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Il fisco aumenterà i controlli

Friday, August 8th, 2008

All’agenzia delle entrate hanno nominato un nuovo amministratore delegato di Equitalia, Attilio Befera, che conosce molto bene il sistema fiscale ed in più questa nomina è stata anche apprezzata dall’opposizione.
Questo nuovo amministratore delegato ha già creato un piano per l’agenzia delle entrate e si basa sull’intensificazione dei controlli per contrastare ogni eventuale evasione fiscale senza però coinvolgere i contribuenti onesti, insomma ci saranno pià controlli per quelli che hanno la residenza all’estero (vedi Valentino Rossi) e valutare il loro reddito annuale in modo da verificare eventuali discrepanze.

Questi controlli verranno fatti a tappeto e non coinvolgeranno solo i piccoli contribuenti, ma anche le grosse aziende che per pagare meno usano dei sporchi trucchi e altre che eludono l’iva.

Insomma tutto questo si tramuterà in ulteriori entrate per lo stato e quindi meno per i cittadini onesti e più servizi.

L’Agenzia dovrà mantenere ferma l’azione di contrasto all’evasione e, nel contempo, migliorare l’offerta dei servizi ai contribuenti all’insegna della semplificazione, della duttilità e della flessibilità. E questo dovrà farlo senza gravare ulteriormente sui cittadini onesti, i cui adempimenti, anzi, andranno ridotti».

Via ilsole24ore

Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…

Monday, June 2nd, 2008

Nell’editoriale de Il Sole 24ore di domenica 1 giugno , si parla del fatto che la vera sfida per il nuovo sia la crescita e, citando il Governatore della Banca d’, con il quel, peraltro destra, sinistra, centro, sindacati e imprese pare siano d’accordo, si mette al primo posto, fra le priorità, il rallentamento della dinamica della spesa pubblica corrente. “Per avere il bilancio in pareggio nel 2011, e far scendere la pressione fiscale al 40%, la spesa corrente deve diminuire di un punto percentuale all’anno, in termini reali, nei prossimi cinque anni”.

Veniamo ora alla triste realtà quotidiana:

G.A.Stella, al quale difficilmente sfugge qualcosa, ci ricorda che, nell’ultimo consiglio dei Ministri, il Ministro della Difesa: La Russa, ha fatto approvare una leggina con la quale si proroga di altri sei mesi il taglio delle procure militari italiane per le quali, giova ricordarlo, si fece un gran baccano circa un anno fa poiché i giudici che in esse “lavorano”, non hanno praticamente nulla da fare, (103 magistrati, 700 dipendenti e circa 1000 sentenze all’anno, un carico di lavoro 660 volte più leggero dei loro colleghi civili). Il taglio previsto avrebbe portato ad un risparmio complessivo, per il -2009 di un miliardo e 340 milioni di …Fra sei mesi vedremo.

Il 29/05/08, sempre su: Il sole 24ore, (purtroppo l’articolo non è disponibile on line), un trafiletto nelle pagine interne, ci informa che nel decreto fiscale approvato il 28/05, si cancella la sanzione prevista per gli enti locali, (oltre il 10% del totale), che non hanno rispettato i vincoli di finanza pubblica: i comuni spreconi, per farla breve. Lo scorso anno, il decreto mille proroghe cancellò le sanzioni, quest’anno a pensarci è stato un decreto fiscale con il risultato che i comuni in stato finanziario comatoso, (qualcuno si ricorda di Taranto?), si sentiranno in dovere di spendere e spandere alla faccia di quanto detto sabato da Draghi ed in barba ai vincoli di bilancio ai quali tutti, in teoria, sono ligi.

Come vive un ricco e un povero in Italia.

Thursday, May 22nd, 2008

Tutti sanno come vive un povero, cioè come vive una famiglie media con il mutuo alle spalle, si fa fatica a risparmiare qualcosa, anzi spesso troviamo famiglie che non riescono, con il loro stipendio, ad arrivare a fine mese!

Nessuno, ha sollevato la questione su come vivono i ricchi in , c’è gente che spende parecchi soldi per cose futili, tipo 100.000 per 7 giorni al mare con lo yacht, 20.000 per una festa all’ultima moda per il proprio bambino, cambiano macchina ogni sei mesi e forse meno.

Queste persone, godono della situazione attuale perchè guadagnano più di prima, ed non è vero che l’ è un paese povero, al contrario è pieno di ricchi solo che non li vediamo, sono bene nascosti in quanto la maggior parte non dichiara il vero nella dichiarazione dei .

"Sicuramente molti di più di quei 54 mila contribuenti che dichiarano un reddito di oltre 200 mila (lo 0,13 per cento…), se è vero che nella sola Milano ci sono 150 mila fortunati che spendono più di ventimila al mese in beni superflui. E se è vero che l’anno scorso sono stati venduti 200 mila Suv e comprate barche per tre miliardi."

Insomma di ricchi ce ne sono anche troppi, e vivono alla grande senza pensieri per la testa su come soppravvivere, spendono parecchi soldi per beni superflui e non dichiarano al quello che prendono effettivamente, questo significa che di evasori fiscali ce ne sono parecchi, mentre per gli onesi che lavorano in fabbrica devono sputare sangue per dare da mangiare alla famiglia!

Alla piccina piacciono le Winx e papà gliele ha portate. Non le bambole: quelle vere in ciccia e paillettes. Ventimila per allestire in giardino a Fregene una tappa privatissima del musical delle fatine adorate dai bambini. Un piccolo sfizio se lo si confronta a quella penna da 220 mila che un industriale del sughero s’è portato a casa dall’ultima fiera del lusso Luxury & Yachts di Vicenza (22 mila visitatori…).

Via repubblica

L’Italia dei ricchi nullafacenti

Monday, April 28th, 2008

In ci sono persone che faticano a sopravvivere fino a fine mese, e sono persone oneste che dichiarano quello che hanno, non evadono le , pagano le bollette insomma rispettano la legge a differenza di altre persone che fanno la vita bella, hanno ville da sogno, yacht enormi, ma allo stato dichiarano di non avere nulla.
Questo è possibile in quanto se dichiarano bancarotta sono costretti a dare quello che hanno per ripianare il crack finanziario, ma sotto sotto hanno un conto nascosto in quanche banca estera in modo da poter vivere agiatamente a discapito di quelli che si sono fidati e che hanno perso tutto o quasi.

I ci sono i Ciarrapico, i Tanzi, i Cragnotti, i Fiorani, i Previti , le Wanna Marchi etc. etc. la lista, di questo tipo di persone, è infinita hanno tutto ma dichiarano il nulla e così non risarciscono quelle persone che ci hanno rimesso con le loro operazioni finanziarie.

Il caso più eclatante è quello di Ciarrapico che dice di non avere nulla intestato a lui, invece sfrutta i prestanome per arginare il , purtroppo queste operazioni sono nell’ordine del giorno, vediamo Calisto Tanzi, l’ex presidente del Lazio calcio, condannato per bancarotta fraudolenta in merito al crack Parmalat ma poi rilasciato e vive benissimo senza alcun problema economico.
Per quanto riguarda Fiorani, che è stato beccato insieme ai "furbetti" come Ricucci ma nonostante questo lo vediamo in giro in Yacht con delle belle donne, e della imbonitrice Wanna Marchi che ha rovinato parecchie famiglie e si è anche messa a piangere davanti alla TV, la vediamo in giro con sua figlia, con le loro pelliccie e macchine costose.

Riassumendo alla fine questi ricchi nullafacenti che si sono aproffittati di noi onesti cittadini non vengono puniti come si deve, anzi continuano a fare la bella vita come prima anzi più di prima e noi? picche!

Dichiarandosi nullatenenti. Come Ciarrapico. L’imprenditore è stato più volte indicato, senza contestazioni, come titolare di società editoriali, stabilimenti termali, cliniche private, alberghi, ristoranti e aziende di acque minerali. Lo stesso leader di Forza dichiarò di averlo candidato nella convinzione che fosse «utile perché proprietario di giornali». Errore: anche quei quotidiani figurano intestati ad altri. Lui invece, nonostante i costi della campagna elettorale, continua a non avere nulla da offrire ai creditori. E il suo caso, più che l’eccezione, sembra ormai la regola.
Anche Calisto Tanzi è uno strano nullatenente, con villa e moglie milionaria. Calisto Tanzi nella sua villa di Parma, all’ex patron della Parmalat va riconosciuto di aver confessato le sue colpe nella storica bancarotta da 15,5 miliardi di , sacrificando subito le società personali, la sua flotta di jet privati, due yacht e una tenuta agricola. La Guardia di finanza gli ha sequestrato altri 816 mila su 12 conti italiani, 9,3 milioni in titoli alla Popolare di Lodi, 129 mila dollari alle Isole Cayman, due Balilla e una Range Rover, che Calisto però conserva come «custode».

Vai wallstreetitalia

Bankitalia: Crescita a due cifre nel periodo gennaio-febbraio

Wednesday, April 9th, 2008

Lo comunica la Banca d’ nel supplemento del Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica: ben il

10,5% in più di entrate fiscali rispetto allo stesso periodo del 2007, registrando un totale di 59.173 milioni di . Questa percentuale supera di gran lunga le seppur rosee aspettative che prevedevano un 7.9% sulle entrate di competenza.

Una grande spinta è stata fornita dal periodo di febbraio, che registra un’ impennata del 10,8%, con 27.902 milioni di rispetto ai 25.165 milioni dello stesso mese nel 2007.

La lista dei correntisti italiani del Liechtenstein.

Friday, March 28th, 2008
Ecco a voi la lista pubblica dei correntisti italiani del Liechtenstein, 390 persone che hanno cercato di evadere le convertendo i soldi nel Liechtenstein in modo da non versare alcun centesimo allo stato per complessivi 1,3 miliardi di !

Speriamo che lo stato possa spuntarla su questi furbi in modo da far capire che il crimine non paga!

La lista completa la potete scaricare in questo sito del sole24ore.

Intanto vi mostro alcuni nomi con la relativa cifra che hanno cercato di nascondere:

Mario D’Urso, 250 milioni ;
Gruppo farmaceutico Mian, 200 milioni ;
Gruppo Menarini 476 milioni ;
Giampaolo Corabi, 15 milioni ;
Milva (la cantante) 7,5 milioni ;
Zanussi, 5 milioni ;
Marco Piccinini, 60 milioni
Famiglia Bax, 20 milioni ;
Famiglia Ryan, 15 milioni ;
Famiglia Pichler, 35 milioni ;
Famiglia Amenduni, 15,5 milioni ;
Famiglia Groppo, 13 milioni ;
Famiglia Garbagnati, 15 milioni ;
Famiglia Marcora, 20 milioni ;

…. etc, etc e mi fermo qui perchè mi è già venuta la bile, non è possibile nascondere certe cose e quelli che ci rimettono siamo noi! Volete leggerla tutta, andate dal babbo »

In ogni modo so benissimo che morto un papa se ne fa un altro, voglio dire che se i conti del Liechtenstein non sono più adatti per nascondere i soldi, troveranno un altro posto, magari nel Borneo!

La lista italiana del Liechtenstein è pubblica. Le 157 posizioni, a cui corrispondono 390 nominativi e un ammontare complessivo di 1,3 miliardi (1.337.250.000) sono stati resi noti ieri. Sono poi in consegna alle 37 Procure gli atti inviati dalla magistratura romana per competenza territoriale. Il reato ipotizzato è omessa e infedele denuncia dei : ma il rischio-prescrizione è concreto, trattandosi di fatti risalenti a un’epoca che finisce nel 2002 e questi reati decadono in sette anni e mezzo.

Vai: sole24ore

Evasori fiscali del Liechtenstein, rischio prescrizione

Thursday, March 27th, 2008

Avrete già letto ovunque lo scandalo dei conti segreti in Liechtenstein, lentamente le indagini stanno andando avanti e emergono particolari sempre più interessanti.
Gli evasori italiani ammontano a circa 400, con un patrimonio evaso stimato intorno a un miliardo di .

Di questi 400 evasori di solo di una quarantina si conoscono i dati anagrafici, sugli altri la Procura di Roma e le fiamme Gialle stanno lavorando alacremente al fine di scoprire maggiori dettagli.

Le problematiche che stanno sorgendo sono però di due ordini:

Prescrizione.

Non usabilità dei dati raccolti.

Per quanto riguarda la prima cito testualmente:

I reati tributari contestati ai 400 di Vaduz sono ormai sulla soglia della prescrizione (2009) che pure potrebbe essere interrotta dall’avvio di un procedimento fiscale. Ma, soprattutto, il processo che dovrebbe accertare le responsabilità di “omessa o infedele dichiarazione dei ” ha di fronte un ostacolo che difficilmente potrà essere aggirato.

La seconda problematica riguarda i dati raccolti, come possiamo vedere:

I dati sui correntisti della Lgt oltre ad essere monchi (su 388 beneficiari, solo per 19 esiste una documentazione che indica chi, quando e come accese i depositi) sono una prova processualmente “inutilizzabile”, perché “acquisita irritualmente”, senza cioè la collaborazione ufficiale delle autorità del Granducato.

La collaborazione, però, potrebbe ancora arrivare nei prossimi giorni, quando a Vaduz sarà notificata la rogatoria già predisposta dalla Procura di Roma. Ma sono molti gli scettici riguardo questa possibilità, in quanto, l’unico procedimento che sin qui è stato aperto in Liechtenstein è nei confronti dell’ex funzionario della Lgt che ha venduto i segreti ai Servizi tedeschi.

Staremo a vedere.

Il peso delle accise sulla benzina è del 58%, una enormità!

Tuesday, February 26th, 2008
E’ stato rilevato, in maniera percentuale, il peso delle che gravano sulla che è pari al 58%, in sostanza con 1,4 attuali sarebbero 0,59 al litro senza le accise.

Il ministero ha anche puntualizzato che questo 58% è inferiore alla media europea e che in Francia e in Inghilterra si è oltre il 63%, ma dico che è facile guardare gli altri che sono messo peggio, ma non guardano mai quelli che sono meglio di noi come la Spagna che ha il 50% di peso fiscale sulla .

In ogni modo il prezzo attuale della e e del Diesel è molto elevato e quindi insostenibile per la maggior parte dei consumatori come i pensionati e i giovani precari.

Bisognerebbe togliere almeno l’8% del peso fiscale che sarebbero 0,11 in meno con un risparmio di almeno 10 a pieno, solo così si riesce, almeno in parte, ad recuperare una piccola fetta del potere di acquisto.

Ma sappiamo benissimo che il non ha alcuna intenzione di togliere le accise in quanto è una rendita continua che ingrassa parecchio le casse dello stato e che poi verranno destinati in contributi statali che non servono a nulla o che verranno persi in opere inesistenti.

“In , il peso percentuale della componente fiscale sul prezzo della verde è pari al 57,9% sul prezzo finale. Una quota inferiore alla media europea e a quella registrata in Gran Bretagna, Francia e Germania, mentre più “virtuosi”, da questo punto di vista, sono gli spagnoli.”

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Gli italiani sono tra i più tartassati d’europa e abbiamo i servizi peggiori.

Monday, February 25th, 2008
Hanno scoperto l’uovo di colombo, i mass media hanno ricevuto il rapporto dalla CGIA di mestre nella quale specificano che gli italiani sono i più tartassati d’europa, pagano mediamente 6.750 all’anno di .

Il problema principale non è il prelievo fiscale, ma i servizi che dovremmo avere dallo stato, che sono praticamente inesistenti nella maggior parte delle città, insomma il rapporto tra pagate e spesa sociale è al limite e per questo l’ è il fanalino di coda nel mondo per l’elevato carico di tributi a fronte di gravissime carenze nei servizi.

Il confronto con gli altri paesi dell’unione europea è, dir poco sconfortante, abissale i tedeschi e i francesi hanno un minor prelievo fiscale e in più hanno una tornaconto, in fatto di servizi, molto migliore, sappiamo che questi paesi hanno un deficit pubblico da smaltire ma, intanto, hanno i servizi migliori di noi.

Il debito pubblico dell’ è altissimo, a causa selle spese pubbliche elevate e che non servivano a niente, frutto dell’incapacità di gestire i soldi dei contribuenti, ma anche a causa dei politici corrotti che sfruttano questi soldi per ingrassare le loro tasche a discapito di quelle persone che ne hanno bisogno come i disabili, le famiglie indigenti e i giovani.

L’unica consolazione che abbiamo è che peggio di così non può andare.

“Ogni italiano paga all’anno quasi 6.750 di . Il dato viene dagli Artigiani di Mestre. Che non si limitano a calcolare il prelievo fiscale sui contribuenti. Ma lo rapportano alla spesa che ricevono dallo Stato. In cambio di quei 6.750 di (in realtà, sono 6.747) i cittadini italiani ricevono 7.210 di spesa sociale, sottoforma di spesa sanitaria, istruzione e prestazioni sociali. Vale a dire che, al netto delle spese per interessi, il saldo positivo per i contribuenti italiani è di 463 . Il problema, ancora una volta, è il confronto internazionale.”

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I ricchi per evitare le tasse, migrano nei paradisi fiscali.

Monday, February 18th, 2008
Ci risiamo, i ricchi non sono mai contenti di quello che hanno, non vogliono che lo stato si prenda i loro soldi e per evitare questo “dissanguamento” optano di prendere residenza altrove nei paradisi fiscali come la Svizzera e il Principato di Monaco.

La parte piú strana è che invece di assistere ad una migrazione di persone povere in cerca di lavoro e fortuna, vediamo dei ricchi che migrano solo per evitare le !
Cosa dovremmo dire di noi “poveri” che prendiamo quel poco che ci serve per sopravvivere e in piú paghiamo le ma non possiamo andare via perchè non abbiamo i soldi per comprare la casa a Monaco o a Berna!

In ci sono i paperoni che hanno preso la casa nel Principato di Monaco e in Svizzera, ci sono anche quelli, come Valentino Rossi, che hanno preso la casa in Inghilterra ma è servito a poco!

Proprio in Inghilterra hanno varato una ulteriore tassa per i ricchi che, in sostanza, dovrebbero pagare 40.000 per chi guadagna fuori dalla Gran Bretagna e chi non paga sarà costretto a pubblicare l’origine dei guadagni all’estero, il che questo non piace a nessuno!

In ogni modo non è bello il fatto che chiunque ricco possa fare quello che vuole per poter arginare il problema delle , che è una prerogativa di tutti i cittadini del mondo e che lo pagano tutti, me compreso!

Dovrebbero abolire questi paradisi fiscali e fare in modo che tutti paghino le senza problemi e piagnistei!

L´Europa si prepara a una nuova gigantesca ondata migratoria. Da Londra oltre 120mila persone stanno pensando in questi giorni di fare le valigie e attraversare il mare in cerca di sicurezza e fortuna. Motivo: si studia un balzello sui Paperoni.

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