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Con questa crisi anche i ricchi piangono

Monday, October 13th, 2008

Questa economica che ha coinvolto tutto il mondiale viene considerata come una bomba atomica, peggiore di quella del 1929, ogni giorno si “bruciano” miliardi di dollari e quelli che ci rimettono sono i ricchi che vivono con gli investimenti, come nel caso del ricco Abramovich, il presidente del Chelsea, o come Bronson il ricco proprietario di aerei, questi hanno perso così tanti soldi che alla fine rischiano di non avere più nulla.

Parecchi ricchi si ritroveranno, dopo questo tusnami economico, con la loro fortuna azzerata e dovranno cambiare il loro stile di vita, quindi più acqua e meno champagne, e quindi più attenzione agli sperperi.

Però so che questa tenderà ad attenuarsi nel 2009 e tornerà tutto come prima, per i ricchi ovviamente, mentre per i poveri sarà sempre peggio.

I grandi magnati russi e inglesi, come tutti gli investitori del mondo, stanno facendo i conti con perdite colossali, per il tracollo dei mercati borsistici e finanziari. Abramovich e Deripaska perdono $230 miliardi negli ultimi 5 mesi.

Via wallstreetitalia

Il dollaro sale ancora, mentre l’euro attende la BCE

Monday, October 6th, 2008

Adesso il fa la parte del leone e sta recuperando soll’ di giorno in giorno, adesso un vale 1,36 dollari, rispetto a 13 mesi fa è raggiunto il livello più basso, adesso conviene sempre meno comprare e/o andare in , ma di contro si avrà un maggiore guadagni sui introiti provenienti dagli , pubblicità Adsense compresa, ricordiamoci quando a gennaio-febbraio l’ valeva più di 1,50 dollari perà il era ai massimi livelli.

In ogni modo questa ascesa del è dovuta all’approvazione del piano finanziario di Bush che ha permesso di rifiatare aun pò il considerando che per comprare le azioni “bidone” ci vorranno circa 6 settimane, quindi per risvegliare l’ dal suo “torpore” bisogna attendere la decisione della di tagliare i di interesse, che potrebbe dare un risvolto all’ europea anche se sarà difficile.

L’ si indebolisce ancora e tocca il livello più basso degli ultimi 13 mesi sotto 1,36 dollari.

Via ilsole24ore

Ecco perchè Barack Obama sarà il nuovo presidente degli USA

Tuesday, September 30th, 2008

Dopo dieci anni di presidenza di George W. Bush alla bianca, il risultato è davanti ai nostri occhi, non è riuscito a fare qualcosa di utile per gli americani, dalla guerra in Iraq, alla cattiva gestione dell’ americana il che ha mandato in malora tutto il sistema , con le conseguenza nefaste per i cittadini americani e l’ che rischia grosso.

Adesso Bush, con la collaborazione di Bernanke della e del ministro del Tesoro, Paulson, ha redatto un piano di salvataggio pari a 700 miliardi di dollari, il che ha fatto venire il mal di pancia a parecchi repubblicani che per salvare la loro reputazione dovevano approvarlo e invece l’hanno rifiutato generando di fatto il crollo dei mercati azionari.

Insomma è ben chiaro che tutto quanto giri a favore di Barack Obama, candidato democratico alla bianca, visto che John McCain continua, di giorno in giorno, a perdere consensi proprio per colpa delle nefandezze dei repubblicani, Bush compreso.

Spero solo che quando Obama diventerà presidente degli Stati Uniti d’, riesca a rialzare l’ e chiudere con le guerre di Bush.

La finanziaria e’ la miglior campagna elettorale per Barack Obama e potrebbe portare il candidato democratico alla Bianca.

Via wallstreetitalia

Creazione della ricchezza e speculazione: esprimetevi!

Monday, September 29th, 2008

Questo post nasce da una riflessione in merito ai recenti fallimenti negli di alcune delle più famose d’Affari, la princiapale delle quali è la Lehman Brothers.
La riflessione mi porta a riflettere su due concetti principali: creazione di ricchezza e speculazione.

Nel primo caso abbiamo una società o un privato che investe un capitale in un progetto concreto e reale, porta a compimento il progetto e realizza un utile. In parole poverissime, prendiamo ad esempio la costruzione di una : il costruttore investe una somma x con la quale compra il terreno, compra i materiali edili, paga le maestranze. Dopo un numero variabile di giorni/mesi la costruzione della è terminata e il costruttore può rivenderla ricavandoci un utile.

Nel secondo caso, invece, abbiamo un operatore che entra sul nel momento presente, assumendo posizioni il cui esito, positivo o negativo, dipenderà dal verificarsi o meno di eventi aleatori su cui egli ha formulato delle aspettative. Se l’evento aleatorio si manifesterà in linea con le aspettative, l’operazione speculativa avrà esito positivo, cioè produrrà un profitto, nel caso contrario si avrà una perdita. Esempio facile facile, io ho un capitale, ritengo che fra 5 giorni il valga x+1 investo oggi in al valore x sperando di rivenderlo fra 5 giorni a x+1.

Ora, dopo questa brevissima dissertazione, arriviamo al nocciolo del discorso. Chi, stando all’esempio, costruisce una produce ricchezza per se e per altri (ovverosia i fornitori di materie prime, i lavoratori e via dicendo), chi specula produce ricchezza solo per se.

Io ho mie particolari conclusioni in merito, ma mi piacerebbe piucchealtro ascoltare pareri!
Fatevi avanti!

Immagine di Mak su Macchianera

Se fallisce il piano per salvare gli USA, fallisce anche l’Europa

Thursday, September 25th, 2008

Ieri c’è il discorso del presidente degli Stati Uniti d’, George W. Bush, nelle quale ha cercato di spiegare che il piano per salvare gli dalla recessione economica non riguarda principalmente le grosse aziende, ma anche i piccoli risparmiatori, si capisce che gli americani sono in una situazione molto difficile e che ci vorrà molto tempo per uscirne.

Questo piano di salvataggio consiste di acquistare 700 miliardi di dollari di attivi ollateralizzati, non solo da in modo da ammortizzare questo “terremoto” finanziario, ma che presenta molte incognite in quanto questo piano di tale entità non è ben chiaro come viene spalmato e sicuramente ci saranno parecchi ostacoli da parte delle che pur di salvare il salvabile cercheranno di mettere i bastoni tra le ruote.

In ogni modo il crack finanziario è troppo esteso per poter essere risolto in tempi brevi e ci vorranno ancora altri miliardi di dollari per sanare le ferite causate dalla speculazione dei subprime, il rischio è che la maggior parte della capitalizzazione americana venga venduta in mani estere, in particolare modo a quelle del Giappone e della Cina che economicamente sono messi molto meglio.

Insomma se questo piano di salvataggio andrà in malora, di conseguenza anche l’ andrà peggio e si preannuncerà uno scenario, a dir poco, catastrofico delle dimensioni di una bomba atomica, e l’unico colpevole è George W. Bush che con le sue politiche ha mandato in malora gli americani, l’unica consolazione è che non verrà rieletto, spero solo che, a questo punto, venga eletto Obama invece di Mc Cain in quanto, quest’ultimo tenderebbe a seguire le orme di Bush il che significhebbe la fine.

In un drammatico discorso alla Nazione che ha pronunciato ieri notte dalla Bianca, il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha descritto un quadro economico catastrofico per il Paese se il pacchetto di salvataggio da 700 miliardi di dollari non sara’ approvato al piu’ presto dal Congresso. Il discorso aveva un obiettivo preciso. Convincere milioni di americani lontani dalle grandi metropoli, che guardano con sospetto Washington e i politici, che il piano di aiuti per il sistema finanziario in discussione al Congresso non e’ ideato per salvare ricchi banchieri e Wall Street, ma l’ del Paese

Via ilsole24ore

Finalmente ritorna il pubblico, che tanto bene ci ha fatto…

Thursday, September 18th, 2008

Siamo arrivati alla quadratura del cerchio. Finalmente le idee innovative hanno preso il sopravvento.

Il nostro Ministro dell’: Giulio , dopo aver gridato al lupo nei confronti di liberalismo e capitalismo negli ultimi 10 anni, ora ha deciso di passare all’azione dichiarando che l’attuale è figlia del Capitalismo, (chi è il capitalismo?) e di quel mondo drogato, tarato e truccato.

La fine dei controlli e della vigilanza che ha fallito.

Soluzioni? Il ritorno al pubblico……

Senza andare troppo lontano, personalmente, da semplice cittadino, vorrei far notare al Sig. , che l’ è economicamente fallita da decenni proprio perché è nelle grinfie della mano pubblica.

Vorrei far notare al nostro che il fallimento , (parlo degli ultimi vent’anni), è figlia del controllo della politica, indi del pubblico.

Vorrei ricordare una certa azienda: Sviluppo ,in mano pubblica e gran dispensatrice di prebende oltre che di debiti per i cittadini.

Mi piacerebbe si nominassero le centinaia di studi affermanti che una delle cause principale del differenziale di sviluppo nord-sud, sta nei miliardi buttati a palate al sud dallo e usati per fare dei piaceri: dai politici ai possibili elettori, (questo io lo chiamo pubblico).

Oggi la scuola è all’ordine del giorno ma gli attuali governanti, come del resto i precedenti ecc. ecc. si dimenticano sempre di ricordare che il disastro scuola, deriva dalle millanta riforme pubbliche che hanno costellato gli ultimi trent’anni.

Vogliamo fare un altro splendido esempio di pubblico? L’ANAS? Chiaramente un’azienda con fiore di conti ed efficienza alle stelle.

Le Autostrade? Che dovrebbero reinvestire i proventi dei pedaggi per ammodernare la rete ed invece tutti sappiamo quanto costa andarci e quante code si fanno tutta estate?

Dimenticavo il miracolo, il nobel del pubblico: l’Alta Velocità che in 20 anni, (la prima inaugurazione prevedeva la fine dei lavori per il 2001) è riuscita ad aumentare i costi di circa il 300%, con buona pace di chi ancora pensa che il pubblico sia la panacea dei mali del XXI secolo.

Un’ultima domanda: ma chi è questo pubblico? Se non è un’entità superiore in grado di comprenderci e, con capacità geniali, di guidarci, ritengo sia un modo di chiamare la classe dirigente di un Paese. Pensate che la nostra classe dirigente sia in grado, da domani, di portarci dalle stalle alle stelle?

 

Tanto paga pantalone!

Wednesday, September 17th, 2008

Negli è fallita Leheman brothers e circa 50.000 persone in giro per il mondo dovranno cercarsi un altro lavoro, in i dipendenti sono 140 e, intervistati, alcuni non hanno risposto mentre altri hanno detto che cercheranno di far valere le loro ragioni all’interno dell’azienda.

Ciò che colpisce sono le facce di chi, dalla sera alla mattina si è trovato senza un lavoro: in Inghilterra e negli , chi è intervistato ha semplicemente affermato, mediamente, che vedrà il da farsi e che per ora starà con la famiglia. Poche tragedie per persone consapevoli che il futuro potrà offrire altre opportunità, magari non migliori ma pur sempre opportunità.

L’ si è fermata per : la politica ci gira intorno, l’ si prostra e la popolazione dovrà subirne i guasti, dal momento che si parla di debiti per circa 2,8 miliardi che verranno buttati sulle spalle degli inconsapevoli contribuenti, (fonte Lavoce.info), per non citare i mega ammortizzatori sociali usati come arma contrattuale dal nei confronti dei sindacati.

È di oggi la notizia, (fonte Il Sole 24 ore),  che Finnair, compagnia finlandese controllata dallo , ha messo i sindacati davanti a due opzioni: tagliare gli stipendi di un 5% per un periodo di tempo oppure tagliare 400 posti di lavoro. I sindacati hanno rifiutato il taglio delle retribuzioni e, di conseguenza la compagnia aerea ha dichiarato che procederà alla riduzione dell’organico: nessuna tragedia, quando le cose andranno meglio, si assumerà personale.

Vi sembra possibile che milioni di contribuenti paghino fior di per una decina di migliaia di dipendenti di ? Vi sembra giusto che si debba salvare la compagnia di bandiera alle spalle dei cittadini che non ricevono alcuna informazione su quanto ci costerà?

Vi sembra normale che sedici, (ma ormai la lista si è allungata tanto difficoltoso sarebbe il salvataggio a spese dello ), imprenditori si dipingano come cavalieri in difesa dell’italianità quando in realtà avranno poco da perdere e molto da guadagnare, (quanto si può guadagnare dalla vendita degli slot, per esempio a Hetrow? Qualcuno parla di centinaia di milioni di )?

Il dramma non è questo e la politica che porta avanti ma, purtroppo, tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, con buona pace di chi litiga se i governi migliori siano di destra o di sinistra: il vero problema è la classe dirigente nel suo complesso.

 

Il Governo USA nazionalizza AIG

Wednesday, September 17th, 2008

La AIG è uno dei colossi americani dell’assicurazione con milioni di polizze vendute, si è trovato con più di 1.000 miliardi di dollari in passivo a bilancio e questo è successo in breve tempo, e questa situazione fa pressupporre che la American International Group Inc. abbia fatto delle manovre speculative che le sono ritorte contro, in quanto le assicurazioni, a differenza delle , non falliscono quasi mai.

Questa bancarotta ha messo in l’ americana e il per evitare il peggio ha dovuto rilevare l’80% dell’AIG e in più la ha dovuto mantenere i di interesse al 2%, anche se prima aveva intenzione di aumentarli, però il presidente Bernanke ha voluto sottolineare che non ha alcuna intenzione di salvare tutti e che questo caso è particolare vista la “stazza” di questo colosso assicurativo.

In ogni modo la non passa giorno che ci ritroviamo con una notizia allarmante che riguarda l’ americana il che viene da pensare che prima o poi verrà fuori una peggiore del 1929 visto che in quell’anno fallirono migliaia di piccole mentre nella situazione attuale sono le grosse ad essere coinvolte il che è peggio.

Con una mossa senza precedenti la evita in extremis il fallimento di Aig, accordandole un finanziamento da 85 miliardi di dollari. Il piano si salvataggio, orchestrato ancora una volta da banca centrale Tesoro e appoggiato dal presidente George W. Bush, prevede inoltre che il colosso assicurativo passi sotto il controllo del .

Via wallstreetitalia

Il petrolio scende ancora, quali sono i vantaggi?

Tuesday, September 16th, 2008

Le quotazioni odierne del prezzo del a barile si sono assestate sui 92 dollari, la causa di questo ulteriore ribasso è dovuto alla notizia della bancarotta della Lehman Brothers il che ha messo in l’ americana.

Nonostante la Ocse avesse deciso di tagliare la produzione del , sperano che il rialzasse la testa, invece sembra che si stia “rilassando” e questo potrà solo portare benefici alle imprese e anche per i consumatori (anche se il prezzo della materia prima tende a scendere molto lentamente).

Però a prescindere dai svantaggi e vantaggi che il implica, dobbiamo considerare che il non è eterno e che prima o poi si esaurirà e a quel punto il prezzo aumenterà parecchio fino a che i governi mondiali non decidano al più presto possibile, una politica che permetta l’uso delle energie alternative, ma sappiamo che in mezzo ci sono troppi interessi economici che il comporta il che significherà che passeremo a queste energie solo quando il si esaurirà completamente.

Il cede ancora e scende sotto i 92 dollari al barile, al minimo degli ultimi sette mesi. Le quotazioni sul after hours di New York si sono portate a 91,70 dollari.

Via wallstreetitalia

Italia a rischio recessione, Berlusconi è ottimista, la UE no.

Thursday, September 11th, 2008

La crescita economica dell’ è come una linea piatta, non cresce e neanche scende, per la l’ è in una fase di stagnazione e la domanda interna tende a scendere ancora con ripercussione sull’, la causa principale è l’ con la sua corsa dei della materia prima.

Ormai sembra che il rischio di una recessione in sia una questione di tempo, anche se tutti sono cauti compreso, la quale asserisce che l’ italiana è solida e potrà solo crescere entro nel 2009, ma queste sono solo parole, i fatti per rilanciare l’ non si sono ancora visti, si parla tanto di , di misure contro i teppisti, di leggi ad personam, ma di manovre economiche nell’interesse dei consumatori non si sono ancora viste.

Quindi la è pessimista, è ottimista, mentre io in qualità di consumatore italiano sono per la speranza che vada per il meglio, anche se penso che fino a metà 2009 non cambierà niente.

Pil, in negativo. Bruxelles: “Stagnazione” : “L’ italiana è molto solida”
Bruxelles: “E’ stagnazione” Per la Commissione europea l’ italiana si trova in una fase di stagnazione come dimostra l’andamento della crescita trimestre su trimestre: 0,5 nel primo, -0,3% nel secondo, crescita zero nel terzo, 0,1% nel quarto.

Via ilgiornale