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Il dollaro sale ancora, mentre l’euro attende la BCE

Monday, October 6th, 2008

Adesso il fa la parte del leone e sta recuperando soll’ di giorno in giorno, adesso un vale 1,36 dollari, rispetto a 13 mesi fa è stato raggiunto il livello più basso, adesso conviene sempre meno comprare e/o andare in , ma di contro si avrà un maggiore guadagni sui introiti provenienti dagli , pubblicità Adsense compresa, ricordiamoci quando a gennaio-febbraio l’ valeva più di 1,50 dollari perà il era ai massimi livelli.

In ogni modo questa ascesa del è dovuta all’approvazione del piano finanziario di Bush che ha permesso di rifiatare aun pò il considerando che per comprare le azioni “bidone” ci vorranno circa 6 settimane, quindi per risvegliare l’ dal suo “torpore” bisogna attendere la decisione della di tagliare i di interesse, che potrebbe dare un risvolto all’ europea anche se sarà difficile.

L’ si indebolisce ancora e tocca il livello più basso degli ultimi 13 mesi sotto 1,36 dollari.

Via ilsole24ore

Il vero prezzo del petrolio è 80$ a barile

Thursday, July 24th, 2008

La causa principale che ha generato il continuo crescendo del prezzo del arrivando anche a 150 dollari a barile è da imputarsi esclusivamente alla speculazione incontrollata, se non ci fosse stata o se l’avessero fermata in tempo, il prezzo del sarebbe stato sui 80 dollari a barile, questa analisi è stata fatta da Jesus Reyes Heroles, amministratore delegato di Petroleos Mexicanos, però la colpa è anche di chi non ha saputo fermare i speculatori in primis gli americani che dovevano vigilare al meglio le contrattazioni dei derivati petroliferi.

L’aumento percentuale è stato di circa 70 punti in più del previsto e sta a significare come la speculazione abbia raggiunto dei livelli massimi come a sottolineare che il mondo è in mano ai paesi produttori di e che sono loro a fare la voce grossa.

In ogni modo per arginare, almeno in parte, il problema bisogna limitare il numero di contratti per singolo investitore in modo da contenere la domanda speculativa rispetto alla domanda effettiva.

Il prezzo del sarebbe di circa 80 dollari al barile se non ci fosse la speculazione a spingere le quotazioni dell’oro nero.Un 38% in meno rispetto all’attuale prezzo che ridarebbe fiato alle economie dei paesi consumatori.

Via ilsole24ore

Auto diesel in crisi, costo benzina alle stelle

Tuesday, June 17th, 2008

Continua l’epopea italiana del costo benzina. Il prezzo schizza sempre più in alto, il più in basso. In un’altalena anti-conformista che sta tirando la catena al collo di tutti coloro costretti ad usare un proprio mezzo a / . Distributori di “discount” presi d’assalto, anche se magari si risparmiano solo pochi centesimi al litro… ma evidentemente oramai si sta proprio toccando il fondo.

Parliamo però sempre di costi di e verde al litro. Ma proviamo ad analizzare dei casi reali, su un chilometraggio e prendendo come esempio un’auto normale, popolare.

Prendiamo una Punto 1.3 (multijet) 5 porte. Macchina turbodiesel di media-bassa cilindrata. Poco meno di 70 cavalli. Trazione anteriore, e un consumo ridottissimo che la porta sul misto ad usare 4,5 litri di gasolio per 100 km (circa 22 kilometri con un litro) e ha un serbatoio di 49 litri (fonte quattroruote).

Il oggi, quello normale non quello da ricchi, ha un costo medio di 1,525 € per litro (fonte prezzibenzina). Andiamo con la nostra Punto dal distributore, a secco, e facciamo il pieno: 74 € (settantaquattroeuro…) e facciamo così fumare una giornata di abbondante. Teoricamente (se non esageriamo con il pedale) con 74 € percorreremo più di 1.000 kilometri, ma secondo me è un mero sogno! Consiglio quindi di leggere la tabella del costo dieselometrico sottostante con un velo di pessimismo e di non considerare che la vostra macchina difficilmente supererà i 16-18 con un litro…

Kilometri Prezzo (22 km/l)
1 € 0,069
10 € 0,693
22 € 1,525
50 € 3,466
100 € 6,932
150 € 10,398
200 € 13,864
250 € 17,330
500 € 34,659
1.000 € 69,318
5.000 € 346,591
10.000 € 693,182
15.000 € 1.039,773
30.000 € 2.079,545

Foto di nerovivo

Il dollaro sta rialzando la testa e l’euro scende

Tuesday, June 10th, 2008

Dopo le dichiarazioni del presidente della , Bernanke, che aveva detto che per far fronte all’ che ha raggiunto livelli altissimi, a maggio sono sui 5,5%, devono aumentare i di interesse, e aveva anche sottolineato che l’ americana non è a rischio, così il ha ripreso fiducia e ha cominciato a rialzare la testa nei confronti della moneta europea.

L’ passa 1,5597 dollari rispetto a i 1,5711 di ieri, bisogna vedere come reagirà il americano, se reagirà bene allora potrebbe succedere che il recuperi bene e in questo modo ci guadagneremo tutti e il prezzo del tenderà a scendere.

sempre piu’ forte nei confronti dell’ dopo le dichiarazioni del presidente della , Ben Bernanke. Il quota a 1,5597 contro rispetto alla chiusura dei mercati europei a 1,5711

Via ilsole24ore

Petrolio e dollaro, inizia la crisi e cresce la paura!

Monday, June 9th, 2008

Ormai il prezzo del aumenterà sempre di più, adesso è arrivato a 140 dollari a barile, mentre a gennaio era appena poco più di 100 dollari a barile, il che fa pensare che per la fine dell’anno potrebbe benissimo arrivare a 170-180 dollari o addirittura a 200 dollari a barile!
Questa situazione non fa altro che peggiorare il sistema economico mondiale e il tasso interbancario è salito a 5,6, praticamente un record e l’ sta diventando sempre più forte nei confronti del , queste condizioni stanno metterndo a dura prova il mondiale in particolare modo gli e l’, ma il problema è che nessuno fa qualcosa per sistemare questa "falla", anzi la alimentano (vedi Trichet).

Come ben sappiamo che le ragioni del’aumento del prezzo del è dovuto all’aumento costante della domanda dei grandi paesi, in particolare modo quelli asiatici, mentre l’offerta è notevolmente più rigida il che dipende dalla perdita di valore del , poiché gran parte delle transazioni sul avvengono in dollari quindi si è instaurato un rapporto tra il tasso di cambio del americano e il prezzo del ergo il cade e il prezzo del aumenta.

Tutto questo, a lungo andare, genererà un aumento della povertà e un aumento del portafoglio di quelli che sono già ricchi, insomma la classe media sparirà e ci sarà un divario netto tra i poveri e ricchi, come 100 anni fa!

Insomma, se non facciamo qualcosa al più presto c’è da avere paura per il futuro, per noi e sopratutto per i nostri figli!

Con il a 140 dlr, dicono i consumatori, si alza il prezzo della bolletta energetica, con un impatto sull’ del 4,3%.

Via ansa

L’Euro va a mille, export ok, import ko

Thursday, May 22nd, 2008

L’ ormai si sta comportando come un rullo compressore, adesso il vale 1,58 €, il cammino trionfale della moneta europea è dovuto al caro e alla recessione americana, nonostante la continui a tagliare i di interesse in modo da risollevare l’ e quindi sostenere la crescita economica.

Con questi valori l’ farà ancora più fatica a esportare i prodotti, il che significa che l’export sarà molto basso, e quindi la crescita dell’ Europea sarà molto risicata, senza considerare quelli che guadagnano con internet a livello pubblicitario, per esempio Adsense paga solo in dollari il che significa meno soldi in .

Però c’è l’altro verso della medaglia, cioè maggiore import a prezzi molto convenienti sia a livello industriale sia a livello privato, i viaggi in , i prodotti tecnologici, e tanto altro costeranno ancora meno.

Nelle prime contrattazioni sulla piazza europea la moneta unica si spinge sui massimi di un mese contro il , superando la soglia di 1,58 dollari già testata ieri

Via wallstreetitalia

Mutui: calo nella richiesta

Friday, May 9th, 2008

”Dopo quasi un biennio di allentamento, emerge per la prima volta un irrigidimento delle politiche di offerta per l’erogazione dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni”.

E’ quanto rileva la Banca d’ a commento dell’indagine sul credito bancario effettuata in . Non solo famiglie, pero’, ma anche le aziende. Infatti, nei primi tre mesi dell’anno in i criteri per l`erogazione di prestiti alle imprese hanno registrato una ulteriore restrizione.

Questa dimunuzione dell’erogazione dei è probabilmente legata alla costante decrescita degli acquisti nel immobiliare, di cui abbiamo parlato qualche tempo addietro.
Il segnale non è positivo, soprattutto se letto nell’ottica della decisione della di lasciare invariati i :

In linea con le attese la ha lasciato invariato il livello dei di interesse al 4%.
La decisione è stata unanime, ha detto il presidente della , Jean Claude Trichet.
L’elevata è un fatto temporaneo causato dagli alti prezzi alimentari ed energetici, ha poi aggiunto. Tuttavia nel medio termine permangono rischi al rialzo sul fronte della stabilità dei prezzi. Prezzi al consumo il cui indice si manterrà nei prossimi mesi al di sopra del 2%. Il termine “vigilanza” non scompare dal nostro vocabolario, ha ricordato Trichet, le cui parole hanno provocato un forte rimbalzo dell’ che da 1,5317 scambia alle 15,17 a 1,5393 nei confronti del .

Oggi il petrolio è a 121 dollari, nel 2009 sarà a 200 dollari!

Tuesday, May 6th, 2008

Quando il aveva sforato la quota di 100 dollari a barile, gridavamo allo scandalo e molti auspicavano ad un imminente ribasso, invece la tendenza ad aumentare si è sempre fatta più insistente, oggi il è quotato a 121 dollari a barile.

Il problema principale di questi continui è dovuto al fatto che l’ la fa da padrone nel mondo e la recessione americana non favorisce la situazione nonostante il taglio dei da parte della , e in più l’ non è messa meglio.
Per calmierare questa impennata dei prezzi la dovrebbe aumentare la produzione del , ma non ha alcuna intenzione di farlo e la possibilità che il prezzo del passi a 200 dollari a barile, diventa alquanto fattibile entro nel 2009 in base alla previsione di Arjun N. Murti, analista di Goldman Sachs.

Se questa previsione si avvererà, sarà l’inizio di un cataclisma che farà parecchie vittime, e ci troveremo parecchie famiglie in strada.

I prezzi del potrebbero salire tra i 150 e i 200 dollari al barile nell’arco dei prossimi due anni. È quanto prevede Arjun N. Murti, analista di Goldman Sachs. Stando all’esperto, che nel marzo 2005 aveva previsto una «super impennata» delle valutazioni tra i 50 e i 105 dollari al barile, i colli di bottiglia dal lato dell’offerta non permetteranno di soddisfare la crescente domanda dai paesi in via di sviluppo. Le previsioni di Goldman Sachs giungono in concomitanza con il raggiungimento degli ennesimi record. Il , infatti, non arresta la corsa salendo a New York fino a 120,93 dollari ed a Londra a 119,07.

Vai sole24ore

La BCE vuole aumentare i tassi di interesse

Wednesday, April 23rd, 2008

Tutta l’ vuole che la Banca Centrale Europea tagli i di interesse in virtù del fatto che siamo vicini ad una probabile recessione, grazie al prezzo del che aumenta di giorno in giorno e al che perde continuamente colpi.
Questo insieme di fattori ha generato una insostenibile per il europeo, per contrastare e quindi limitare i danni chiedono a Trichet di tagliare i di un quarto di punto, invece ecco che avviene la mossa a sorpresa:
la vuole fare l’opposto, cioè aumentare i di interesse per contrastare l’ e quindi rimettere i prezzi al giusto livello.

Trichet ha sottolineato che le imprese dovrebbero moderare i salari affinchè l’ resti al suo posto altrimenti attueranno la proposta di alzare, subito, i in modo che l’ vada al limite fissato pari al 2%, il che sarà una guerra al sangue visto che l’ attuale è del 3,5%!

Riassumendo, se va come sta andando, a giugno aspettiamoci un rialzo pari al 4,25% il che significherà un ulteriore aumento della rata del mutuo e il conseguente aumento di famigle insolventi impossibilitate a rispettare la scadenza!

Non solo per l’area dell’ non si profilano tagli sul costo del danaro, ma anzi, «se sarà necessario» a imbrigliare l’, che galoppa ben oltre il limite fissato del 2% a causa dei prezzi del e dei cereali, la Banca centrale europea è disposta ad aumentare i di interesse, fermi al 4 per cento mentre la Federal Reserve americana li ha portati al 2,25 per cento.

Vai Sole24Ore

Crisi Mutui USA, gli stranieri comprano le case in America

Monday, April 21st, 2008

Con la subprime che ha travolto gli Stati Uniti d’, mettendo sul lastrico parecchie famiglie, ormai in parecchie città si trovano delle tendopoli dove le famiglie che non state in grado di rispettare la scadenza mensile del mutuo sono state costrette ad lasciare la alle banche perdendo tutto quello che hanno construito in una vita e si ritrovano a dormire in tenda nelle zone create apposta per loro.

Se ci facciamo un giro nelle zone limitrofe delle grandi città troveremo parecchie in vendita e con la del comprare una villetta con 3 bagni, 3 camere da letto, giardino, garage etc, costerà "solo" 80.000/100.000 , praticamente un affare per chi vuole farsi una per le vacanze a Miami, Los Angeles, San Francisco etc..
Mentre a New York, comprare un appartamento in uno dei grattacieli residenziali lo trovi a 150.000-180.000 .

Questo giro di affari fa gola alle agenzie immobiliari Americane che, pur di accaparrarsi nuovi clienti, organizzano visite ad hoc con rimborso del viaggio aereo e dell’hotel, insomma gli stranieri stanno fiutando l’affare.

Quindi consiglio, a chi ha soldi e ama girare in , di comprare anche solo per puro investimento!

Investitori non-americani, soprattutto europei, sono a caccia di occasioni immobiliari "a sconto" in , complici i subprime e l’ forte. I prezzi in alcune citta’ sono calati fino al 19,3% (Miami e Las Vegas). A New York -5,8%.

Vai wallstreetitalia