Dopo gli aumenti imposti dal governo Monti sul prezzo del carburante, sottoforma di accise e iva, effettuati nel 2011, che ha creato del malcontento tra la popolazione italiana. Adesso gli italiani sono praticamente infuriati, in quanto la benzina continua a salire imperterrita, arrivando ad raggiungere il prezzo di 1,950 euro al litro, mentre il diesel varia sui 1.810 - 1.860 al litro. Bisogna tenere conto che le macchine di piccola cilindrata sono quasi tutte a benzina, gli italiani le usano per piccoli tragitti e significa una bella spesa mensile. Per quanto riguarda le auto alimentate a diesel, prima bastavano in media 70 euro per fare un pieno, adesso ce ne vogliono 15 euro in più. Il punto è che se i prezzi continuano a salire, fino ad arrivare, per la benzina, 2 euro al litro, (quasi 4.000 di vecchie lire per un misero litro) sarà veramente dura per tutti. Tenendo conto che l’Italia è diventato il Paese più caro d’Europa dove fare benzina, dovremmo cercare di porre rimedio. Le soluzioni sono moltepici, ma quella che tutti auspichiamo è la riduzione delle accise. C’è chi ha pensato di installare, sulla propria macchina, un impianto a metano o a GPL, così evita il salasso e risparmia, però in Italia non ci sono tanti distributori a Metano e GPl, il che è un peccato. A tal punto il governo Monti dovrebbe incentivare i distributori ad aggiungere almeno un erogatore di metano o gpl. Non oso pensare al momento in cui si arriverà a pagare 3 euro per un litro di benzina.
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Il tasso di riferimento per le banche, cioè il tasso Euribor, a 3 mesi sta continuando a scendere, adesso è fermo al 1,041%. A Gennaio il tasso era di 1,343%, quindi una flessione del 22,5% in 1 mese e mezzo. Però non bisogna esultare, in quanto siamo in un clima di piena incertezza, tutto può succedere. Abbiamo visto le agenzie di rating che continuano a declassare chiunque, la Grecia sta facendo la sua parte, ma bisogna vedere fino a che punto e la crescita, in abito UE, che stenta a decollare. Siamo in piena recessione e per questo il tasso Euribor sta, lentamente, scendendo a tutto vantaggio per chi ha stipulato il tasso variabile, che ad oggi, continua ad essere preferito al tasso fisso.
Vi allego la situazione euribor dal 13/02/2012 al 16/02/2012 e la differenza in % tra il tasso del 02 gennaio e il 16 febbraio:
Questo è il secondo trimestre che la crescita congiunturale registra una fase negativa e questo di fatto porta l’Italia alla cosidetta recessione tecnica. Il PIL è calato del 0.7% rispetto al trimestre precedente. Questo rappresenta il primo calo dal 2009, praticamente l’inizio della crisi. Il 2012 doveve essere l’anno della rinascita, invece l’economia italiana stenta a decollare, ci sono meno ordini, la crescita è pari allo zero. La manovra di Monti, serviva solo a sfoltire un pò il debito pubblico, ma questi dati portano il debito pubblico ad aumentare. Purtroppo la manovra che doveva spingere la crescita, sottoforma di liberalizzazioni e agevolazioni non serve a nulla. Se non trovano subito il sistema per far ripartire l’Italia, è possibile che Mario Monti metta in cantiere una seconda manovra “succhia sangue”.
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Ormai non c’è più scampo per i furbetti, l’agenzia delle entrate ha cominciato ad affiliare i coltelli. Ci saranno sempre più controlli a sorpresa, sia nelle località turistiche, sia in strada. I poliziotti, vigili e finanzieri, stanno cercando di fermare, in strada, sempre più macchine di lusso, in maniera da capire se il proprietario abbia pagato le tasse o se è il classico furbetto. Purtroppo c’è anche il roverscio della medaglia, i pochi ricchi onesti, con la Maserati o Porsche, vengono fermati e trattati come evasori. In ogni modo per eliminare il “problema” del fisco, i ricchi furbetti, hanno deciso di vendere la loro supercar per una più “piccola” ovviamente BMW o Mercedes, n questo modo dovrebbero scampare ai controlli. Però c’è anche un altro fattore, si tratta del superbollo, piuttosto che pagare questo balzello, preferiscono prendere una auto meno potente. Tutto questo ha generato un sistema che di fatto ha fatto svalutare del 50% tutte le macchine di grossa cilindrata a tutto svantaggio per i concessionari di auto di lusso.
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Le parole del premier italiano, Mario Monti, in merito alla monotonia del posto fisso, ha generato un vespaio di polemiche ovunque. Facebook, twitter, e vari social network sono pieni di commenti negativi nei confronti di Monti. La risposta più frequente è che se non hai il posto fisso, difficilmente le banche possono erogare il mutuo. Ci sono anche perecchi casi di persone che hanno cambiato 10 volte il posto di lavoro, in varie città, ma in tutti i casi lo stipendio non era monotono ma deprimente. Monti ha sbagliato a generalizzare il discorso, c’è chi prende 30.000 euro al mese e cambia lavoro per prendere ancora più soldi, mentre il precario cambia lavoro perchè il contratto è a termine, ma non sempre trova un altro lavoro e lo stipendio non è mai lo stesso, anzi è umiliante. Io cambierei volentieri lavoro se qualcuno mi offrisse di più di quello che prendo adesso, altrimenti resto al mio posto, perchè ho un mutuo da pagare. Gli istituti di credito guardano quanto prendi e se hai un contratto a tempo indeterminato e basta.
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