02/03/2010:

Situazione Euribor al 15 settembre 2009

Wednesday, September 16th, 2009

In questo momento la situazione economica mondiale si sta stabilizzando, wall street non registra più casi eclatanti di perdite e la BCE e la FED hanno comunicato che il peggio è alle spalle, però non dobbiamo abbassare la guardia ma bisogna cercare soluzioni che possano rilanciare l’economia di ogni paese. I cittadini italiani stanno cominciando a spendere soldi per i beni di consumo e l’economia italiana sta cominaciando a rialzare la testa. Intanto il tasso interbancario euribor continua la sua scalata verso il basso e questo ha generato una impennata di richieste di mutui a e parecchi hanno voluto passare dal fisso al variabile. La situazione al 15 settembre 2009 ha fatto registrare un valore pari al 1,040% per i mutui a 6 mesi e 0,452% per quelli a 1 mese, se aggiungiamo lo spread ecco che il valore percentuale risulterebbe molto basso e quindi più conveniente del fisso. Però dobbiamo prendere in considerazione che l’economia si sta risollevando e di conseguenza il tasso tenderà a salire sui valori medi del 3-4%.

 

Situazione Euribor al 15 giugno 2009

Monday, June 15th, 2009

L’economia attuale non è ancora stabile, anzi si registrano dei continui cali in merito al PIL, la finanziaria non accenna a terminare il suo corso, c’è chi dice che le cose si metteranno a posto verso la fine del 2009, intanto il tasso di interesse imposto dall BCE si è mantenuto sul 1% e il tasso interbancario euribor scende sempre di più, la situazione al 15 giugno 2009 ci dice che il tasso a 6 mesi è passato al 1,472% mentre il 14 giugno era a 1,478%, il tasso a 3 mesi è passato al 1,260% contro il 1,268% di ieri e infine il tasso a 1 mese è passato al 0,959% rispetto al 0,961% di ieri.

Le previsioni ci dicono che scenderà ancora, quindi possiamo solo dire “evviva il ” per ora.

Crollano ancora i prezzi delle case

Monday, March 30th, 2009

vendita caseDa quando è iniziata la finanziaria dovuta ai mutui subprime americani, nel 2007, i prezzi delle case italiane e non hanno subito un calo costante del loro valore, questa analisi è stata fatta da Tecnocasa, l’agenzia immobiliare nr. 1 in Italia, dove ha riscontrato che i cali maggiori si trovano nelle metropoli come Roma, Firenze, Bologna, Genova, ma anche nelle piccole città si nota un calo sensibile, questo fatto è dovuto alla poca diponibilità economica per comprare, in sostanza è aumentata l’offerta mentre cala la domanda a tutto vantaggio per chi ha tanta “liquidità” in modo da poter comprare con poco delle belle case.

Purtroppo anche per chi sta cercando non è vita facile attualmente le chiedono troppo di mutuo e solo per chi è in grado di pagare a discapito di quelli che hanno un precario.

In ogni modo la tendenza continuerà anche per tutto il 2009, quindi non è il momento di vendere, bisognerebbe aspettare dopo il 2010 per poter ricavare un buon gruzzolo dalla propria .

Nel 2008 il mercato immobiliare ha continuato a registrare un calo di prezzi, cominciato nel 2007. A dirlo e’ Tecnocasa. Le citta’ in cui si registrano i cali maggiori sono Bologna e Genova (-7,6% sul 2007) e Palermo (-7,1%).

Via ansa

Quando stipulate un mutuo fate attenzione allo spread

Monday, January 26th, 2009

Adesso siamo in una   finanziaria che non agevola la situazione finanziaria delle , la BCE taglia i di interesse e l’euribor che continua a scendere fino ad arrivare al 2,199% a 3 mesi e 2,294% a 6 mesi questi valori dovrebbero invogliare il consumatore a contrarre un mutuo, ma c’è il roverscio della medaglia, lo spread praticato dalle , ma qual’è il vero significato di spread? rappresenta l’effettivo guadagno per la banca che eroga il mutuo, quindi se vogliamo contrarre un mutuo per comprare la , dobbiamo in primis sapere qual’e lo spread che la vostra banca vi offre e in base a questo dovete sommare al tasso di riferimento euribor (esempio se il tasso euribor a 6 mesi è di 2,30% e la banca vi pratica uno spread di 2% la somma percentuale totale è di 4,30%).

Fino a 1 anno fa lo spread medio era sul 1,00% - 1,50% adesso che l’euribor è sceso hanno dovuto, giocoforza, aumentare lo spread per risanare le loro “povere” casse e ci csono casi dove lo spread ha raggiunto anche un 2,50%-3,00% il che rende il mutuo insostenibile per il consumatore che vuole un mutuo a , mentre per il fisso gli aumenti sono più contenuti, si fa per dire.

Quindi occhi aperti e se dovete per forza stipulare un mutuo, guardatevi intorno e cercate di farvi strappare uno spread di almeno 1,00% - 1,50%.

Avete provato a dare un’occhiata agli spread praticato dalle su qualsiasi categoria di nuovi mutui in questo primo scorcio del 2009? Scordatevi (o quasi) quei ricarichi inferiori all’1% che fino a qualche mese fa si potevano trovare se non con facilità

Via ilsole24ore

Il tasso euribor 2009 è in continuo calo

Wednesday, January 14th, 2009

Oggi 14 gennaio 2009 il tasso euribor a 6 mesi che è il valore di riferimento per i mutui a , è passato a 2,631% rispetto al 2,945% del 2 gennaio, il che significa 0,3 punti percentuale in meno in soli 12 giorni.

La situazione che il tasso interbancario euribor si sta presentanto in questi giorni è considerata una vittoria per coloro che hanno mantenuto il a denti stretti, per chi ha stiputato un mutuo ventennale di almeno 100.000 euro significa 150 euro in meno sulla rata mensile il che non è poco, se poi diamo ascolto alle voci che danno per domani giovedì 15 gennaio un ulteriore taglio dei di interesse da parte della BCE, pari al 0,25% in meno, potrebbe succedere che il tasso euribor scenda ulteriormente.

Adesso entra in vigore una domanda che si stanno ponendo tutti i mutuatari a :  Conviene restare con questa tipologia di mutuo o cambiarlo in fisso in un tasso di interesse molto basso? purtroppo la sfera magica non ce l’ha nessuno, quindi dobbiamo basarci sul nostro istinto o sulla buona fede degli operatori di banca.

I tassi scendono ma le banche fanno con calma

Wednesday, December 10th, 2008

Dopo che il presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, aveva tagliato i di interesse del 0,75%, portando quindi il tasso di interesse al 2,5% e in più i interbancari, euribor a 1 mese era a circa 3,2%, a 3 mesi era a circa 3,54% e infine il tasso eurobor a 6 mesi, che al 90% è il tasso di riferimento per i mutui a , era a 3,61%, rispetto a qualche mese fa c’è una differenza a quasi 2 punti percentuale in meno, ma le stanno facendo troppo le furbette, in quanto preferiscono aspettare che si alzi il tasso euribor, prima di abassare le rate del mutuo.

Dobbiamo tenere conto che il 2,5% della BCE è tutto di guadagnato solo per le in quanto riceve denaro al quel tasso e lo passa al cliente aumentato di 1-2 punti percentuale e in più c’è lo spread che varia dal 0,5% al 1,5%, tutto questo deve farci capire quanto guadagnano le con i mutui a , purtroppo quello che ci rimette da tutto questo è il cliente, siamo in una situazione economica molto delicata e perdere i clienti non fa bene a loro quindi dovevano agevolare il percorso, invece hanno fatto il contrario pensando solo ai loro interessi.

Vista la situazione bisognerebbe fare una protesta significativa in quanto il governo non fa nulla di concreto per spronare le ad accelerare il ribasso delle rate del mutuo, dovrebbero capire che così si innalzerebbe il potere di acquisto, quindi protestiamo, facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi!

I mutui variabili continuano a costare cari, nonostante i scendano. Un po’ come la : il costo della materia prima diminuisce, ma il prezzo al distributore viene ritoccato con calma e ponderazione. Nelle il meccanismo è più complicato, come tutto quello che succede dietro gli sportelli. Vedi e non vedi, intuisci appena la spiegazione dell’impeccabile bancario in giacca e cravatta, però quando a fine mese arriva la rata del mutuo capisci che qualcosa non torna. norme esistono già, non bisogna toccarle, anzi se possibile rafforzarle».

Via ilgiornale

Record di case pignorate in America

Friday, October 24th, 2008

In la economica non conosce pause, aumenta di giorno in giorno il numero delle famiglie che devono lasciare la loro pignorata dalle e cresce anche il numero dei americani licenziati causando di fatto un aumento dei disoccupati.
Il paradosso è che i prezzi delle in sono crollati in maniera vertiginosa, che per una villa basta appena 80.000/100.000 dollari, purtroppo il problema principale sono le rate mensili del mutuo che sono diventate troppo pesanti da sopportare e parecchie famiglie non riescono a tirare la cinghia fino a fine mese causando di fatto il pignoramento della , ma il governo americano sta studiando un sistema per permettere di aiutare chi è in difficoltà a pagare le rate del mutuo, però devono fare presto.

Intanto già per le strade americane si vedono parecchi “barboni” che dormono in strada, quindi dovrebbero fare delle case prefabbricate per quelle famiglie che hanno subito il pignoramento in modo da rendere il tutto meno traumatico.

Il peggio è che gli stranieri stanno aproffittando di questa situazione per comprare le case a poco prezzo.

Via wallstreetitalia

Il dollaro cresce ancora, la BCE forse taglierà ancora i tassi di interesse

Wednesday, October 22nd, 2008

Ieri l’euro stava perdendo colpi fino a raggiungere 1,28 nei confronti del , in pratica è il valore minimo dal 2006, il che ci fa capire quanto sia forte la economica in europa, considerato che più l’euro è forte, più l’economia sta bene, e che rispetto a qualche mese fa quando il valeva 1,60 euro e tutti compravano prodotti provenienti dagli , adesso con la recessione in atto è possibile che l’euro possa perdere ulteriori colpi e per ovviare a questo problema la BCE dovrebbe tagliare ancora i di interesse, diffatti girano voci che possa già farlo per fine ottobre, primi di Novembre.

In ogni modo mi viene da pensare che con il prezzo del che è sui 70 dollari, il che cresce, la BCE che taglia i , possiamo solo risparmiare sulla e sul mutuo.

La moneta unica europea è scesa sotto quota 1,28 nei confronti del nella notte, ai minimi da 23 mesi, per poi risalire leggermente a 1,2829 (1,3180 la chiusura di ieri).

Via ilsole24ore

I prezzi delle case scenderanno fino al 20%

Thursday, October 9th, 2008

L’attuale situazione economica ha scombussolato parecchi mercati e tra questi c’è anche il mercato immobiliare, visto che negli ultimi anni si era registrato un crescente aumento di compravendita delle case, con il conseguente aumento costante del valore immobiliare, già con il passaggio dalla lira all’euro il prezzi delle case erano schizzati verso l’alto, adesso si compra di meno e si vende di più causando di fatto un ribasso del valore immobiliare.

Questa economica sta mettendo in seria difficoltà parecchie famiglie e quelle che non riescono a rispettare le scandenze mensili del mutuo sono costrette a lasciare la che verrà venduta dalla banca ad un prezzo nettamente inferiore, insomma queste sono situazioni che faranno decrescere il prezzo delle case dal 10% al 20% calcolato in base ad un rapporto del FMI.

Quindi chi ha tanti soldi liquidi è il momento buono per comprare, mentre per chi vuole vendere deve resistere per almeno 3/4 anni.

A sostenerlo è il Fondo Monetario Internazionale in un’ analisi ‘ad hoc’ sulla situazione del mercato immobiliare globale. In molte economie avanzate nel giro dei prossimi 2-4 anni, i prezzi potrebbero scendere di circa il 25%.

Via wallstreetitalia